Storie diverse, strade vicine, passioni collimanti, ma sono stati soprattutto gli obiettivi a renderci uniti. Già, perché nel nostro piccolo pensiamo in grande: realizziamo video musicali, spot, cortometraggi, ma saremmo ipocriti se non aspirassimo ad un film. Realizziamo tutto in completa autogestione, ma diremmo una bugia se non ci affacciassimo alle possibilità che il mondo può offrirci. Sarà p
erché siamo nati in un assolato pomeriggio di luglio, sarà perché il nome sotto cui ci riuniamo ci fa pensare alle sfide con la curiosità buona, quella che sa di sogno, ma i desideri che animano le nostre menti non ci permettono di stare fermi: troppe volte abbiamo notato che il caldo sole estivo della Sicilia era sulle nostre teste, quasi a dirci che lui non si stanca di splendere, di tramontare e di risorgere nuovamente, per dare luce al nuovo inizio. E poi, il lama… Anzi, un lama che non può vedere! Non c’è un perché al nostro logo, non c’è una motivazione che ci abbia spinto a scegliere un animale perlopiù sconosciuto, sebbene esso abbia sempre stupito l’uomo che ne veniva a contatto. Eppure, spesso la storia ci ha abituati ad un’umanità cosciente della propria vocazione autentica e intrinseca. Quasi a dire, con meraviglia, che ognuno sia nato per realizzare i propri sogni e desideri. Ecco, forse è la nostra sete di meraviglia che ci fa dei lama. Forse, è l’aver scelto di dargli un occhio bianco che ci permette di guardare avanti, con spiccata voglia di sorprendere e sorprenderci. Forse, è proprio quel bianco che fa di noi degli artisti, pronti a colorare il futuro, il nostro futuro. Perché poi, ci perdonerete la presunzione, siamo convinti che ognuno sia padrone del proprio destino: noi intendiamo seminare oggi, per raccogliere domani.
È in virtù di queste premesse che scegliamo di pensare e di creare. Non abbiamo nessuna illusoria sete di conquista, non pensiamo a volare senza averne le capacità: in questo senso però, facciamo della speranza il nostro denominatore comune. Benché ognuno di noi abbia una passione e innumerevoli capacità, preferiamo sentire il contatto con il terreno, perché i nostri piedi facciano radici profonde così da permettere a noi di alzare le mani al cielo e, solo allora, dare vita ai nostri rami che protendono verso l’alto. Come i nostri occhi, il nostro viso, il nostro cuore gonfio di passioni.
