11/12/2022
Pina Vicario
1 giugno ·
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SPETT.LE
DIREZIONE U. T. C. [email protected]
FIRENZE
E P. C. SPETT.LE
SIG. SINDACO [email protected]
FIRENZE
Io sottoscritta, Prof.ssa GIUSEPPA (PINA) VICARIO, nata a Galati Mamertino (ME) il 22 marzo 1935 (C.F.: VCR GPP 35C62 D861W), di professione docente in stato di quiescenza, scrittrice e poetessa, attualmente, titolare della Casa Editrice “EDIZIONI AGEMINA”, residente e domiciliata in Firenze, alla via Val di Sieve, al civico n. 34, di cui occupa, jure proprietatis, l’ottavo e ultimo piano.
A parte i fastidi costituiti da continui e incessanti rumori, le molestie, l’immissione illegittima di fumo e onde sonore debordanti dai decibel consentiti per legge (comportamenti tutti che esorbitano dalle competenze istituzionali delle Autorità in indirizzo e che, per questo, sono stati portati, tramite apposite notitiae criminis, alla attenzione della competente all’Autorità penale), negli ultimi tempi, provenienti dal cespite soprastante al mio, si sono verificati rumori assordanti tipici di quelli di natura edilizia. I locali soprastanti al mio, essendo definiti “sottotetti”, non sono agibili (tanto che sono carenti della relativa certificazione abilitativa alla occupazione per civile abitazione) e pur, tuttavia, un nucleo familiare non meglio da me definibile, lo occupa e vi vive con carattere di continuità.
Tutti i miei esposti e richieste all’amministratore del condominio (geom. Amedeo Greppi, p.zza Pier Vettori, n.9, int. 26, Firenze) non hanno avuto, STRANAMENTE, alcun riscontro. Non solo questo, quanto il consumo rilevabile nel totalizzatore del mio contatore dell’energia elettrica, riferisce tetti consumativi mai raggiunti prima della occupazione del cespite in oggetto, essendo il mio nucleo familiare, anagrafico e di fatto, composto da una sola persona, ossia da me stessa: qualcuno, con ogni evidenza, si è allacciato, in via furtiva, alla derivazione elettrica di cui sono titolare-destinataria.
Stante quanto sopra,
CHIEDO
che vogliate accertare:
1)La destinazione urbanistico-abitativa del vano soprastante il mio appartamento;
2)La differenza reale tra i lavori primari di progetto (per i quali esiste concessione edilizia comunale) e lo stato attuale del cespite, evidenziando: natura, entità, demolizioni effettuate, soprattutto se riferentisi a strutture essenziali c.d. portanti;
3)Esibizione dei titoli di proprietà, con accertamento del riconoscimento giuridico degli occupanti, abilitanti alla occupazione del cespite medesimo;
4)Ove il cespite non risultasse abitabile, emettere conseguente ordine di sgombero con carattere di immediatezza;
5)Ove l’immobile, tramite l’intervento edificatorio sopra denunciato, dovesse, allo stato, risultare abusivo, ordinarne la demolizione e il conseguente ripristino dello status quo ante;
6)Ogni altro accertamento utile e necessario nell’ambito delle Vs. potestates istituzionali.
Firenze, lì Prof. Giuseppa Vicario
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Patrizia Pellegrino
Pina Vicario: brava...Questa cosa deve uscire da quelle 4 mura dentro le quali si favorisce ogni illecito. Mandala anche ad un giornale della zona ! 🙁
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