24/03/2024
Continua la rubrica Sacri Segni con il documentario su undolce tipico pasquale la Cuddhura o Puddricha che affonda le sue origini in epoca pagana in quanto è legata a tradizionali riti che si tenevano in primavera.
Questi rituali pagani sono stati ben presto inglobati dalla tradizione cristiana. Si preparava principalmente nel periodo di Quaresima perché era vietato “ncammarare” o “ncammerare”, cioè non si poteva mangiare carne, uova e formaggio per essere poi consumata il Sabato Santo quando il suono delle campane annunciava la Resurrezione.Ed è diffuso con diverse denominazioni da paese a paese.
Troviamo, infatti, “palomba”, “palummeddra”, “panareddha”, “cuddhura cu l’oe”, “scarcella” e tanto altro. Secondo l’antica tradizione venivano preparate con la normale pasta di pane cui si davano diverse forme: colomba (palummeddra), panierino (panareddha o panarieddhru), galletto(caddhuzzu ) per i maschietti, bambolina( pupa) per le femminucce.
Le origini della “puddicha” il dolce della Pasqua salentina sono diverse, ma quella più attendibile è che la “puddhrica” venisse considerata un simbolo di pace e quindi fosse in netta relazione con il significato della Pasqua Cristiana.
Cuddhura viene dal greco κουλούρα o κουλλούρα, couloúra o coulloúra (in greco antico κολλύρα, kollýra) ossia ‘rotondo’ o ‘spirale’ o dal bizantino kollùra.
Perchè l'uovo s**o. “L’uovo, forse per la sua forma e sostanza molto particolare, ha sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità”.
Al tempo del paganesimo si credeva che il Cielo e la Terra fossero due metà dello stesso uovo; l’uovo rappresentava ritorno della vita, la fine del’inverno, la rinascita della natura e per questo gli uccelli preparano il nido per deporre le uova.
Il Cristianesimo ha innalzato l’uovo a “simbolo della rinascita dell’uomo, della resurrezione del Cristo che uscì vivo dalla sua tomba, come un pulcino esce dell’uovo”.
Anche i Greci, i Cinesi ed i Persiani usavano scambiarsi le uova come dono in occasione della Primavera; e nell’antico Egitto si scambiavano le uova decorate all’equinozio di primavera, data di inizio del “nuovo anno”, quando ancora l’anno si basava sulle stagioni.