RichFree Exclusive Money Art & Jewellery

RichFree Exclusive Money Art & Jewellery Monica Frisone e Alex Ricchebuono

UNA COLLANA DI OLTRE 2000 ANNI FACollana greco-romana del I secolo a.C. realizzata in oro, perle, smeraldi, lapislazzuli...
04/01/2024

UNA COLLANA DI OLTRE 2000 ANNI FA

Collana greco-romana del I secolo a.C. realizzata in oro, perle, smeraldi, lapislazzuli e zaffiro blu. Il fulcro centrale di questo gioiello è un raro ciondolo traforato in oro ad alta caratura con un "Ureo" (cobra sacro egiziano) il tutto con una leggerezza e freschezza modernissime.

Comunicazione di servizio RichFree.....queste nostre produzioni non sono più disponibili. Ringraziamo i nostri estimator...
21/12/2023

Comunicazione di servizio RichFree.....queste nostre produzioni non sono più disponibili. Ringraziamo i nostri estimatori 🙏❤️

Comunicazione di servizio, queste nostre creazioni non sono più disponibili. Grazie 🙏❤️
14/12/2023

Comunicazione di servizio, queste nostre creazioni non sono più disponibili.
Grazie 🙏❤️

Lawrence Alma-Tadema. Folgorato sulla via di PompeiLe suggestive scoperte archeologiche dell’area vesuviana con il vivid...
12/12/2023

Lawrence Alma-Tadema. Folgorato sulla via di Pompei

Le suggestive scoperte archeologiche dell’area vesuviana con il vivido quadro che ne derivò del mondo antico esercitarono un influsso fortissimo sull’immaginario degli artisti ottocenteschi

Nell' oreficeria ottocentesca, al revival neoclassico, gotico e rinascimentale si affianca a metà secolo quello archeologico, che trova i suoi riferimenti in pittura nelle opere di Alma Tadema e nella scoperta del tesoro di T***a (1873).

I gioielli greci, etruschi e romani sono imitati nelle forme e nella tecnica della granulazione. Nella ripresa archeologica eccellono proprio gli orari italiani:
* La bottega romana di Fortunato Pio Castellani (che realizzava i disegni di Michelangelo Castani e che continuò l' attività coi figli Alessandro e Augusto)
* La bottega londinese di Carlo Giuliano
* La bottega napoletana di Giacinto Melillo.

Ben presto il revival archeologico si estende a comprendere riprese dall' arte egiziana, persiana e araba.
La conquista di Algeri (1830), l' apertura del canale di Suez (1860), il colonialismo inglese in India e l' influenza tedesca nell' Impero turco facilitano indubbiamente le riprese esotiche, che si manifestano anche nell' Esposizione di Vienna del 1873.

sta realizzando una linea esclusiva di gioielli che fanno rivivere alcuni preziosi e bellissimi ritrovamenti ottocenteschi di cui siamo orgogliosamente entrati in possesso, perché riteniamo che la grandiosità del passato debba essere sempre fonte di ispirazione per il nostro presente.

Esistono dei gioielli che sono rimasti nella storia per la loro importanza. Uno dei “tesori” è quello costituito dai gio...
11/12/2023

Esistono dei gioielli che sono rimasti nella storia per la loro importanza.

Uno dei “tesori” è quello costituito dai gioielli della regina di Francia Maria Antonietta. I gioielli, a lungo nascosti, sono stati venduti all’asta da Sotheby’s alla fine del 2018. Meravigliosi orecchini di perle e brillanti, una collana di perle a sei fili e chiusura con su impresso il simbolo reale, una spilla con un raro diamante giallo pendente ed altri gioielli da sogno sono stati venduti a prezzi da capogiro.

Qualche tempo più tardi, troviamo le “Uova di Fabergé”, creazioni di gioielleria artistica commissionate da Alessandro III di Russia all’orafo Peter Carl Fabergé come sorpresa di Pasqua per la moglie, la zarina Maria Fedorovna. Ben 52 uova di Pasqua gioiello inscatolate a mo’ di matrioske.
Il primo uovo, commissionato nel 1885, era bianco smaltato, con dentro un tuorlo di oro massiccio, al cui interno vi era una gallinella d’oro smaltato ed occhi di rubino. A partire da quell’anno furono prodotte due uova ogni anno fino al 1917, sempre più preziose.

Il XX secolo è stato invece quello in cui hanno avuto parte le creazioni dei grandi gioiellieri, rese visibili dalle attrici di Hollywood o dalle regine della moda. Un esempio sono le famosissime perle di Mademoiselle Chanel, diventate oggetto cult ed indossate anche da Audrey Hepburn nel film “Sabrina”.
Un posto d’onore spetta all’anello Panthere di Cartier, che il celebre orafo francese dedicò alla sua amata, o alle superbe creazioni di Van Cleef & Arpels indossate dalla “divina” Maria Callas durante le sue esibizioni in teatro.
Come dimenticare, infine, il desideratissimo anello “Trilogy” di casa Tiffany, a cui lo stesso Truman Capote dedicò il romanzo “Colazione da Tiffany”?

Insomma, i gioielli fanno parte di diritto della storia e della cultura di qualsiasi popolo, e RichFree Exclusive Money Art & Jewellery li ha scelti come una delle declinazioni del suo progetto, volto a diffondere bellezza e cultura.
Chi non ama ricevere un Dono prezioso quale omaggio per la propria personale preziosità?

Oggi RichFree Exclusive Money Art & Jewellery   rende omaggio alla Madonna con il magnifico dipinto del Mantegna “La Mad...
08/12/2023

Oggi RichFree Exclusive Money Art & Jewellery rende omaggio alla Madonna con il magnifico dipinto del Mantegna “La Madonna della Vittoria”, in cui il corallo diventa simbolo principale di purezza e grazia che avvolge la figura della Vergine Maria.

Un inno alla spiritualità e all’eleganza del corallo che esalta la bellezza eterea della Madre di Cristo, portatrice di luce e speranza.

Auguriamo a tutti una serena e riflessiva festa dell’Immacolata.
Mony e Alex

TURCHESE, LA PROTEZIONE ANTICA.E’ il talismano per eccellenza degli Egizi e di tutto il mondo arabo, cambia colore quand...
08/12/2023

TURCHESE, LA PROTEZIONE ANTICA.

E’ il talismano per eccellenza degli Egizi e di tutto il mondo arabo, cambia colore quando è a contatto della pelle per questo gli viene attribuita la virtù miracolosa di mettere in guardia da pericoli imminenti.

E' una pietra protettiva.
Portato addosso, si ritiene conferisca coraggio.
E' un amuleto apprezzato dai viaggiatori, specialmente quando si avventurano in luoghi pericolosi e politicamente turbolenti, e i cavalieri di ogni tempo lo portavano con sé e lo incastonavano in un anello.

Un antico rituale usa lo usa per avere ricchezza, dato in dono porta felicità.
Alcune fonti dicono che se l'amore svanisce nella persona che ha ricevuto in dono la pietra, anche il suo colore impallidisce.

E' anche una pietra curativa. Rafforza gli occhi, riduce la febbre e allevia i mal di testa premendola sulla parte malata o perturbata del corpo.
L' acqua in cui è stata immersa una turchese si beve per le sue energie curative.

Come tutte le pietre blu, la turchese porta fortuna e viene portata come talismano per la buona sorte.

Comunicazione di servizio; Questi orecchini non sono più disponibili. Ricordiamo che RichFree ha scelto l'unicità dei su...
07/12/2023

Comunicazione di servizio;
Questi orecchini non sono più disponibili.
Ricordiamo che RichFree ha scelto l'unicità dei suoi prodotti per garantirne l'esclusività a chi li acquista. Dunque, se siete interessati a qualcosa non pensateci troppo e chiedete senza impegno, siamo a disposizione per ogni info.
Mony e Alex

Alex Ricchebuono
Monica Frisone
RichFree Exclusive Money Art & Jewellery

LIMPERATORE FIGLIO DEL SOLESi dice che Vario Avito, detto Eliogabalo, fosse uomo bellissimo e di grande fascino, perchè ...
07/12/2023

LIMPERATORE FIGLIO DEL SOLE

Si dice che Vario Avito, detto Eliogabalo, fosse uomo bellissimo e di grande fascino, perchè a soli quattordici anni portato nel campo militare suscitò lo slancio e l'acclamazione di tutti. Secondo altri perchè somigliava incredibilmente a Caracalla alla stessa età. Nato nell'attuale Siria vicino a Homs (Hemesa per i Romani) e trasferitosi a Palmira, era, per diritto ereditario, l'alto sacerdote del dio sole (El-Gabal) della sua città d'origine.

Il nome «Eliogabalo» deriva infatti da due parole siriache, El («dio») e gabal (concetto associabile a «montagna»), e significa «il dio [che si manifesta in una] montagna», chiaro riferimento alla divinità solare di cui era sacerdote, rappresentata da un betilo (una pietra sacra); non fu mai usato da Avito Bassiano, né dai suoi contemporanei, ma è attestato solo a partire da una fonte del IV secolo, nonostante questo resterà nella storia proprio col nome di Eliogabaloo Elagabalo. Con il sostegno della madre, Giulia Soemia, e della nonna materna, Giulia Mesa la grande tesssitrice, fu acclamato imperatore dalle truppe orientali, in opposizione all'imperatore Macrino, all'età di soli quattordici anni...

Ucciso Macrino Eliogabalo entrò ad Antiochia nel 218, imponendole un tributo di guerra che distribuì alle truppe, si conferì l'imperio proconsolare e la potestà tribunizia, che datò dalla morte di Caracalla, e fece notificare la decisione al Senato di Roma.

ELIOGABALO E LA RELIGIONE

"Insieme alla notifica spedì un suo ritratto in cui appariva con una assurda veste di porpora e d'oro, ingioiellato e con la corona mitraica.

Dall'Asia Minore si spostò a Roma e vi portò l'aerolite di Emesa (un meteorite nero sacro al Dio Sole), per il quale costruì uno splendido tempio sul Palatino: l'Elagabalium.
Erodiano così racconta: Questa pietra è adorata come se fosse stata inviata dal cielo; su essa si trovano piccole protuberanze e segni, che alla gente piace considerare un grezzo ritratto del sole, perché è così che lo vedono.

Fu il primo segno di squilibrio di Eliogabalo che, già sacerdote, si era proclamato Gran sacerdote di Elios, il Dio sole orientale, e alla fine si era messo in testa di essere lui stesso Elios, e come tale voleva essere adorato."

Il Senato, che non era in grado di opporsi alla volontà dell'esercito, ratificò l'elezione del nuovo imperatore, esaltò Caracalla e pose il ritratto di Eliogabalo nel tempio della Vittoria.

Più che a governare fu interessato al sacerdozio per il suo Dio. Fin dal regno di Settimio Severo, l'adorazione di Elios si era diffusa in tutto l'impero, spesso sovrapposta al Dio Mitra.
Eliogabalo, che prese il nome dal suo Dio El-Gabal, rese pubblico il suo culto col nome di Deus Sol Invictus (Dio Sole Invitto) e lo pose al di sopra di Giove, nominando se stesso Sacerdos amplissimus Dei inviati Solis Elagabali.

Ma non finí qui, per celebrare la nuova divinità unì, in qualità di sacerdote del Dio Sole, con la sacerdotessa della Dea Vesta, per procreare, come lui stesso disse "bambini simili a Dei". Non c'era scandalo più grande.

Il popolo, che aveva visto, sotto Caracalla, seppellire vive tre vestali colpevoli di aver violato il voto di castità, vide ora Eliogabalo, ripudiata la moglie Giulia Cornelia Paola, violare questo sacro principio sposando la vestale Giulia Aquilia Severa. Inoltre si riteneva che la violazione della castità delle Vestali portasse grandi sventure a Roma. Ma ancor più grave fu il fatto che per diventare Gran sacerdote, Eliogabalo si fece circoncidere, costringendo dei collaboratori a fare altrettanto. Cassio Dione racconta che pensasse di castrarsi, senza averne però il coraggio. Emulava sia gli Ebrei, costretti alla diaspora da Vespasiano ma pure gli odiatissimi Galli, sacerdoti di Cibele la cui barbara usanza di castrarsi era da tempo stata proibita dai Romani.

I Senatori erano scandalizzati dal comportamento dell'imperatore ma il popolo no, per le frequenti elargizioni dell'imperatore e le feste molto folcloristiche in onore di Elios, ma i Pretoriani erano allarmati, anche perchè Mammea, aiutata da Mesa, aveva con elargizioni raccolto simpatie in favore del figlio Alessiano, il futuro imperatore e suo successore Alessandro Severo, tanto fece che convinse Eliogabalo ad adottare il cugino nel 221, dichiarandolo Cesare col nome di Marco Aurelio Alessandro.

L'immediato favore delle truppe verso di lui allarmarono Eliogabalo, che annullò l'adozione e gli tolse il titolo di Cesare am fu troppo tardi. I soldati si ribellarono e, messo al sicuro nel campo di porta Nomentana il giovane cugino, assalirono la villa in cui si trovava Eliogabalo minacciando di ucciderlo se non avesse revocato la cancellazione e non cacciasse dalla corte i favoriti.

Cessato il pericolo, l'imperatore ricominciò a mostrare il suo malanimo verso il cugino. Nel 222 non permise che Alessandro salisse insieme con lui sul Campidoglio per compiervi i voti; poi ordinò ai senatori di allontanarsi da Roma, con la speranza di far ammazzare il cugino senza che alcuno si opponesse.

LA MORTE

I soldati delle coorti pretorie, che avevano subdorato le intenzioni, insorsero, soprattutto perchè Eliogabalo aveva sparso la notizia allarmante di una malattia di Alessandro. L'imperatore in compagnia della madre corse al campo per calmarli, ma non riuscendovi si nascose in una closea (fogna). I cortigiani vennero trucidati dalle soldatesche inferocite; Eliogabalo e Soemide, trovati nel loro rifugio, furono uccisi e i loro corpi, furono trascinati per le vie e infine gettati nel Tevere. Aveva governato per circa quattro anni tra tripudio e commiserazione.

Ed anche a questo bizzarro imperatore RichFree Exclusive Money Art & Jewellery ha dedicato un gioiello d'arte innestando un Denario in argento originale dell'epoca su un paio di orecchini in lapislazzuli e corallo antico: il degno tributo a colui che si proclamò addirittura Dio del Sole!

(Rodolfo Lanciani)

DONNE E GIOIELLI NELLA SOCIETÀ OTTOCENTESCA«Il volto di Giuditta possiede una carica di seduzione. I suoi lineamenti son...
06/12/2023

DONNE E GIOIELLI NELLA SOCIETÀ OTTOCENTESCA

«Il volto di Giuditta possiede una carica di seduzione. I suoi lineamenti sono trasfigurati al fine di raggiungere il massimo grado di intensità, che Klimt ottiene respingendo la donna in una dimensione irraggiungibile.»
Federico Zeri

Giuditta è considerata come significativa anticipatrice del periodo aureo (contraddistinto da un linguaggio di forte astrazione simbolica e dall'uso massiccio dell'oro) nelle preziosità del fondo, della collana e delle decorazioni tondeggianti del melo.

Racchiusa in una cornice di rame sbalzato, Klimt dipinge per la prima volta la bella eroina biblica; una seconda versione, Giuditta II, è esposta nel Museo di Ca' Pesaro a Venezia. Entrambe le versioni sono note anche come Salomè, soggetto sempre utilizzato quale metafora del potere di seduzione delle donne, che riesce a vincere anche la forza virile più bruta. In clima simbolista la figura di Giuditta si presta alla esaltazione della femme fatale crudele e seduttrice, che porta alla rovina e alla morte il proprio amante.

Una donna sottile e flessuosa, con occhi scuri, dallo sguardo di fuoco, una donna affascinante in cui sembrano sopite enigmatiche forze, energie, impulsi che non potrebbero essere placati, una volta che ciò che è costretto a rimanere borghesemente assopito, dovesse prendere fuoco.

La donna ottocentesca trovava i suoi modelli comportamentali nei ruoli di figlia, madre, vedova, devota e i suoi opposti trasgressivi di musa ispiratrice e seduttrice. L' immagine femminile dunque cambia, dalla signora borghese di Pompeo Momenti (con la sua demi parure di orecchini e spilla in lamina d'oro con piccole frange) alla femmina fatale, dal fascino conturbante ed enigmatico, di Klimt (con un particolare gioiello da collo dal fascino barbarico).

Vi sottolineo come anche il significato dei termini usati a definire la gioielleria ottocentesca erano diversi rispetto a quelli usati oggi: oreficeria designava i grandi lavori, vasi o coppe in oro e argento, mentre bigiotteria indicava ornamenti minuti (i monili femminili), in oro e argento.

Nell' Ottocento si parla anche di gioielleria d'imitazione per gli oggetti placcati, dorati o in leghe imitanti l'oro come il princisbecco, oppure di gioielleria in acciaio e da lutto in gaietto (di origine inglese) e in ferro e ghisa (di origine tedesca).

Il gioiello ottocentesco, ad ogni modo, è sempre segno di qualcosa. Il modello borghese muta continuamente nelle forme e nei materiali e oscilla tra i modelli aristocratici e popolari.

OGGETTI DELLE MERAVIGLIE Due busti Romani di Dioniso (Bacco) in bronzo che risalgono al I secolo a.C. circa. A.C. -1 nel...
06/12/2023

OGGETTI DELLE MERAVIGLIE

Due busti Romani di Dioniso (Bacco) in bronzo che risalgono al I secolo a.C. circa. A.C. -1 nel d.C.

Si ritiene che decorassero il divano del banchetto, il posto migliore per bere vino e comportarsi male (o bene a seconda dei punti di vista...!)

UN GIOIELLO ANTICHISSIMO CHE SEMBRA FATTO OGGICollana in oro modellata a c'era sparsa con Ametiste e Perle di fiume del ...
06/12/2023

UN GIOIELLO ANTICHISSIMO CHE SEMBRA FATTO OGGI

Collana in oro modellata a c'era sparsa con Ametiste e Perle di fiume del II Secolo d.C.. Davvero impressionante la precisione e la qualità dei materiali considerato che ha quasi 2000 anni di storia!

MONETE E GIOIELLI UNA STORIA ANTICABracciale con serpenti che avvolgono una moneta d'oro al centro della montatura, ritr...
06/12/2023

MONETE E GIOIELLI UNA STORIA ANTICA

Bracciale con serpenti che avvolgono una moneta d'oro al centro della montatura, ritrovato nel Parco archeologico di Pompei.

SireneNel corso del tempo, le sirene cambiano forma. Il loro primo storico, il rapsodo del dodicesimo libro dell'Odissea...
05/12/2023

Sirene

Nel corso del tempo, le sirene cambiano forma.
Il loro primo storico, il rapsodo del dodicesimo libro dell'Odissea, non ci dice com'erano; per Ovidio sono uccelli di piumaggio rossiccio e volto di vergine; per Apollonio Rodio, dalla vita in su sono donne e dalla vita in giù uccelli marini; per il maestro Tirso de Molina (e per l'araldica), «mezzo donne e mezzo pesci».

Non meno discutibile è il loro genere; il Dizionario classico di Lemprière intende che sono ninfe, quello di Quicherat che sono mostri, e quello di Grimal che sono demoni.

Abitano un'isola del Ponente, non lontano dall'isola di Circe; ma il ca****re d'una di loro, Partenope, fu trovato in Campania, e dette il suo nome alla famosa città che ora porta quello di Napoli; e il geografo Strabone vide la sua tomba e assistette alle gare ginniche che periodicamente si disputavano per celebrare la sua memoria.

L'Odissea riferisce che le sirene attiravano e perdevano i naviganti, e che Ulisse, per udire il loro canto e non perire, turate con cera le orecchie dei compagni, si fece legare all'albero della nave. Per tentarlo, le sirene gli offrirono la conoscenza di tutte le cose del mondo:

"Poiché nessuno di qui passò mai, in nera nave,
Senza fermarsi in ascolto, al miele della nostra voce;
Ma sempre il nocchiero ne gode, e prosegue fatto più esperto.
Tutto infatti sappiamo: quanti affanni durarono In Ilio spaziosa, per volontà degli dèi, Argivi e T***ani;
E tutto quello che avviene, per tutta la terra feconda..."

Una tradizione accolta da Apollodoro il mitologo nella sua Biblioteca, narra che Orfeo, dalla nave degli Argonauti, cantò con più dolcezza delle sirene, e che queste si precipitarono in mare e trasformarono in rocce: perché la loro legge era di morire, se qualcuno non avesse subito il loro fascino. Anche la sfinge si precipitò dalla rupe, quando le indovinarono l'enigma.

Nel secolo VI, una sirena fu catturata e battezzata nel Galles settentrionale, e figurò come santa in certi almanacchi antichi, sotto il nome di Murgen.
Un'altra, nel 1403, passò per la breccia di una diga, e abitò in Haarlem fino al giorno della sua morte. Nessuno la capiva; ma le insegnarono a filare, e venerava per istinto la croce. Un cronista del secolo XVI ragionò che non era pesce, perché sapeva filare, e non era donna, perché poteva vivere nell'acqua.

L'inglese distingue la sirena classica (siren) da quelle che hanno coda di pesce (mermaids). Sulla formazione di quest'ultima immagine avranno influito per analogia i tritoni, divinità del seguito di Poseidone.

Nel decimo libro della Repubblica, otto sirene presiedono alla rivoluzione degli otto cieli concentrici.
«Sirena: preteso animale marino», leggiamo in un dizionario brutale.» (Jorge Luis Borges e Maragrita Guerrero, Manuale di zoologia fantastica, 1957)

Il rapporto tra il femminino ed il gioiello è di durata millenaria e tocca la sfera privata come quella pubblica, assume...
05/12/2023

Il rapporto tra il femminino ed il gioiello è di durata millenaria e tocca la sfera privata come quella pubblica, assumendo valenze complesse che si estendono dall' economia alla società, dalla politica alla morale, dall' arte al costume.

Nel corso della storia dei gioielli, le donne non sono mai state solo semplici fruitrici, li hanno ostentati a dimostrazione della ricchezza familiare, li hanno dati in pegno perché a loro spettava il dovere ultimo di salvare i figli dalla fame e delle malattie, li hanno donati alle immagini votive per ottenere benefici economici e miracoli di fertilità.

Le donne ingioiellate sono state muse per gli artisti che hanno paragonato la loro bellezza a quella delle gemme e il caldo colore dell' oro a quello dei loro corpi.

Attraverso storia, arte e passione si percepisce il mutare del ruolo delle donne e dell' ideale femminile: mentre un tempo il gusto e le consuetudini ornamentali erano imposte alla donna e solo in casi eccezionali scaturivano da orientamenti autonomi, a partire dalla fine del XIX secolo la donna, che rimane la destinataria per eccellenza del gioiello, si appropria di competenze specifiche che le permettono di operare scelte estetiche indipendenti, fino ad esprimere in veste di creatrice la propria personalità artistica.

Un ornamento prezioso è, al contempo, testimone del proprio tempo, capolavoro artistico, merce di scambio, esaltatore di...
05/12/2023

Un ornamento prezioso è, al contempo, testimone del proprio tempo, capolavoro artistico, merce di scambio, esaltatore di bellezza, ancora di salvezza. La stessa percezione del valore delle materie prime, con cui viene creato, è culturalmente e storicamente aleatoria. In 50 anni la millenaria bramosia dell' oro si è volta in apprezzamento estetico e, forse, tra pochi decenni, sarà più costoso e raro un gioiello di ghiaccio naturale, sopravvissuto allo scioglimento dei ghiacciai, che un diamante perfetto prodotto in laboratorio.

PROPRIETÀ "MAGICHE" DELL'ARGENTO. Qualche altro buon motivo per scegliere gioielli RichFree, mai nulla è fatto "a caso" ...
05/12/2023

PROPRIETÀ "MAGICHE" DELL'ARGENTO.
Qualche altro buon motivo per scegliere gioielli RichFree, mai nulla è fatto "a caso" 😊👍

L'argento è considerato il più magico di tutti i metalli, gli vengono attribuite molte proprietà sorprendenti. Tra i vari popoli, l'argento è venerato come un metallo di purificazione e protezione.

👉Da lì furono costruiti i proiettili, progettati per allontanare i vampiri e altri spiriti poco evoluti.

✨L'argento è governato dalla Luna, che in tutte le culture è la patrona della conoscenza esoterica. Questo metallo personifica l'energia femminile, assorbe tutte le forze negative, rendendolo uno dei più adatti per realizzare vari amuleti e talismani.

✨ Va notato che la capacità dell'argento di ionizzare l'acqua, disinfettarla e confermarle speciali proprietà curative è stata testata dalla scienza.

✨Se si usano talismani d'argento sul corpo, bisogna prestare particolare attenzione alla loro posizione: le loro proprietà dipendono direttamente da questo. Ad esempio, un ciondolo d'argento situato al livello del plesso solare garantirà un'ottima protezione contro il malocchio e altre influenze negative.

✨Per curare una ferita o alleviare il dolore in una determinata zona, è sufficiente posizionare un oggetto d'argento (ad esempio, assicurarlo con una benda di stoffa). Gli orecchini fatti con questo metallo risolvono problemi di vista, migliorano l'attività cerebrale.
È utile anche indossare gioielli d'argento in caso di malattie cardiovascolari, diabete mellito, disturbi della tiroide.
Poiché questo metallo ha un'energia femminile, ha anche un effetto positivo pronunciato sulle malattie dell'area genitale femminile.

✨Inoltre, l'argento influisce sul carattere della persona che lo usa. Generalmente si pensa di avere diverse capacità di raffreddamento, quindi è molto adatto a persone che si distinguono per eccessiva emotività e irascibilità, e i gioielli fatti con questo metallo aiuteranno a neutralizzarlo.

04/12/2023
UNA BELLISSIMA SERATA DI ARTE BELLEZZA E CULTURA
04/12/2023

UNA BELLISSIMA SERATA DI ARTE BELLEZZA E CULTURA

Roma, Atene, Maghreb... la storia si mostra, noi la raccontiamo, voi potete indossarla ;-)
01/12/2023

Roma, Atene, Maghreb... la storia si mostra, noi la raccontiamo, voi potete indossarla ;-)

Michelangelo, perché noi lo amiamo follemente. E voi?
01/12/2023

Michelangelo, perché noi lo amiamo follemente. E voi?

Da egiziani ad africani o medievali, i gioielli hanno sempre avuto un posto speciale nella storia dell'umanità. Come ele...
29/11/2023

Da egiziani ad africani o medievali, i gioielli hanno sempre avuto un posto speciale nella storia dell'umanità. Come elementi decorativi con un simbolismo nascosto, i gioielli realizzati con conchiglie, pietre, ossa o metalli sono esistiti fin dalla preistoria, accompagnando la specie umana dall'età della pietra fino ai giorni nostri. Questo eterno viaggio ci delizia con un senso di mistero e curiosità che sono sorprendenti. Scopriamone alcuni:

Pensando a storie antiche, ci viene in mente l'ambra, una pietra che è molto più di quanto sembra. Nasce dalla fossilizzazione della linfa degli alberi durata oltre 30 milioni di anni. Per questo alcune delle pietre d'ambra più preziose hanno al loro interno insetti preistorici. Non sono solo pietre semi preziose, ma alle volte nascondono anche scoperte archeologiche. Indossare un gioiello d'ambra è indossare un pezzo di storia.

Ripensando all'antichità, non possiamo non parlare della cultura cinese, dove l'ossessione e l'amore per l'argento e la giada non avevano limiti. La giada è legata alla durabilità e alla bellezza, qualità personali molto apprezzate nella cultura cinese. Questi oggetti venivano usati per realizzare amuleti e utensili eterni.

In questa parure Richfree dal fascino esotico, giada verde ed ambra naturale si sposano elegantemente con l'onice nero. Come vedete, è possibile imparare qualcosa di nuovo ogni giorno e, attraverso i suoi gioielli che fondono arte, cultura, storia e denaro, RichFree Exclusive Money Art & Jewellery vi offre tante piccole e grandi 'preziosità', regalatevene una da tenere con voi ogni giorno.

MONETE E GIOIELLI NELLA STORIAFin dall'antichità si può riscontrare l'usanza di indossare particolari ciondoli o collane...
27/11/2023

MONETE E GIOIELLI NELLA STORIA

Fin dall'antichità si può riscontrare l'usanza di indossare particolari ciondoli o collane con delle monete incastonate. Si tratta di una curiosa tradizione che affonda le sue radici fin dall’antichità, una moda che risale quasi fino alle origini della moneta stessa. L’arco cronologico di riferimento per la nascita di questa moda risale al III e al IV sec. a.C. Monili e monete d’oro sono stati da sempre simbolo di ricchezza, affluiti grazie alle conquiste orientali a partire soprattutto dal I sec. a.C. Al tempo di Adriano le monete venivano utilizzate dai romani come talismani e amuleti ed erano simbolo di potere se indossati dalle persone. Da qui la motivazione all’utilizzo di monete come gioielli che diventò una vera e propria moda intorno al III e al IV sec. d.C.
Le tipologie di gioielli monetali erano principalmente sei: pendenti, chiusure per collane, spille, bracciali, anelli e cinture. Si trattava ovviamente di simboli di potere e di stato sociale, condizioni affermate dal fatto che il lato della moneta esibito fosse certamente quello dell’effigie imperiale. Spesso invece erano strumenti apotropaici in grado si scacciare spiriti maligni ed energie negative e per questontramandati tra membri della stessa famiglia per generazioni. I gioielli erano adornati con una cornice di “opus interrasile”, una tecnica che consisteva nel decorare con motivi una lamina metallica dopo averne effettuato una traccia preparatoria. Questo permetteva di creare una sostanziale differenza tra il peso della moneta e la leggerezza del suo supporto.

RichFree Exclusive Money Art & Jewellery ha ripreso questa antica tradizione e l'ha rivisitata in chiave moderna attraverso un nuovo punto di vista.La moneta non è più il protagonista assoluto del gioiello, che si limitava in larga parte a fungere da mero supporto per far risaltare l'effige sul fronte o sul retro. Con la collezione Richfree la moneta è uno dei co-protagonisti di un'opera d'arte unica, che insieme ad altri elementi (pietre preziose o semi preziose, supporti antichi, etc.) consente di raccontare storie e personaggi della storia dell'umanità abbellendo chi li indossa in un mix armonico e ricco di spunti culturali. Ogni gioiello della serie premium è accompagnato inoltre da una scatola antica, ricercata tra mercati dell'antiquariato e collezioni private, impreziosita da monete e banconote, per conferire ulteriore preziosità ed unicità ad ogni creazione.

Durante la conferenza dello scorso 24 novembre presso il Circolo degli Esteri della Farnesina, in uno degli interventi s...
26/11/2023

Durante la conferenza dello scorso 24 novembre presso il Circolo degli Esteri della Farnesina, in uno degli interventi sull'arte, quella orafa in particolare, abbiamo raccontato fino a che punto gli antichi egizi si fossero spinti nella capacità di realizzare opere d'arte, e gioielli nello specifico, grazie ad una serie di innovazioni, come la tecnica della cera persa prima e di quella a tasselli poi.

Nel proseguo della serata, intrattenendomi con alcuni dei nostri ospiti, incuriositi del fatto di quanto poco si sappia del lato tecnico realizzativo mentre si è soliti apprezzare il lato estetico dei manufatti, abbiamo fatto una riflessione su come forse non ci si renda conto fino in fondo di come l'uomo sia stato capace, coi mezzi "limitati" che aveva a disposizione (ovviamente rispetto a quelli di cui disponiamo oggi), di impiegare le proprie capacità intellettive e manuali per realizzare opere d'arte che ancora oggi ci stordiscono con la loro bellezza...

Dunque sarà mia premura e con molto piacere, raccontare (qui e nel nostro blog) alcune di queste meravigliose opere d'arte, partendo oggi dall'Antico Egitto, non soffermandomi solo sulla loro evidente bellezza, ma evidenziandone la straordinaria unicità.

Nell' immagine a seguire, vedete una radiografia della maschera d'oro del Faraone Tutankhamon... Fino a poco tempo fa, si credeva che fosse stata fatta in un unico pezzo ma la radiografia sorprendentemente svelò che invece conteneva più pezzi, i cui punti di fusione erano così precisi da risultare impercettibili ad occhio n**o.
Pensate dove furono capaci di spingersi gli Egizi in termini di conoscenza e progresso nel campo delle leghe e dell'industria dell'oro!

RichFree Exclusive Money Art & Jewellery vuole essere, con ciò che produce e vi propone, un mezzo di trasmissione di bellezza e conoscenza, perché siamo convinti che siano la chiave per vivere la vita con maggiore consapevolezza e piacere, strumenti di crescita sociale e ricchezza personale.

Buona domenica!
Mony e Alex

Una bellissima serata in un luogo pregno di storia, ringraziamo il Circolo per l'ospitalità e il pubblico per l'attenzio...
25/11/2023

Una bellissima serata in un luogo pregno di storia, ringraziamo il Circolo per l'ospitalità e il pubblico per l'attenzione e l'apprezzamento che ci ha dimostrato.
A presto...
Mony e Alex

Tic tac tic tac.... Ci siamo quasi! Domani, h.18.30Circolo degli Esteri della Farnesina, Roma
23/11/2023

Tic tac tic tac.... Ci siamo quasi!
Domani, h.18.30
Circolo degli Esteri della Farnesina, Roma

I SEGRETI DELLA CUCINA E L'OGGETTO DELLE MERAVIGLIE Chiunque abbia mai visto preparare o prepari in prima persona marmel...
19/11/2023

I SEGRETI DELLA CUCINA E L'OGGETTO DELLE MERAVIGLIE

Chiunque abbia mai visto preparare o prepari in prima persona marmellate o conserve, al termine delle operazioni si troverà ad avvolgere i vasetti di vetro in stracci per poi metterli a bollire, ben coperti d’acqua.
Questo procedimento si chiama appertizzazione (bagnomaria in gergo) ed è stato messo a punto dal cuoco e inventore francese Nicolas Appert tra il 1795 e il 1810.
Il problema della conservazione del cibo si fece pressante nel periodo napoleonico quando c’era l’esigenza di rifornire un esercito numeroso che si spingeva lontano dalla patria. Nel 1795, questo portò il governo francese a mettere in palio 12.000 franchi per chi fosse riuscito a trovare un modo per conservare il cibo senza che questo perdesse il proprio potere nutrizionale e fosse al contempo semplice da mettere in pratica.
Tra coloro che risposero alla chiamata di Napoleone ci fu un certo Nicolas Appert, pasticcere al servizio della nobiltà. Costui tentò di cuocere frutta e verdura direttamente nelle bottiglie di vetro, per la precisione in bottiglie di Champagne, ma con risultati non proprio incoraggianti. Le bottiglie infatti non reggevano il calore, e di fatto esplodevano
Nel 1810, dopo quasi quindici anni di esperimenti, Nicolas Appert presentò la sua invenzione al governo francese, che lo premiò con i 12.000 franchi promessi. Nicolas Appert rinunciò al brevetto pubblicando le sue scoperte nel libro "L’Art de conserver les substances animales et végétales", libro che ebbe uno straordinario successo.
Nicolas Appert non capì mai fino in fondo la sua invenzione, perché non sapeva che a uccidere i batteri era il calore, cosa che si scoprì più di cinquant’anni dopo grazie agli studi di Louis Pasteur. Questo non gli impedì di aprire una fabbrica, che chiamò “La Maison Appert”, e di produrre per primo alimenti in vasi di vetro.
Tuttavia, il metodo di Appert era così semplice che fu velocemente copiato un po’ ovunque, tanto che, sempre nel 1810, l' imprenditore inglese di origini francesi Pierre Durant prese in prestito l’idea di Appert e la migliorò, sostituendo le bottiglie di vetro, che avevano la pessima abitudine di rompersi, con delle più robuste lattine di stagno.
Nel 1813, saranno altri due inglesi, Bryan Donkin e John Hall, ad aprire la prima fabbrica di cibo in scatola.

Nonostante il suo successo nel campo della conservazione degli alimenti e il riconoscimento ricevuto dal suo governo, Appert morì in povertà il 3 giugno 1841 a Massy, ​​in Francia, e fu sepolto in una fossa comune.

In Italia fu Francesco Cirio ad aprire nel 1856 la prima fabbrica di piselli in scatola, seguita nel 1875 dal primo impianto campano per la lavorazione industriale del pomodoro.

Curiosità: per aprire le lattine di cibo in scatola, bisognava essere dotati di una certa fantasia e spirito di iniziativa. Questo almeno fino al 1858, quando fu inventato e brevettato il primo apriscatole da Ezra Warner. Prima le robuste lattine venivano aperte per lo più con martello e scalpello o con robusti coltellacci.

La cucina italiana non potè che avvantaggiarsi e rafforzzarsi da queste scoperte, che furono condensante nella prima edizione del trattato gastronomico dedicato alle ricette in un'Italia non ancora unificata (mancava ancora l'annessione di Roma e di gran parte dello Stato Pontificio, che sarebbe avvenuta nel 1870).
Nel volume intitolato "Il Re dei Cuochi" si elencano oltre 1500 ricette, sia italiane che internazionali. Qui è pubblicata, per la prima volta, la formula dell'insalata (alla) Russa e la prima «ricetta validamente eseguibile del 'risotto' e del Panettone alla milanese (Panettone à la milanaise)», per il quale si prescrivono tre lievitazioni e l'aggiunta fra gli ingredienti del cedro candito a pezzetti .

Il volume originale del Re dei Cuochi è entrato a far parte della collezione RichFree Exclusive Money Art & Jewellery ed è a pieno titolo uno degli oggetti delle meraviglie della nostra WunderKammern, impreziosito da monete e banconote dell'epoca!

Indirizzo

Milan

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