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IL MANUALE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI - ED.2024Disponibile: https://www.amazon.it/manuale-deontologico-degli-psicologi...
02/12/2024

IL MANUALE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI - ED.2024

Disponibile: https://www.amazon.it/manuale-deontologico-degli-psicologi/dp/8899566453

La nuova edizione del Parmentola-Leardini, Il Manuale Deontologico degli Psicologi, è molto più di una nuova edizione e molto più Manuale.
È molto più di una nuova edizione perché filtra cambiamenti intervenuti non di poco conto, la revisione del Codice Deontologico, la stagione e il dibattito referendari, il nuovo testo entrato in vigore a dicembre 2023.
Ed è molto più Manuale nella essenzialità delle sue funzioni perché sgomberato da temi collaterali che erano più correnti al tempo delle edizioni precedenti.
Nelle 440 pagine ci sono solo le 42 linee guida per l'applicazione dei 42 articoli del Codice Deontologico degli Psicologi, un Glossario con le 86 voci fondamentali della Deontologia degli Psicologi, un'Appendice col testo del nuovo Codice e una seconda Appendice sulla Funzione Disciplinare.
Le 42 linee guida, di ogni articolo Deontologico, trattano prima il vertice etico, poi il vertice scientifico e, infine, il vertice giuridico.
Si spiega la ratio della scrittura di ogni articolo, si orienta la corretta interpretazione e si indica la migliore applicazione.
È un volume che tiene assieme la corposa solidità dottrinaria con l'agevole possibilità della pronta consultazione, essendo ogni linea guida distinta, sequenziata e compiuta.
È un volume che può aiutare ogni esercizio professionale dello psicologo e, per questo, dovrebbe essere sullo scaffale della libreria di ogni psicologo.
È un volume che, già nelle edizioni precedenti, è risultato essere il libro di testo ideale per i Corsi di Deontologia, uno strumento molto utile alle Commissioni Deontologia territoriali e indispensabile ai giovani colleghi nella preparazione all'Esame di Stato.
Confidiamo che questa nuova edizione possa essere ancora più utile alla comunità professionale degli Psicologi ed avere gli stessi ottimi esiti delle edizioni precedenti.

Indice

Molto più Manuale, molto più di un Manuale - Prefazione di Tullio Garau
Presentazione
Introduzione
Prologo

1. Accettazione del mandato
Capo III - Rapporti con i colleghi - Art. 37
2. Attività di docenza e formazione psicologica
Capo I - Principi generali - Art. 20
3. Attività professionali con gli animali
Capo I - Principi generali - Art. 10
4. Autonomia professionale
Capo I - Principi generali - Art. 6
5. Campo di applicazione
Capo I - Principi Generali - Art. 1
6. Casi di referto o denuncia o deroga alla riservatezza
Capo I - Principi Generali - Art. 13
7. Collaborazioni fra professionisti e condivisione delle informazioni
Capo I - Principi Generali - Art. 15
8. Commistioni tra ruolo professionale e vita privata
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 28
9. Compenso professionale
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 23
10. Competenza professionale
Capo I - Principi Generali - Art. 5
11. Condizioni preliminari all’intervento
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 29
12. Condotte non lesive
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 22
13. Consenso informato sanitario nei casi di persone minorenni o incapaci
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 31
14. Consenso informato sanitario nei confronti di persone adulte capaci
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 24
15. Consenso informato nella ricerca
Capo I - Principi Generali - Art. 9
16. Contesti valutativi
Capo I - Principi Generali - Art. 19
17. Contributo allo sviluppo delle discipline psicologiche
Capo III - Rapporti con i colleghi - Art. 34
18. Dignità professionale e decoro
Capo III - Rapporti con I colleghi - Art. 38
19. Entrata in vigore del CDPI
Capo V - Norme di attuazione - Art. 42
20. Giudizi sull’operato di colleghe e colleghi
Capo III - Rapporti con i colleghi - Art. 36
21. Indicazioni delle fonti
Capo III - Rapporti con i colleghi - Art. 35
22. Insegnamento di metodi, tecniche e strumenti professionali
Capo I - Principi Generali - Art. 21
23. Interruzione del rapporto professionale
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 27
24. Interventi professionali su gruppi
Capo I - Principi Generali - Art. 14
25. Osservatorio Permanente sul CDPI
Capo V - Norme di attuazione - Art. 41
26. Presentazione professionale
Capo IV - Rapporti con la società - Art. 39
27. Prestazione richiesta da un committente
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 32
28. Principio dell’astensione
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 26
29. Principio del rispetto e della laicità
Capo I - Principi Generali - Art. 4
30. Principio di colleganza
Capo III - Rapporti con i colleghi - Art. 33
31. Principio di responsabilità
Capo I - Principi Generali - Art. 3
32. Procedure disciplinari e sanzioni
Capo I - Principi Generali - Art. 2
33. Proporzionalità tra intervento e compenso
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 30
34. Protezione di dati e documenti
Capo I - Principi Generali - Art. 17
35. Pubblicità professionale
Capo IV - Rapporti con la società - Art. 40
36. Rispetto della libertà di scelta
Capo I - Principi Generali - Art. 18
37. Salvaguardia dell’anonimato
Capo I – Principi Generali - Art. 16
38. Segreto professionale
Capo I - Principi Generali - Art. 11
39. Testimonianza
Capo I - Principi Generali - Art. 12
40. Tutela della professione e contrasto dell’esercizio abusivo
Capo I - Principi Generali - Art. 8
41. Uso degli strumenti e comunicazione dei risultati
Capo II - Rapporti con l’utenza e la committenza - Art. 25
42. Validità dei dati e delle informazioni
Capo I - Principi Generali - Art. 7

Glossario

Appendice 1
Il nuovo Codice Deontologico delle psicologhe e degli psicologi

Appendice 2
Difesa dello psicologo in sede disciplinare
(di Elena Leardini)

Bibliografia

Note biografiche degli autori

➡️ Autori

CATELLO PARMENTOLA (Scafati, 1955), Psicologo, Psicoterapeuta, è stato Dirigente psicologo presso l’ASL Salerno.
È stato vicepresidente dell’Ordine Psicologi della Regione Campania e componente della Commissione Deontologia dell’Ordine Nazionale che estese il primo Codice Deontologico degli Psicologi italiani.
È stato -dal 1993 ad oggi- in diverse Commissioni del CNOP. In tale ambito, ha esteso le prime Linee Guida per la Professione on line e collaborato alle revisioni e all’estensione delle successive; ha esteso i Regolamenti Disciplinari di vari Ordini regionali e collaborato all’estensione delle Linee Guida di Psicologia Giuridica e Forense; ha esteso le Linee d’Indirizzo per l’Applicazione dell’Art.31 del C. D. degli Psicologi.
A tale impegno istituzionale ha dedicato volumi quali IL SOGGETTO PSICOLOGO E L’OGGETTO DELLA PSICOLOGIA nel Codice Deontologico degli Psicologi italiani, Giuffré Editore, 2000; PRENDERSI CURA - il soggetto psicologo e il senso dell’Altro tra clinica e sentimento, Giuffrè Editore, 2003; LA DEONTOLOGIA DEGLI PSICOLOGI - le conoscenze indispensabili all’esercizio professionale, edito dall’Ordine Psicologi Regione Campania, 2013 (prima edizione), 2018 (seconda edizione); COSTRUIRE, RACCONTARE E CONNETTERE – la deontologia nell’esercizio e nella storia della professione psicologica (con la collaborazione di Elena Leardini), edito dall’Ordine Psicologi Regione Friuli Venezia Giulia, 2018 (prima edizione) e dall’Ordine Psicologi Regione Abruzzo (con Psiconline Ed.), 2018 (seconda edizione); IL MANUALE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI – Tra le Parti e nella Parte, (con Elena Leardini), Psiconline Ed., 2020; LA STORIA DELLA PSICOLOGIA ITALIANA – per connettere, identificare, appartenere, Psiconline Ed., 2022.
Docente attualmente e fin dalla sua istituzione presso la sede di Napoli dell’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale, è stato docente di psicologia scientifica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno e di psicologia generale presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università Federico II di Napoli.
Ha collaborato a molte riviste scientifiche ed a molte opere collettive; dirige dal 1997 la Collana Scientifica della Plectica Editrice.

ELENA LEARDINI (Pesaro, 1968), Avvocato, ha iniziato la propria attività dedicandosi in particolare al Diritto di Famiglia e al Diritto Minorile. Dal 2001, è consulente legale per la deontologia professionale degli Psicologi per diversi Enti Pubblici e Privati; già Membro esterno della Commissione Etica e Deontologia dell’Ordine Psicologi Lombardia e Membro effettivo del Gruppo per la Formazione a Distanza dello stesso Ordine.
Svolge attività didattica e di docenza anche in ambito accademico. Ha collaborato con l’Università di Urbino - Corso di Psicologia Giuridica; è Docente a Contratto di Etica Deontologica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Facoltà di Psicologia, nonché per il Laboratorio di Deontologia presso il Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Autrice di molti articoli, ha partecipato a vario titolo a diverse opere, da ETICA E DEONTOLOGIA PER PSICOLOGI, A. Corradini e al., ed. Carocci, Roma 2006 a LA TUTELA DELL’INTERESSE DEL MINORE: DEONTOLOGIE A CONFRONTO, a cura di G. O. Cesaro, ed. Franco Angeli, Milano 2007.
È coautrice, con E. Calvi e G. Gulotta de IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI COMMENTATO ARTICOLO PER ARTICOLO, ed. Giuffré, Milano 2018.
Ha iniziato a collaborare con C. Parmentola nel 2018 con COSTRUIRE, RACCONTARE E CONNETTERE – la deontologia nell’esercizio e nella storia della professione psicologica, edito dall’Ordine Psicologi Regione Friuli Venezia Giulia, 2018 (prima edizione) e dall’Ordine Psicologi Regione Abruzzo (con Psiconline Ed.), 2018 (seconda edizione), cui sono seguiti ulteriori articoli e pubblicazioni in materia deontologica.
È coautrice, con C. Parmentola, de IL MANUALE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI – Tra le Parti e nella Parte, Psiconline Ed., 2020.
È componente dell’Osservatorio Permanente presso la Commissione Deontologia del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.

Il manuale deontologico degli psicologi vuole aiutare psicologi e psicoterapeuti a maneggiare correttamente la Deontologia in ogni esercizio professionale. La sua struttura lo rende adatto anche alla pronta e funzionale consultazione essendo ogni articolo affrontato singolarmente, in modo sequenz...

Strategie di relazione con l'utente psichiatricoL'abilità di intessere una relazione ottimale con l'utente del servizio ...
18/10/2024

Strategie di relazione con l'utente psichiatrico

L'abilità di intessere una relazione ottimale con l'utente del servizio psichiatrico è il presupposto per l'accettazione e la riuscita del progetto terapeutico-riabilitativo, sorgente viva per l'interpretazione soggettiva del delirio, per la comprensione delle dinamiche familiari, per la psicoeducazione e la restituzione del soggetto psicotico alla vita e alla società. Mentre attua un rimando costante alle dinamiche emotive ed interne dell'utente e dell'operatore di comunità, il testo suggerisce utili strategie di intervento basate sulla relazione, che arricchiscono in umanità e trasparenza il lavoro dell'équipe.

Strategie di relazione con l'utente psichiatrico

L'abilità di intessere una relazione ottimale con l'utente del servizio psichiatrico è il presupposto per l'accettazione e la riuscita del progetto terapeutico-riabilitativo, sorgente viva per l'interpretazione soggettiva del delirio, per la comprensione delle dinamiche familiari, per la psicoedu....

Questo libro è una breve guida ragionata per psicologi impegnati nel difficile compito di valutare la competenze genitor...
17/10/2024

Questo libro è una breve guida ragionata per psicologi impegnati nel difficile compito di valutare la competenze genitoriali su mandato dell'autorità giudiziaria. Esso si propone di riflettere criticamente su alcune questioni centrali del percorso di valutazione (il lavoro di rete, le situazioni di violenza domestica, il rifiuto di un genitore da parte del minore) e di delineare in modo chiaro e sintetico le varie fasi della valutazione. Nel testo si prova a evidenziare sia la complessità epistemologica del compito che quella relativa alla posizione operativa dell'operatore, stretto tra l'imposizione del tribunale (coi suoi tempi ristretti e le sue più o meno specifiche richieste) e la necessità, per poter ottenere informazioni sufficientemente valide da rimandare al giudice, di costruire un'alleanza di lavoro con i genitori per superare i loro atteggiamenti difensivi, sempre particolarmente attivi in contesti di valutazione coatta. Completano il testo due appendici che riportano le principali aree della genitorialità da valutare e un modello per impostare la relazione finale.

La valutazione delle capacità genitoriali. Guida pratica per il professionista

Questo libro è una breve guida ragionata per psicologi impegnati nel difficile compito di valutare la competenze genitoriali su mandato dell'autorità giudiziaria. Esso si propone di riflettere criticamente su alcune questioni centrali del percorso di valutazione (il lavoro di rete, le situazioni ....

Pronti ad accogliere visitatori e lettori a BOOK & MORE, a Montesilvano (PE).Il nostro stand è attivo ed aspettiamo solo...
11/08/2024

Pronti ad accogliere visitatori e lettori a BOOK & MORE, a Montesilvano (PE).
Il nostro stand è attivo ed aspettiamo solo di iniziare...
E fra poco la presentazione del volume di Ellery Latorre presso l'area appositamente realizzata 😊

Edizioni Psiconline domenica 11 agosto sarà a Montesilvano per partecipare a BOOKS & MORE con i suoi volumi e i suoi aut...
06/08/2024

Edizioni Psiconline domenica 11 agosto sarà a Montesilvano per partecipare a BOOKS & MORE con i suoi volumi e i suoi autori.
Vi aspettiamo in tantissimi, alle ore 20.30 per l'apertura degli stand 😊.

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08/07/2024

BIMBI MODERNI E POSTMODERNI IN TV

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Bimbi moderni e postmoderni in TV https://amzn.eu/d/02S545pH

Il presente lavoro dà conto di una ricerca esplorativa a carattere bibliografico e documentale avente come oggetto d’indagine il ruolo storicamente crescente svolto da soggetti infantili nella pubblicità televisiva. In effetti, la presenza televisiva di infanti e bambini, in passato circoscritta quasi esclusivamente a spot su prodotti dedicati (come giocattoli, indumenti, accessori e alimenti per bambini), si è negli anni estesa a settori teoricamente estranei alla sfera d’interesse dei minori (come quello degli autoveicoli e quello relativo alla compravendita di beni immobiliari).

Il lavoro è teso:

in primo luogo, ad osservare, descrivere e misurare il fenomeno del protagonismo attoriale minorile, a partire dalla pubblicità paleo-televisiva degli anni ’60 fino ad oggi, indagando evolutivamente le modalità di comunicazione verbale e non-verbale riscontrabili nei sei diversi spot di pubblicità televisiva presi in esame, significativi ed emblematici di una tendenza generalizzata;

in secondo luogo, ad interrogarsi sulle cause psico-sociali e socio-culturali che, su scala generale, appaiono all’origine di una simile evoluzione, provando anche a formulare ipotesi esplicative di tale fenomeno;

in terzo luogo, a proporre qualche interpretazione intorno al mutamento radicale della mentalità collettiva (mutamento che conosce esiti non di rado psicologicamente disfunzionali) che concorre ad una trasformazione in senso protagonistico dell’immagine del bambino e del fanciullo, immagine che la TV insegue e persegue;

infine, ad indagare le relazioni intercorrenti tra il fenomeno televisivo oggetto dell’indagine, e l’evolversi della figura del minore nella vita reale, sia per ciò che attiene al ruolo ricoperto in ambito familiare sia in relazione al ruolo svolto nella cultura moderna e post-moderna.

Il lavoro si articola in tre capitoli.

Il primo è incentrato sulla presentazione dettagliata di sei spot pubblicitari seguita, caso per caso, da un’analisi dei passaggi salienti sia sotto il profilo tecnico dei contenuti comunicativi sia sotto il profilo della possibile interpretazione in chiave psico-sociologica.

Nel secondo capitolo l’analisi, che si allarga su un piano interpretativo più ampio e generale, è sviluppata per temi ed è tesa a dimostrare come le risultanze dell’indagine svolta sugli spot presi a campione, siano idonee a cogliere linee di tendenza di carattere più generale, che investono la società italiana almeno a partire dagli anni ’50 del Novecento. In tal senso l’evoluzione riscontrabile nella figura del bambino protagonista degli spot televisivi sembra essere il riflesso di un correlativo mutamento nella percezione del minore nella realtà socio-culturale moderna e post-moderna, sempre più incline ad iper-valutarlo.

Il terzo capitolo riepiloga sia l’indagine degli spot presi in esame (oggetto del primo capitolo) sia l’analisi dei contesti socio-culturali (oggetto del secondo) per reinterpretarli in chiave psicologica. Va peraltro segnalato che, se molto corposa è la letteratura psicologica sull’audience televisiva minorile, poco o nulla è dato riscontrare sul bambino attore di spot, circostanza che, in qualche modo, conferisce al lavoro una natura per così dire pionieristica.

Sulla presente ricerca convergono approcci derivanti da scienze diverse ma non estranee l’una all’altra: psicologia, sociologia, semiotica, scienze della comunicazione, marketing, si ibridano in tutto il corso del primo e del secondo capitolo; psicologia sociale, psicologia della comunicazione, psicologia clinica e psichiatria si avvicendano, nella interpretazione dei fenomeni indagati, nel terzo capitolo.

Tutto ciò naturalmente si riflette sul peso che i diversi ambiti disciplinari esercitano sul lavoro nonché sulle fonti bibliografiche e statistiche di cui ci si è serviti. A parte le fonti sitografiche (soprattutto riferite ai link su cui sono reperibili i video relativi agli spot presi in esame), la bibliografia rispecchia tale impostazione scientifica multidisciplinare.

INDICE DEL VOLUME

Introduzione

CAPITOLO 1 - IL BIMBO IN TV: DA TESTIMONIAL MUTO A TESTIMONIAL ATTIVO

1.1 Introduzione
1.2 Il minore testimonial di prodotti a lui dedicati
1.2.1 Invernizzi: La Mucca Carolina e le lettere di Annibale
1.2.2 Lines: Pippo e i fantasmi
1.2.3 Plasmon: «Bambini che giocano, bambini che crescono»
1.3 Il bimbo testimonial di prodotti estranei alla propria sfera d’interesse
1.3.1 Cynar: “contro il logorio della vita moderna”
1.3.2 Berloni
1.3.3 Immobiliare.it: «Grazie, Immo!»

CAPITOLO 2 - ANALISI, INTERPRETAZIONE E COMMENTO DEI CASI PRESENTATI

2.1 Introduzione
2.2 Il punto di vista semiotico
2.3 Il punto di vista del marketing
2.4 Il punto di vista sociologico

CAPITOLO 3 – PUNTI DI VISTA PSICOLOGICI

3.1 Introduzione
3.2 Il punto di vista psicologico clinico
3.3 Il punto di vista psicologico-sociale

CONCLUSIONI

Glossario
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA



AUTORE

Francesco Perrone, nei primi anni 2000, ha insegnato sociologia, psicologia e comunicazione alla Sapienza Università di Roma e, oggi, è docente a contratto di Psicologia sociale e di Psicologia del marketing all’Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT. In qualità di consulente di marketing ed esperto in modelli e tecniche del comportamento organizzativo, vanta una lunga attività professionale, affinata in Italia e all'estero: come trainer o analista comportamentale per decine e decine di aziende internazionali; come Visiting Independent Researcher al Florida Hospital Heartland Medical Center; come mental coach di diversi giocatori di basket di alto livello in Italia (Serie A1 e A2). Migliaia di persone hanno partecipato ai suoi seminari in diverse città europee (Roma, Milano, Napoli, Parigi, Francoforte) ed è autore di decine di pubblicazioni, alcune delle quali adottate da varie università ed istituti di formazione.

A CHI E' DIRETTO

“Bimbi moderni e postmoderni in TV” è un lavoro, dal punto di vista scientifico e disciplinare, deliberatamente eclettico. Per questo motivo, si rivolge a chi, in qualità di studioso, docente o studente, si occupi di Psicologia sociale, di Psicologia del marketing, di Sociologia, di Comunicazione pubblicitaria o di Media Studies. Sulla ricerca che ne è alla base convergono infatti approcci derivanti da scienze diverse ma non estranee l’una all’altra: psicologia, sociologia, semiotica, scienze della comunicazione, marketing, psicologia sociale, psicologia della comunicazione, psicologia clinica e psichiatria. Tale ibridazione indaga in modo interdisciplinare il microfenomeno relativo ai bimbi attori di spot televisivi e lo interpreta quale riflesso di un macrofenomeno che, più in generale, investe la postmodernità.

La presenza pubblicitaria in TV di infanti e fanciulli, in passato circoscritta a spot su giocattoli, indumenti, accessori e alimenti per bambini, si è poi estesa a settori teoricamente estranei alla sfera d’interesse dei minori. Questa ricerca, esaminando sei spot da Carosello ad oggi, si interr...

BIMBI MODERNI E POSTMODERNI IN TVUSCITA PREVISTA 30 GIUGNO 2024Il presente lavoro dà conto di una ricerca esplorativa a ...
19/06/2024

BIMBI MODERNI E POSTMODERNI IN TV

USCITA PREVISTA 30 GIUGNO 2024

Il presente lavoro dà conto di una ricerca esplorativa a carattere bibliografico e documentale avente come oggetto d’indagine il ruolo storicamente crescente svolto da soggetti infantili nella pubblicità televisiva. In effetti, la presenza televisiva di infanti e bambini, in passato circoscritta quasi esclusivamente a spot su prodotti dedicati (come giocattoli, indumenti, accessori e alimenti per bambini), si è negli anni estesa a settori teoricamente estranei alla sfera d’interesse dei minori (come quello degli autoveicoli e quello relativo alla compravendita di beni immobiliari).

Il lavoro è teso:

in primo luogo, ad osservare, descrivere e misurare il fenomeno del protagonismo attoriale minorile, a partire dalla pubblicità paleo-televisiva degli anni ’60 fino ad oggi, indagando evolutivamente le modalità di comunicazione verbale e non-verbale riscontrabili nei sei diversi spot di pubblicità televisiva presi in esame, significativi ed emblematici di una tendenza generalizzata;

in secondo luogo, ad interrogarsi sulle cause psico-sociali e socio-culturali che, su scala generale, appaiono all’origine di una simile evoluzione, provando anche a formulare ipotesi esplicative di tale fenomeno;

in terzo luogo, a proporre qualche interpretazione intorno al mutamento radicale della mentalità collettiva (mutamento che conosce esiti non di rado psicologicamente disfunzionali) che concorre ad una trasformazione in senso protagonistico dell’immagine del bambino e del fanciullo, immagine che la TV insegue e persegue;

infine, ad indagare le relazioni intercorrenti tra il fenomeno televisivo oggetto dell’indagine, e l’evolversi della figura del minore nella vita reale, sia per ciò che attiene al ruolo ricoperto in ambito familiare sia in relazione al ruolo svolto nella cultura moderna e post-moderna.

Il lavoro si articola in tre capitoli.

Il primo è incentrato sulla presentazione dettagliata di sei spot pubblicitari seguita, caso per caso, da un’analisi dei passaggi salienti sia sotto il profilo tecnico dei contenuti comunicativi sia sotto il profilo della possibile interpretazione in chiave psico-sociologica.

Nel secondo capitolo l’analisi, che si allarga su un piano interpretativo più ampio e generale, è sviluppata per temi ed è tesa a dimostrare come le risultanze dell’indagine svolta sugli spot presi a campione, siano idonee a cogliere linee di tendenza di carattere più generale, che investono la società italiana almeno a partire dagli anni ’50 del Novecento. In tal senso l’evoluzione riscontrabile nella figura del bambino protagonista degli spot televisivi sembra essere il riflesso di un correlativo mutamento nella percezione del minore nella realtà socio-culturale moderna e post-moderna, sempre più incline ad iper-valutarlo.

Il terzo capitolo riepiloga sia l’indagine degli spot presi in esame (oggetto del primo capitolo) sia l’analisi dei contesti socio-culturali (oggetto del secondo) per reinterpretarli in chiave psicologica. Va peraltro segnalato che, se molto corposa è la letteratura psicologica sull’audience televisiva minorile, poco o nulla è dato riscontrare sul bambino attore di spot, circostanza che, in qualche modo, conferisce al lavoro una natura per così dire pionieristica.

Sulla presente ricerca convergono approcci derivanti da scienze diverse ma non estranee l’una all’altra: psicologia, sociologia, semiotica, scienze della comunicazione, marketing, si ibridano in tutto il corso del primo e del secondo capitolo; psicologia sociale, psicologia della comunicazione, psicologia clinica e psichiatria si avvicendano, nella interpretazione dei fenomeni indagati, nel terzo capitolo.

Tutto ciò naturalmente si riflette sul peso che i diversi ambiti disciplinari esercitano sul lavoro nonché sulle fonti bibliografiche e statistiche di cui ci si è serviti. A parte le fonti sitografiche (soprattutto riferite ai link su cui sono reperibili i video relativi agli spot presi in esame), la bibliografia rispecchia tale impostazione scientifica multidisciplinare.

INDICE DEL VOLUME

Introduzione

CAPITOLO 1 - IL BIMBO IN TV: DA TESTIMONIAL MUTO A TESTIMONIAL ATTIVO

1.1 Introduzione
1.2 Il minore testimonial di prodotti a lui dedicati
1.2.1 Invernizzi: La Mucca Carolina e le lettere di Annibale
1.2.2 Lines: Pippo e i fantasmi
1.2.3 Plasmon: «Bambini che giocano, bambini che crescono»
1.3 Il bimbo testimonial di prodotti estranei alla propria sfera d’interesse
1.3.1 Cynar: “contro il logorio della vita moderna”
1.3.2 Berloni
1.3.3 Immobiliare.it: «Grazie, Immo!»

CAPITOLO 2 - ANALISI, INTERPRETAZIONE E COMMENTO DEI CASI PRESENTATI

2.1 Introduzione
2.2 Il punto di vista semiotico
2.3 Il punto di vista del marketing
2.4 Il punto di vista sociologico

CAPITOLO 3 – PUNTI DI VISTA PSICOLOGICI

3.1 Introduzione
3.2 Il punto di vista psicologico clinico
3.3 Il punto di vista psicologico-sociale

CONCLUSIONI

Glossario
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA



AUTORE

Francesco Perrone, nei primi anni 2000, ha insegnato sociologia, psicologia e comunicazione alla Sapienza Università di Roma e, oggi, è docente a contratto di Psicologia sociale e di Psicologia del marketing all’Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT. In qualità di consulente di marketing ed esperto in modelli e tecniche del comportamento organizzativo, vanta una lunga attività professionale, affinata in Italia e all'estero: come trainer o analista comportamentale per decine e decine di aziende internazionali; come Visiting Independent Researcher al Florida Hospital Heartland Medical Center; come mental coach di diversi giocatori di basket di alto livello in Italia (Serie A1 e A2). Migliaia di persone hanno partecipato ai suoi seminari in diverse città europee (Roma, Milano, Napoli, Parigi, Francoforte) ed è autore di decine di pubblicazioni, alcune delle quali adottate da varie università ed istituti di formazione.

A CHI E' DIRETTO

“Bimbi moderni e postmoderni in TV” è un lavoro, dal punto di vista scientifico e disciplinare, deliberatamente eclettico. Per questo motivo, si rivolge a chi, in qualità di studioso, docente o studente, si occupi di Psicologia sociale, di Psicologia del marketing, di Sociologia, di Comunicazione pubblicitaria o di Media Studies. Sulla ricerca che ne è alla base convergono infatti approcci derivanti da scienze diverse ma non estranee l’una all’altra: psicologia, sociologia, semiotica, scienze della comunicazione, marketing, psicologia sociale, psicologia della comunicazione, psicologia clinica e psichiatria. Tale ibridazione indaga in modo interdisciplinare il microfenomeno relativo ai bimbi attori di spot televisivi e lo interpreta quale riflesso di un macrofenomeno che, più in generale, investe la postmodernità.

BIMBI MODERNI E POSTMODERNI IN TVFrancesco Perrone - € 16.00IN PREPARAZIONE: USCITA PREVISTA 15 GIUGNO 2024Il presente l...
23/05/2024

BIMBI MODERNI E POSTMODERNI IN TV
Francesco Perrone - € 16.00

IN PREPARAZIONE: USCITA PREVISTA 15 GIUGNO 2024
Il presente lavoro dà conto di una ricerca esplorativa a carattere bibliografico e documentale avente come oggetto d’indagine il ruolo storicamente crescente svolto da soggetti infantili nella pubblicità televisiva. In effetti, la presenza televisiva di infanti e bambini, in passato circoscritta quasi esclusivamente a spot su prodotti dedicati (come giocattoli, indumenti, accessori e alimenti per bambini), si è negli anni estesa a settori teoricamente estranei alla sfera d’interesse dei minori (come quello degli autoveicoli e quello relativo alla compravendita di beni immobiliari).

Il lavoro è teso:

in primo luogo, ad osservare, descrivere e misurare il fenomeno del protagonismo attoriale minorile, a partire dalla pubblicità paleo-televisiva degli anni ’60 fino ad oggi, indagando evolutivamente le modalità di comunicazione verbale e non-verbale riscontrabili nei sei diversi spot di pubblicità televisiva presi in esame, significativi ed emblematici di una tendenza generalizzata;
in secondo luogo, ad interrogarsi sulle cause psico-sociali e socio-culturali che, su scala generale, appaiono all’origine di una simile evoluzione, provando anche a formulare ipotesi esplicative di tale fenomeno;
in terzo luogo, a proporre qualche interpretazione intorno al mutamento radicale della mentalità collettiva (mutamento che conosce esiti non di rado psicologicamente disfunzionali) che concorre ad una trasformazione in senso protagonistico dell’immagine del bambino e del fanciullo, immagine che la TV insegue e persegue;
infine, ad indagare le relazioni intercorrenti tra il fenomeno televisivo oggetto dell’indagine, e l’evolversi della figura del minore nella vita reale, sia per ciò che attiene al ruolo ricoperto in ambito familiare sia in relazione al ruolo svolto nella cultura moderna e post-moderna.
Il lavoro si articola in tre capitoli.

Il primo è incentrato sulla presentazione dettagliata di sei spot pubblicitari seguita, caso per caso, da un’analisi dei passaggi salienti sia sotto il profilo tecnico dei contenuti comunicativi sia sotto il profilo della possibile interpretazione in chiave psico-sociologica.

Nel secondo capitolo l’analisi, che si allarga su un piano interpretativo più ampio e generale, è sviluppata per temi ed è tesa a dimostrare come le risultanze dell’indagine svolta sugli spot presi a campione, siano idonee a cogliere linee di tendenza di carattere più generale, che investono la società italiana almeno a partire dagli anni ’50 del Novecento. In tal senso l’evoluzione riscontrabile nella figura del bambino protagonista degli spot televisivi sembra essere il riflesso di un correlativo mutamento nella percezione del minore nella realtà socio-culturale moderna e post-moderna, sempre più incline ad iper-valutarlo.

Il terzo capitolo riepiloga sia l’indagine degli spot presi in esame (oggetto del primo capitolo) sia l’analisi dei contesti socio-culturali (oggetto del secondo) per reinterpretarli in chiave psicologica. Va peraltro segnalato che, se molto corposa è la letteratura psicologica sull’audience televisiva minorile, poco o nulla è dato riscontrare sul bambino attore di spot, circostanza che, in qualche modo, conferisce al lavoro una natura per così dire pionieristica.

Sulla presente ricerca convergono approcci derivanti da scienze diverse ma non estranee l’una all’altra: psicologia, sociologia, semiotica, scienze della comunicazione, marketing, si ibridano in tutto il corso del primo e del secondo capitolo; psicologia sociale, psicologia della comunicazione, psicologia clinica e psichiatria si avvicendano, nella interpretazione dei fenomeni indagati, nel terzo capitolo.

Tutto ciò naturalmente si riflette sul peso che i diversi ambiti disciplinari esercitano sul lavoro nonché sulle fonti bibliografiche e statistiche di cui ci si è serviti. A parte le fonti sitografiche (soprattutto riferite ai link su cui sono reperibili i video relativi agli spot presi in esame), la bibliografia rispecchia tale impostazione scientifica multidisciplinare.

INDICE DEL VOLUME
Introduzione

CAPITOLO 1 - IL BIMBO IN TV: DA TESTIMONIAL MUTO A TESTIMONIAL ATTIVO

1.1 Introduzione
1.2 Il minore testimonial di prodotti a lui dedicati
1.2.1 Invernizzi: La Mucca Carolina e le lettere di Annibale
1.2.2 Lines: Pippo e i fantasmi
1.2.3 Plasmon: «Bambini che giocano, bambini che crescono»
1.3 Il bimbo testimonial di prodotti estranei alla propria sfera d’interesse
1.3.1 Cynar: “contro il logorio della vita moderna”
1.3.2 Berloni
1.3.3 Immobiliare.it: «Grazie, Immo!»

CAPITOLO 2 - ANALISI, INTERPRETAZIONE E COMMENTO DEI CASI PRESENTATI

2.1 Introduzione
2.2 Il punto di vista semiotico
2.3 Il punto di vista del marketing
2.4 Il punto di vista sociologico

CAPITOLO 3 – PUNTI DI VISTA PSICOLOGICI

3.1 Introduzione
3.2 Il punto di vista psicologico clinico
3.3 Il punto di vista psicologico-sociale

CONCLUSIONI

Glossario
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA



AUTORE
Francesco Perrone, nei primi anni 2000, ha insegnato sociologia, psicologia e comunicazione alla Sapienza Università di Roma e, oggi, è docente a contratto di Psicologia sociale e di Psicologia del marketing all’Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT. In qualità di consulente di marketing ed esperto in modelli e tecniche del comportamento organizzativo, vanta una lunga attività professionale, affinata in Italia e all'estero: come trainer o analista comportamentale per decine e decine di aziende internazionali; come Visiting Independent Researcher al Florida Hospital Heartland Medical Center; come mental coach di diversi giocatori di basket di alto livello in Italia (Serie A1 e A2). Migliaia di persone hanno partecipato ai suoi seminari in diverse città europee (Roma, Milano, Napoli, Parigi, Francoforte) ed è autore di decine di pubblicazioni, alcune delle quali adottate da varie università ed istituti di formazione.

A CHI E' DIRETTO
“Bimbi moderni e postmoderni in TV” è un lavoro, dal punto di vista scientifico e disciplinare, deliberatamente eclettico. Per questo motivo, si rivolge a chi, in qualità di studioso, docente o studente, si occupi di Psicologia sociale, di Psicologia del marketing, di Sociologia, di Comunicazione pubblicitaria o di Media Studies. Sulla ricerca che ne è alla base convergono infatti approcci derivanti da scienze diverse ma non estranee l’una all’altra: psicologia, sociologia, semiotica, scienze della comunicazione, marketing, psicologia sociale, psicologia della comunicazione, psicologia clinica e psichiatria. Tale ibridazione indaga in modo interdisciplinare il microfenomeno relativo ai bimbi attori di spot televisivi e lo interpreta quale riflesso di un macrofenomeno che, più in generale, investe la postmodernità.

Indirizzo

Via Nazionale Adriatica 7/A
Francavilla Al Mare
66023

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