13/06/2020
Vi ricordate quando si diceva che da questa pandemia saremmo usciti tutti migliori? E che ci avrebbe insegnato tanto? Invece purtroppo i tantissimi morti, i funerali non celebrati, l’ossigeno che mancava negli ospedali, la carovana di morte di Bergamo…Per qualcuno è già tutto dimenticato. Andrea Damante per esempio vorrebbe poter tornare a fare il dj perché per lui l’estate è sicuramente un periodo di grande guadagno. A causa della pandemia da Coronavirus in corso però, ci sembra ovvio che sarebbe davvero scriteriato permettere a migliaia di persone di accalcarsi per ballare l’una di fianco all’altra. Ma lui non ci sta e quindi non ha resistito a sfogarsi sul social sprecando parole pesanti sulle regole poste dal governo per la riapertura dei locali. Lì, il distanziamento sociale non è consigliato, ma è necessario a cercare di evitare nuovi temibili focolai. Lui niente però, l’importante è che possa tornare a fare il dj, e così attacca: “Non voglio far polemica perché confido nel fatto che il tempo, sicuramente, aiuterà tutti quanti a far scrivere qualcosa di più sensato e non far scrivere prese per il cu*o. Per gli addetti ai lavori le regole che hanno scritto sono infattibili economicamente e fisicamente. Spero che le cose migliorino e che quelle st*onzate che hanno scritto siano un attimo riprese [...] Siccome il distanziamento sociale ormai non è più rispettato da un bel po'. Ogni giorno i dati stanno migliorando, i contagi stanno sempre più diminuendo, le terapie intensive, fortunatamente, si stanno sempre più liberando. Confido nel fatto che, a luglio, saremo più felici e sereni nel ritornare a ballare, a far festa, con le dovute norme. Senza esagerare”, ha poi aggiunto. Non abbiamo capito bene a chi si riferisce quando parla di prese per i fondelli e str***ate. Dei medici? Quelli che per due mesi e mezzo hanno lottato 20 ore al giorno per perdere meno persone possibili? Invece di qualche tutorial per aumentare i pettorali, forse sarebbe stato meglio se avesse guardato qualche telegiornale in più [...] L’articolo continua sul sito...