
25/04/2025
Oggi è il . Il giorno in cui l’Italia si è liberata dal fascismo. Dai rastrellamenti, dalle deportazioni, dalla censura, dai manganelli, dai saluti romani, dalle torture nei sotterranei. Dai pavidi con l’elmetto e dai servi in camicia nera.
È il giorno in cui abbiamo scelto la libertà.
E ci tocca ancora, ogni anno, ricordarlo a voce alta, perché i fascisti non sono mai spariti. Hanno solo cambiato abito, nome, modo di parlare, algoritmo.
l 25 Aprile non è una ricorrenza. È una linea del fronte.
Ogni volta che viene insultata, sminuita, dimenticata, è nostro dovere rialzarla. Rimetterla in piazza. Farne memoria attiva. Farne arma.
E allora buon 25 Aprile a chi resiste qui, in Ucraina, in Myanmar, in tante parti del mondo.
A chi legge. A chi studia. A chi smonta bufale.
A chi fa satira. A chi denuncia. A chi crea.
A chi non si arrende. A chi lavora.
Oggi, 80 anni dopo, siamo ancora in piedi.
E siamo tanti.
E più rumorosi.
Fischiamo forte. Fischiamo ovunque. Fischiamo per sempre.
Nel 1945 erano giovani saliti in montagna, donne che cucivano messaggi nei grembiuli, studenti, operai, preti, poeti, contadini. Non eroi, ma cittadini. E hanno detto no.
No al fascismo.
No alla violenza.
No all’indifferenza.
Oggi tocca a noi.