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Matera in linea Live giornalistico a cura di Maria Anna Flumero
In onda su Radiosa Music e Radiosa TV

04/01/2025

Dimensionamento scolastico:
continua l’aggressione al sistema scolastico lucano

È un (brutto) film già visto il piano di dimensionamento per l’a.s. 2025/26, che prosegue l’opera di smantellamento del sistema delle autonomie scolastiche in Basilicata: alle 24 soppressioni dello scorso anno scolastico se ne aggiungeranno altre 3 per il prossimo, cioè verranno meno 27 autonomie, una su quattro, con la percentuale di riduzione più alta d’Italia.
Tutto questo, come abbiamo avuto modo di dire ampiamente lo scorso anno, non è dovuto al caso ma è il portato della logica centralistica e ragionieristica con la quale il governo Meloni e il ministro Valditara hanno affrontato il tema del dimensionamento.
Una scelta scellerata che ha ridotto un’operazione complessa, che dovrebbe tener conto delle condizioni economiche, socio-culturali, demografiche ed orografiche dei territori realizzando il massimo coinvolgimento delle comunità locali, di cui dovrebbe interpretarne i bisogni, all’applicazione di un numero, uguale su tutto il territorio nazionale, in un’ottica di risparmio.
E che mortifica le regioni nell’esercizio di una delle più rilevanti funzioni di programmazione in materia di istruzione e formazione, espropriandole di competenze costituzionalmente previste e di fatto commissariandole.

Di tutto questo sembra non essersi accorta la Regione Basilicata, che ha preferito adottare la strategia dell’opossum (il simpatico animaletto che per salvarsi in caso di minaccia si finge morto) piuttosto che mettere in campo azioni a livello politico, istituzionale, giuridico per scongiurare i tagli e difendere la scuola lucana (come pure hanno fatto altre regioni, mantenendo la schiena dritta).

Il risultato di questa inconcludenza politica della Regione unita alla logica dei tagli all’istruzione perpetrata dal governo Meloni si è tradotto in un complessivo impoverimento del sistema scolastico lucano, flagellato da una furia aggregatrice che ha caratterizzato soprattutto il primo ciclo, strutturato all’interno di contenitori abnormi e di scuole ad elevata complessità gestionale.

Alle tante “scuole-alveari” oggi esistenti, caratterizzate da un elevato numero di alunni e di plessi, nel prossimo anno scolastico se ne aggiungeranno altre tre: l’istituto comprensivo Semeria di Matera, a cui verrà aggregato il Minozzi-Festa, che arriverà ad oltre 1.500 alunni, un numero spropositato per una piccola regione come la nostra, molto al di sopra dei limiti dimensionali stabiliti nelle stesse linee-guida; l’unico istituto comprensivo di Avigliano, che oltre ad aver numerosi plessi si estenderà su un territorio assai vasto; l’istituto comprensivo di Sant’Arcangelo a cui saranno aggregate le scuole del primo ciclo di Corleto, su cui insisteranno ben 10 Comuni ed un numero esorbitante di punti di erogazione del servizio.

Vere e proprie scuole “monstre”, di difficile gestione, che incideranno negativamente sulla qualità dell’offerta formativa e sulla stessa funzionalità delle scuole, trasformate da agenzie educative a entità meramente amministrative.

A nulla serviranno una manciata di docenti “coordinatori-vicari”, la classica toppa peggiore del buco, che oltre a introdurre una nuova figura giuridica sconosciuta all’ordinamento scolastico darà una forte spinta a modelli verticistici, estranei alla scuola repubblicana.

Continuare a ripetere che nessun plesso viene soppresso e che si tratta solo di una riarticolazione di dirigenze, come continua a fare l’assessore Cupparo ripetendo pedissequamente ciò che diceva fino a pochi mesi fa il suo predecessore Casino (ci dev’essere un ventriloquo a Viale Verrastro!), denota scarsa conoscenza del mondo della scuola, dove l’aspetto organizzativo e quello didattico sono fortemente intrecciati.
A ciò si aggiunge l’ulteriore “colpo di mano” della Giunta Regionale, che ha approvato l’indirizzo del Liceo del made in Italy presso il Liceo Rosa-Gianturco di Potenza (partito già quest’anno in via sperimentale facendo registrare un clamoroso flop, poiché la scuola non aveva raccolto alcuna iscrizione, come peraltro è avvenuto su tutto il territorio nazonale), nonostante la richiesta tardiva della scuola e l’assenza di delibere degli organi collegiali, e del tutto incoerentemente con quanto affermato dall’assessore nell’incontro del tavolo tecnico istituzionale del 23 dicembre, quando era stato detto chiaramente che in assenza dei piani regionali non sarebbero stati approvati nuovi indirizzi (con un chiaro intento ricattatorio nei confronti delle due Province).
Una delibera a nostro avviso illegittima, adottata in assenza di requisiti, che trasforma le istituzioni pubbliche in cassa di risonanza e strumento di propaganda del ministro Valditara e del suo modello di scuola regressivo e passatista, subalterno al mondo delle imprese e al mercato del lavoro.
Ribadiamo la nostra netta contrarietà a tutta questa operazione e all’ennesima br**ta pagina scritta a danno della scuola pubblica e di quella lucana in particolare.
Potenza, 3 gennaio 2025
Paolo Fanti (Segretario regionale Flc CGIL Basilicata)
Angela Uricchio (Segretaria provinciale Flc CGIL Matera)
Paolo Laguardia (Responsabile scuola Flc CGIL Potenza)

La Polizia di Stato di Matera ha tratto in arresto due soggetti per detenzione illegale di materiale esplosivo. Sequestr...
04/01/2025

La Polizia di Stato di Matera ha tratto in arresto due soggetti per detenzione illegale di materiale esplosivo. Sequestrati circa 40 chili di “botti illegali”. Sequestrata, inoltre, anche una pi***la clandestina detenuta illegalmente e 8 munizioni

Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

La Polizia di Stato di Matera ha tratto in arresto un 24enne e un 46enne originari di Policoro, ritenuti responsabili del reato di detenzione illegale di materiale esplosivo. Sono stati sequestrati, nel complesso, circa 40 chili di “botti illegali”. Sequestrata anche una pi***la clandestina detenuta illegalmente da uno dei due soggetti, insieme a 8 munizioni calibro 6.35 mm.

Durante un servizio di controllo del territorio svolto a Policoro, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Policoro notava un’autovettura con a bordo un conducente dall’atteggiamento sospetto. Lo stesso, infatti, entrava ed usciva dall’interno di una abitazione sita nelle vicinanze.

Pertanto, gli operatori procedevano immediatamente a fermare il veicolo che veniva sottoposto a controllo, all’esito del quale, all’interno del cofano, venivano rinvenuti e sequestrati numerosi cartoni contenenti botti illegali, del tipo ordigni artigianali micidiali.

Successivamente, la perquisizione veniva estesa all’interno della predetta abitazione, ove si trovava un ulteriore soggetto, prontamente identificato dai poliziotti.

La perquisizione nell’ abitazione consentiva così di rinvenire altro materiale sempre dello stesso tipo precedentemente rinvenuto nell’auto; inoltre, sul tetto della casa, nascosta sotto una tegola, gli operatori scovavano e sequestravano una pi***la modello 6.35 mm, priva di matricola ed un caricatore bifilare contenente 5 colpi dello stesso calibro, unitamente ad altri 3 proiettili sempre calibro 6.35 mm.

Nel complesso, venivano sequestrati circa 40 chili di materiale, del tipo “bombe carta” e “cipollotti”, il cui controllo effettuato da personale del Nucleo Artificieri della Questura di Bari, ne evidenziava l’elevatissimo potenziale esplodente.

I botti sequestrati risultavano così essere veri e propri ordigni artigianali di elevata micidialità.

Pertanto, all’esito delle formalità di rito, i due soggetti venivano tratti in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari.

04/01/2025

Programma GOL: approvato Avviso Pubblico

Si tratta di tirocini di orientamento, formazione e inserimento o reinserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla loro riabilitazione; Attività di coordinamento delle attività da parte dell’Ente Terzo Settore. I progetti proposti hanno durata massima di 12 mesi; sarà possibile presentare domanda dal 13 gennaio prossimo.

La formazione di competenze digitali, l’aggiornamento-riqualificazione-tecnico-professionale; l’accompagnamento al lavoro; l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro: sono gli obiettivi principali dell’Avviso pubblico approvato dalla Giunta Regionale finalizzato a dare attuazione al Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori - GOL che si inserisce nell’ambito della Missione 5, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR.

Lo riferisce l’Assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Francesco Cupparo spiegando nello specifico, come previsto dal PAR GOL Basilicata, che il Percorso 4 “Lavoro e inclusione” trova attuazione anche attraverso l’attivazione della rete dei servizi territoriali (educativi, sociali, sociosanitari, di conciliazione) al fine di sostenere i percorsi di inserimento e reinserimento lavorativo delle fasce più fragili e vulnerabili della forza lavoro, che presentano bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa.

L’Avviso descrive, altresì, le modalità di erogazione delle misure al fine di garantire gli impatti attesi e dare risposte integrate ai bisogni rilevati, nonché un modello di presa in carico integrata che prevede i seguenti elementi essenziali:

- strumenti condivisi di profilazione e di valutazione dei destinatari degli interventi;

- progetti personalizzati, con approccio individualizzato, che superino il carattere assistenziale e attraverso specifiche azioni di supporto che permettano alle persone coinvolte di avviarsi verso un percorso di inserimento lavorativo in azienda;

- equipe multidisciplinare con funzioni di supporto alla progettazione dei percorsi individuali di accompagnamento all’inserimento lavorativo;

- realizzazione di servizi integrativi per favorire l’accompagnamento al lavoro dei beneficiari con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore e degli altri Soggetti pubblici e/o privati operanti nelle tematiche inerenti l’ Avviso. In proposito l’assessore evidenzia la centralità che si è voluto dare alle associazioni del terzo settore come beneficiari e capofila dei Partenariati.

Per l’attuazione delle misure previste per il Percorso 4 del programma GOL sono messi a bando complessivamente circa 4,2 milioni di euro a valere sulle risorse del PNRR; l’Avviso prevede, inoltre, un finanziamento complessivo pari ad 200mila euro, a valere su risorse regionali, da destinare agli Enti di Terzo Settore, quale rimborso per il coordinamento delle attività per un massimo di 15mila euro per progetto.

I beneficiari delle attività previste dall’ Avviso saranno presi in carico da uno dei Centri per l’Impiego della Basilicata che a seguito della valutazione verrà attribuita la classe di profilazione con l’indicazione del percorso 4 del programma Gol e sulla base dei bisogni rilevati attraverso l'orientamento specialistico, sarà attivata la presa in carico integrata tra gli operatori dedicati dei CpI e gli operatori dei Servizi Territoriali Socioassistenziali, per la definizione del percorso individualizzato e l'individuazione del case manager, quale figura cardine per l'accompagnamento della persona nell'inserimento lavorativo.

Successivamente sarà redatta la Scheda individuale di esito contenente la situazione dell'utente (in termini di profilo professionale, vincoli e opportunità) ed i possibili percorsi di politiche attive erogabili, saranno quindi individuati i percorsi personalizzati integrati idonei tra le misure previste per supportare il processo di inserimento socio-lavorativo dell'utente, in funzione degli obiettivi concordati con lo stesso.

Per la partecipazione ai percorsi è prevista una specifica indennità ai beneficiari. L’indennità, che il soggetto esecutore è tenuto ad erogare ai partecipanti aventi diritto al termine del progetto, è pari ad 3,50 euro/ora corso (calcolata sulle sole ore di aula) a titolo di indennità di frequenza, corrisposta solo a coloro che avranno realizzato 1’80% delle ore di formazione. Inoltre, per la partecipazione ai tirocini di inclusione è prevista una specifica indennità di partecipazione (così come previsto dalla Deliberazione N. 5 del 9 maggio 2022 e successive modifiche e integrazioni del Commissario straordinario di ANPAL).

Sono previste anche azioni per l’accompagnamento alla creazione d'impresa e per i Tirocini Inclusione: la legge regionale prevede caratteristiche specifiche per i tirocini rivolti a persone che hanno una particolare vulnerabilità e fragilità, anche in termini di distanza dal mercato del lavoro, e che sono in carico ai servizi pubblici. Si tratta di tirocini di orientamento, formazione e inserimento o reinserimento finalizzati all'inclusione sociale, all'autonomia delle persone e alla loro riabilitazione; Attività di coordinamento delle attività da parte dell’Ente Terzo Settore.

I progetti proposti hanno durata massima di 12 mesi; sarà possibile presentare domanda dal 13 gennaio prossimo.

Antonio Nicoletti nominato Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019Il Consiglio di Amministrazione del...
04/01/2025

Antonio Nicoletti nominato Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunitosi il 3 gennaio 2025, ha deliberato con atto n. 1/2025 la nomina di Antonio Nicoletti quale Direttore Generale. La scelta è avvenuta a seguito della valutazione dei curricula pervenuti in risposta all’Avviso Pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento dell’incarico.

Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Michele Somma, ha espresso il proprio apprezzamento per il percorso che ha portato alla selezione e ha sottolineato l’importanza di questa nomina nel consolidare il ruolo della Fondazione come motore culturale e promotrice di sviluppo per il territorio.

“Esprimo il mio più sincero ringraziamento alla dottoressa Rita Orlando, che in qualità di Direttore Generale facente funzioni ha guidato con competenza e passione la Fondazione in una fase cruciale. Grazie al suo impegno, sono stati portati a compimento importanti progetti avviati e sono state gettate le basi per nuove iniziative culturali che guardano al futuro. A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, auguro ad Antonio Nicoletti buon lavoro: Sono certo che la sua esperienza e la sua visione sapranno consolidare lo slancio della Fondazione, rafforzando il nostro impegno a promuovere la cultura come motore di crescita e coesione per la Basilicata e oltre.”

Biografia di Antonio Nicoletti

Antonio Nicoletti è nato nel 1974. Ingegnere e Dottore di Ricerca in Pianificazione Urbana e Territoriale, da circa venticinque anni si occupa di sostenibilità e innovazione dei processi di sviluppo, in particolar modo quelli caratterizzati dalla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali e creative.

Da dicembre 2019 a oggi, come Direttore Generale dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, con il Piano Strategico di marketing turistico regionale ha adottato l’innovazione come obiettivo e metodo per promuovere il territorio. Ha introdotto, nel settore del turismo lucano linguaggi narrativi contemporanei come fumetti e videogiochi, e strumenti come l’Intelligenza Artificiale e la realtà virtuale e aumentata. Ha dato vita a progetti come Roots-in, la prima Borsa internazionale del turismo delle origini, e il “turismo delle passioni”. Con un forte orientamento all’internazionalizzazione del mercato, sotto la sua guida la quota di turismo estero regionale è cresciuta di circa il 60% rispetto al 2019.

Esperto di progetti integrati a valere su finanziamenti nazionali e internazionali, ha lavorato a vari progetti urbani; tra gli altri, il Piano Strategico dell’area metropolitana di Bari e, per la città di Matera, il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile (PISUS), il “Piano Città”, il Piano per lo Sviluppo delle Periferie, il Documento Strategico per gli Investimenti Territoriali Integrati PO-FESR 2014-2020, il Master Plan per Matera 2019, il programma “Matera Digitale”.

Dall’agosto 2015 al dicembre 2019 è stato dirigente per il Comune di Matera, con competenze relative alla programmazione strategica, all’innovazione urbana e alla gestione dei finanziamenti legati alla Capitale Europea della Cultura 2019. In questo ruolo, per il Comune, è stato Referente Unico del “CIS Matera”, Referente Tecnico dell’“ITI Sviluppo Urbano” di Matera e del progetto Bari-Matera 5G, membro del Comitato di Indirizzo Strategico tra Comune e Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’HUB per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica di San Rocco, e ha progettato la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera, primo centro di questo tipo in Italia, avente come soggetto promotore il Ministero dello Sviluppo Economico.

Già visiting scholar presso la Global Urban Research Unit dell’Università di Newcastle-Upon-Tyne, è stato professore a contratto presso l’Università degli Studi della Basilicata ed è docente presso l’Università LUM nelle discipline del marketing e della cultura applicate alla progettazione e gestione urbana.

Ha approfondito temi legati alla progettazione e alla gestione dei sistemi culturali e turistici, lavorando, tra gli altri, con la Fondazione Zétema di Matera all’attuazione del Distretto Culturale dell’Habitat Rupestre della Basilicata e, con la Regione Puglia, alla definizione dei programmi gestionali dei “Sistemi Ambientali e Culturali”.

Ha progettato e diretto lo startup del Centro per la Creatività Giovanile “Casa Cava”, a Matera, luogo di eccellenza per lo sviluppo delle arti performative a servizio della città e del territorio.

Si occupa frequentemente di innovazione applicata a diversi settori. Nell’ambito dell’iniziativa Start-Cup Basilicata, ha vinto il "Premio Industria culturale e creativa" e il Premio TIM Open Jelastic Cloud nel 2019 (settore ICT).

02/01/2025

Latronico: passi avanti per la sanità territoriale

Approvato l’adeguamento dell’atto aziendale dell’ASP e dell’ASM. Ora le Aziende sanitarie potranno adottare gli ulteriori atti previsionali per la programmazione del fabbisogno di risorse umane da reclutare per le strutture sanitarie territoriali per il prossimo triennio



“La Regione Basilicata compie un ulteriore passo avanti verso una sanità più moderna e vicina ai cittadini, approvando gli atti con cui ASP e ASM adeguano, a stralcio, l’assetto organizzativo e funzionale relativo all’assistenza territoriale, in linea con la programmazione regionale e nazionale”: lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, in riferimento alle delibere adottate dalle Aziende sanitarie di Potenza e Matera circa l’evoluzione dell’organizzazione sanitaria territoriale lucana.

Le due delibere, approvate dalla Giunta Regionale, prendono atto delle proposte di aggiornamento, da parte delle aziende, dei relativi atti aziendali, con riferimento specifico alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale, per renderli allineati e coerenti alle linee guida del D.M. 77/2022 ed al provvedimento generale di programmazione dell’assistenza territoriale già a suo tempo adottato dalla Giunta regionale con la DGR 948/2022.

“Tale approvazione – ha affermato Latronico - rappresenta un ulteriore importante passo in avanti per il progressivo avanzamento della riforma perché consente alle Aziende sanitarie di adottare gli ulteriori atti previsionali per la programmazione del fabbisogno di risorse umane da reclutare per le strutture sanitarie territoriali per il prossimo triennio, in aggiunta alle previsioni contenute nei Piani Triennali dei Fabbisogni 2025-2027 già approvati, in osservanza agli standard di personale stabiliti sia dal DM 77/2022 sia dalla DGR 948/2022”.

“L’obiettivo finale - ha sottolineato l’assessore Latronico - è quello di garantire un’organizzazione adeguata e l’erogazione di assistenza sanitaria ai cittadini, riducendo il carico sugli ospedali e migliorando l’accesso ai servizi sanitari sul territorio. Il successivo reclutamento di personale si svolgerà in maniera complementare e parallela al completamento delle strutture sanitarie previste dal Piano Operativo Territoriale e dal PNRR (Case della Comunità, Ospedali di Comunità, ecc.). Per l’incremento di risorse umane sul territorio, che ammonta a circa 650 unità nel triennio, sono già previste ed assegnate risorse finanziarie ad hoc pari a circa 27M€. Insomma - ha concluso Latronico - vogliamo costruire una sanità pubblica sempre più organica, vicina ai cittadini e capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro”.

01/01/2025

Un ferito per i botti di Capodanno a Matera. Nessun nuovo nato nel 2025

Un uomo di 56 anni è l’unico ferito a causa dei petardi di Capodanno preso in carico, la scorsa notte dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Matera. L’uomo ha riportato una ferita ad un occhio a causa dell’esplosione di un petardo che ha lacerato un muscolo.
La prognosi è di 20 giorni. Complessivamente la notte di
Capodanno al Pronto Soccorso di Matera è stata caratterizzata da pochi accessi, dunque non si sono registrate emergenze.

Non ci sono stati, nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, nuovi nati ne all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, né al presidio ospedaliero di Policoro.

Matera, 1 gennaio 2025

Domenica 5 gennaio presso l’Auditorium del Castello del Malconsiglioalle ore 18.30 si svolgerà la presentazione del crim...
31/12/2024

Domenica 5 gennaio presso l’Auditorium del Castello del Malconsiglio
alle ore 18.30 si svolgerà la presentazione del crime a firma Gisueppe
Dalessandro “Teorema Boikena. Le indagini di Luca Laudadio, professione
reporter (Altrimedia Edizioni).

A moderare l’appuntamento letterario il giornalista Filippo Radogna che
dialogherà con l’autore Giuseppe Dalessandro, la direttrice editoriale
di Altrimedia edizioni Gabriella Lanzillotta e la presidente
dell’associazione Culture in movimento Marzia Dalessandro.

In un intreccio brillante, sullo sfondo di un piccolo paese, il
giornalista Luca Laudadio è alle prese con un omicidio che sconvolge la
tranquilla routine. Schivo e a tratti burbero, nel privato affronta una
relazione sentimentale complicata mentre sul lavoro è un professionista
serio con una propensione particolare per i casi di nera. Laudadio ha,
infatti, spiccate doti investigative grazie alle quali riesce a dare
agli inquirenti dritte che si rivelano preziose: giornalista di razza,
pedina fatti e persone come un segugio ostinato.

Accattivante nello stile e nei dialoghi, con descrizioni nitide e
particolareggiate Teorema Boikena ha una trama che intriga e coinvolge.

Giuseppe Dalessandro, nato a Miglionico (MT), ha svolto studi economici
e ricoperto vari incarichi politici, tra cui quello di sindaco della sua
città.
Da sempre è impegnato nel sociale e nell'associazionismo culturale.
Appassionato lettore, è anche grazie allo stimolo di rinomati amici
scrittori che ha deciso di uscire allo scoperto con questo suo primo
romanzo.

Giubileo 2025, la Basilicata ed i luoghi dello SpiritoUn progetto di APT, Regione e Conferenza Episcopale della Basilica...
31/12/2024

Giubileo 2025, la Basilicata ed i luoghi dello Spirito

Un progetto di APT, Regione e Conferenza Episcopale della Basilicata, per promuovere il patrimonio storico, culturale, religioso ed artistico del territorio regionale.

In concomitanza con l’avvio dell’anno giubilare l’Apt Basilicata ha lanciato il progetto “Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza – Basilicata, terra di fede e devozione”, frutto del Protocollo d’Intesa tra l’Agenzia di Promozione Territoriale e la Conferenza Episcopale della Basilicata.

“Il Giubileo 2025 sarà un motivo di viaggio per milioni di turisti dall’Italia e dal mondo intero. Con le Diocesi lucane abbiamo lavorato, in questi mesi, per proporre un’offerta che ovviamente non andasse in competizione con la grande meta che è Roma, dove sono attesi trenta milioni di pellegrini e dove pure l’APT sarà presente con una mostra e un’installazione multimediale, ma ci siamo concentrati sui punti di forza del nostro territorio: una regione dove il senso del sacro è presente in tanti luoghi e parla nel silenzio delle nostre realtà". Lo afferma il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti. E aggiunge: "In collaborazione con tutte le Diocesi lucane e in linea con il tema dell’anno giubilare, sono stati individuati per ognuna i luoghi che meglio esprimessero quel bisogno di semplicità e religiosità a cui tanti anelano, lontani dalla frenesia della vita contemporanea. Un cammino spirituale alla ricerca del sé e del proprio equilibrio interiore che può estendersi poi anche ai luoghi più noti del patrimonio ecclesiastico e agli eventi liturgici che scandiscono il sentimento di fede della tradizione e della cultura lucana”.

Il progetto è supportato da un sito – online dal 24 dicembre – all’indirizzo www.basilicatasacra.it dove i pellegrini e i turisti possono trovare tutte le informazioni utili sui più interessanti “luoghi dello Spirito” in Basilicata.

Consulente scientifico del progetto è don Antonio Laurita. “Il progetto – spiega Laurita - vuole focalizzare l’attenzione su quei tanti luoghi di pellegrinaggio che abbiamo a portata di “gita fuori porta”, anziché pensare solo a luoghi come Santiago de Compostela, Lourdes, Fatima, Medjugorje o San Giovanni Rotondo. Per ca**tà, non si vuole certo sminuire l’eco degli eventi miracolosi ivi registrati; vogliamo solo porre l’accento sul fatto che dal punto di vista della fede un pellegrinaggio a Tolve piuttosto che ad Acerenza non riveste certamente una valenza minore; anzi, può essere anche l’occasione per conoscere almeno parte del patrimonio artistico della regione, spesso misconosciuto.
I nostri sono santuari a volte risalenti all’epoca delle crociate, oggi spesso dimenticati dai più, ma che nel passato sono stati meta di un considerevole transito di pellegrini; e alcuni, pur avendo subito l’ingiuria dei secoli, sono ancora in grado di testimoniare l’impegno e la fede di uomini e donne d’ogni estrazione.
Molti sono stati edificati ad alta quota, forse per simboleggiare la necessità dello sforzo nel raggiungere la meta o forse per fornire la sensazione di ascendere verso Dio; altre volte sono stati ricavati in grotte rupestri o lungo le strade che collegavano Roma con la Terra Santa; spesso sono in zone particolarmente ricche di boschi tipici della regione (querce, castagni, cerri, faggi) oppure vicini a corsi d’acqua.
Ecco quindi che la definizione di “luoghi dello spirito” è doppiamente azzeccata, considerando la fede insita nei luoghi ma anche i sentimenti di pace e quiete che essi ispirano, specialmente oggi che in tanti hanno dimenticato cosa sia il mormorio del ruscello o il frullare delle ali dei volatili nel bosco.
Considerando le ridotte dimensioni della regione, sono anche tanti: nelle Diocesi in cui è suddivisa la regione ne sono stati considerati ben 91, dalle chiese di maestosa architettura alle piccole e semplici cappelle rurali. Tutte hanno alle spalle una storia intensa e all’interno testimonianze dell’opera di prestigiosi artisti o modesti artigiani: dipinti, affreschi o statue che vanno da rappresentazioni quasi naif a raffigurazioni capaci di provocare profonde emozioni; il che, senza andare a scomodare la sindrome di Stendhal, è proprio dell’arte.
Se consideriamo che i pellegrinaggi a questi luoghi dello spirito costituiscono un cammino fisico e interiore che, accompagnandosi al silenzio e alla riflessione, conduce al riappropriarsi di se stessi, li potremmo considerare come degli “integratori spirituali”, utili a rinfrancare anche l’anima e la conoscenza”.

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Il progetto di Basilicata Sacra è volto a valorizzare il patrimonio storico, culturale religioso ed artistico della Basilicata.

31/12/2024

Piano dimensionamento scolastico, c’è l’ok

Approvato dalla Giunta regionale. Prevista la riduzione di tre istituzioni scolastiche. L'assessore Cupparo replica alle critiche del presidente della Provincia Giordano: "Nessun plesso scolastico viene meno. Gli studenti continuano ad andare a scuola negli stessi edifici".



Via libera della Giunta regionale al Piano di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche 2025/2026. Così come indicato dal decreto interministeriale n. 127/2023, il piano prevede in Basilicata la riduzione di 3 istituzioni scolastiche (2 in provincia di Potenza e 1 in provincia di Matera), che passano da 86 a 83. Le riduzioni riguardano in tutto sette Istituti.

In Provincia di Potenza prevista l’aggregazione dei plessi dell’Istituto omnicomprensivo di Corleto Perticara della scuola dell’Infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado – siti nei comuni di Corleto Perticara, Armento, Gallicchio, Guardia Perticara e San Martino d’Agri – all’Istituto Comprensivo “Castronuovo” di Sant’Arcangelo. L’Istituto omnicomprensivo di Corleto Perticara ha una popolazione studentesca di 363 studenti, unica scuola in Basilicata ad essere al di sotto di 400 studenti. È un Istituto che attualmente e già da alcuni anni scolastici ha un dirigente scolastico “reggente”. Con la sua soppressione il numero degli Istituti Omnicomprensivi in Basilicata si riduce dagli attuali 5 a 4. La sede dirigenziale sarà ospitata nell’attuale sede dell’I.C. “Castronuovo” di Sant’Arcangelo, che attualmente ha plessi nei Comuni di Sant’Arcangelo, Castelsaraceno, San Chirico Raparo, Roccanova e Missanello. A seguito dell’accorpamento la popolazione studentesca complessiva dell’I.C. “Castronuovo” di Sant’Arcangelo passerà dagli attuali 716 a 997 studenti. Resta invariata l’attuale articolazione dei plessi.

Prevista inoltre l’aggregazione del plesso della scuola secondaria di secondo grado (I.T.T.) dell’Istituto Omnicomprensivo di Corleto Perticara all’I.I.S “Carlo Levi” di Sant’Arcangelo, dove sarà ospitata la sede dirigenziale. Il plesso dell’I.T.T. di Corleto Perticara avente indirizzi didattici “Chimica e materiali” e “Chimica, materiali e biotecnologie” è affine all’I.P “G. Fortunato” (professionale agrario) dell’Istituto I.I.S. “Carlo Levi” di Sant’Arcangelo, avente indirizzi “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” (il corso serale) e “Agricoltura, sviluppo rurale e valorizzazione dei prodotti del territorio” (il plesso con annesso convitto). Questo accorpamento interessa l’I.I.S “Carlo Levi” di Sant’Arcangelo che è una istituzione scolastica già dimensionata nell’anno scolastico 2024/2025.

Sempre in provincia di Potenza, il secondo accorpamento riguarda l’Istituto Comprensivo “Spaventa Filippi” e l’Istituto Comprensivo “Federico II Frazioni”, ubicati ad Avigliano: entrambi hanno la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado ed entrambi hanno la sede dirigenziale nel territorio del Comune di Avigliano.

Attualmente, l’I.C. “Spaventa Filippi” ha plessi nel solo comune di Avigliano (centro urbano) e sede dirigenziale nel medesimo centro urbano; mentre l’I.C. “Federico II Avigliano F.” ha plessi nelle frazioni di Avigliano (Lagopesole, Possidente, Sant’Angelo), nelle frazioni del comune di Pietragalla (San Giorgio e Cappelluccia) e nel comune di Filiano ed ha la sede della dirigenza scolastica nella frazione di Lagopesole. A seguito dell’unione, la popolazione studentesca dell’I.C. “Spaventa Filippi – Federico II” passa a 1.071 alunni. Anche in questo caso resta invariata l’attuale articolazione dei plessi.

In provincia di Matera l’Unione riguarda l’Istituto Comprensivo “Minozzi-Festa” e l’Istituto Comprensivo “P. Giovanni Semeria” che hanno la sede dirigenziale nel territorio del Comune di Matera. L’I.C. “Minozzi-Festa” è attualmente il più piccolo Istituto della città in termini di alunni (494). La sede che ospiterà la dirigenza è confermata presso l’attuale sede dell’I.C. “P. Giovanni Semeria”. Resta invariata l’attuale articolazione dei plessi. A seguito dell’unione, la popolazione studentesca dell’I.C. “Semeria-Minozzi-Festa” passerà da 984 alunni dell’attuale I.C. Semeria a complessivi 1.071 alunni. L’Unione in questione, riguardando Istituti con sedi di dirigenza nella medesima città, comporta minori disagi all’utenza (genitori, docenti ecc.) visto che la sede della dirigenza sarebbe alquanto prossima ai plessi dell’I.C.P. “Semeria-Minozzi-Festa”.

Quanto ai nuovi indirizzi, in linea con quanto previsto nei Piani di dimensionamento adottati dalle Province di Potenza e Matera il 27 dicembre scorso, è prevista l’attivazione presso la sede di Via Mattei dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pentasuglia di Matera”, dei percorsi di II livello, indirizzi “Elettronica ed elettrotecnica con opzione Elettrotecnica” e “Meccanica, meccatronica ed energia con opzione Meccanica e meccatronica”. Prevista inoltre l’Istituzione del Liceo del Made in Italy presso il Liceo “Rosa-Gianturco – Convitto Nazionale” di Potenza.

L’assessore regionale Francesco Cupparo replica alle critiche mosse dal presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano. “La Giunta – dice Cupparo – ha fatto quello che doveva fare e continuerà l’interlocuzione con il Ministro Valditara e gli uffici del Ministero in attesa di conoscere il quadro dettagliato degli alunni che saranno iscritti nell’anno scolastico 2025-2026, suddivisi per istituti e sedi di istituto. Il Presidente della Provincia di Potenza Giordano, che non ha trovato il tempo di partecipare (nemmeno in modalità da remoto) al Tavolo Istituzionale del 23 dicembre scorso, ha preferito affidarsi ad un messaggio sui social. Avremmo preferito il confronto se non altro per ascoltare direttamente le sue valutazioni e per capire su quali elementi giuridici ed amministrativi siano fondate. Ma ce ne facciamo una ragione. Comprendiamo che è più facile il comizio, senza indicare soluzioni e proposte di possibile e reale attuazione, piuttosto che affrontare con serietà questioni che per responsabilità istituzionale vanno sottratte alla propaganda politica.
Nel videomessaggio – aggiunge Cupparo – si usa un linguaggio demagogico quale “taglio all’istruzione”, lasciando intendere ai non addetti ai lavori che la riforma prevede penalizzazioni per gli studenti. Necessita ribadire, invece, che nessun Plesso scolastico viene meno; che gli studenti continuano ad andare a scuola negli stessi edifici e plessi ove andavano in precedenza. Con la riforma alcuni plessi hanno perso il ruolo di “sede di dirigenza” venendo meno la quotidiana figura del dirigente scolastico che, comunque, è compensata dalla figura del “collaboratore vicario”: un docente esonerato dall’ insegnamento per supplire all’assenza dei dirigenti scolastici nei Plessi dimensionati.
Giordano segnala che avrebbe fornito delle indicazioni al Governo regionale per evitare i “tagli”; resta un fatto che il 25 ottobre ho scritto al Ministro segnalando che i numeri degli studenti presi a riferimento nell’algoritmo fosse inferiore a quelli effettivi. E di tale circostanza le Province sono state informate. Resta il fatto che la correzione della tabella allegata al decreto (aspetto sul quale il Ministro ha lasciato aperte le porte) potrebbe portare ad evitare solo 1 dei 3 tagli di dirigenze in Basilicata: magari proprio quella previsto da decreto per l’ anno scolastico 2026/2027.
Sull’organico dei dirigenti il Presidente della Provincia di Potenza continua a fare confusione come è stato spiegato ai suoi funzionari nella riunione del 23 dicembre (alla quale lui non ha preso parte!), portando avanti una argomentazione errata. Nella riunione è stato precisato che il numero da prendere a riferimento non è quello dell’organico vigente, bensì il numero di dirigenti assegnati nella tabella allegata al D.I. n. 127/2023 e che, pertanto, il numero di dirigenti scolastici in organico nella regione cui far riferimento è quello dell’anno scolastico cui si riferisce il piano di dimensionamento (2025/2026).
Riguardo al ritardo della Regione denunciato con il quale sarebbero state trasmesse le “Linee guida”, ritardo che avrebbe inibito la giusta animazione territoriale ed il confronto con gli attori coinvolti (comuni, presidi ecc) – spiega Cupparo – Giordano dimentica che la norma nazionale risale a giugno 2023 e non serviva certo attendere le linee guida regionali per iniziare a pianificare le riduzioni di istituzioni scolastiche facendo delle ipotesi: è una cosa che rientra di diritto nelle prerogative della Provincia. E poi Giordano deve avere la onestà intellettuale di ricordare che seppure le linee guida siano state adottate dalla Giunta in via definitiva il 19 dicembre, dopo il passaggio dalla IV commissione consiliare del 12 dicembre (di cui anche è stata data immediata comunicazione), la versione inziale (sostanzialmente identica all’ultima versione) è stata trasmessa alle Province il 20 novembre.
Giordano non può sminuire il lavoro della Regione parlando di dimensionamento ridotto al mero taglio di istituti. La Regione avrebbe voluto ed è aperta a discutere anche di altro (nuovi indirizzi scolastici, IFST, ITS) piuttosto che dell’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale prevista dalla legge 8 agosto 2024 N. 121 (c.d. sistema “4+2”) a cui le “Linee guida” fanno cenno e sulle quali pochi giorni fa si è consumato un incontro tra USR, Regione e il competente dirigente generale del Mim. Il Presidente segnala una contraddizione tra la politica nazionale che investe negli interventi nell’edilizia scolastica (anche finanziati con il Pnrr) e l’invito a tagliare previsto dal Decreto 127/2023. Si tratta di una contraddizione inesistente se si pensa che gli edifici scolastici oggetto di ristrutturazione, adeguamento e consolidamento ospitano gli alunni ubicati in tutti i plessi: sia quelli adibiti a sede dirigenziale che gli altri.
Tra l’altro continuare a richiamare la “guerra” contro il Ministro e il Governo non può servire a nulla se non a generare sfiducia nelle istituzioni con un comportamento doppiamente irresponsabile perché viene da chi rappresenta un’istituzione.
Sono comunque convinto che dirigenti scolastici, personale della scuola, famiglie e studenti hanno la capacità di leggere le carte e valutare. Il Presidente Giordano invece – conclude l’assessore Cupparo – ha perso un’occasione per dimostrare qual è il ruolo che può svolgere la Provincia per la scuola che non è certo quello di fare comizi”.

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