13/04/2023
Il Governo aumenta le pene contro gli eco-attivisti: dai 10 ai 40 mila euro per chi imbratta beni culturali. E per chi continua ad inquinare?!
Sì dai, affrontiamo le crisi italiane colpendo giovani che temono per il proprio futuro, mentre coccoliamo con sussidi "inquinanti" e autorizzazioni coloro che imbrattano e distruggono permanentemente acque, suolo, aria.
Ricordiamoci che noi giovani e in particolare i giovanissimi siamo profondamente preoccupati perché vivremo in una Italia inospitale per temperature, siccità e calamità naturali a causa di questa crisi ambientale, madre di tutte le altre.
Capite perché non possiamo accettare di non essere ascoltati, di essere derisi o colpevolizzati se, fino ad oggi, i più stanno ignorando le maree nere nei fiumi, l'aria dannosa per la salute, i suoli consumati, gli habitat cancellati in difesa di un progresso e un consumismo insostenibile, in un mondo con risorse limitate?
Nessun habitat, nessuna nostra abitudine di vita, nessuna attività sarà come la conosciamo. E non saranno nè gli eco attivisti nè i politici verdi a privarci di ciò a cui siamo abituati: sarà obbligatorio, per le condizioni climatiche che ci siamo costruiti!
Solo riducendo al minimo le emissioni e tutelando ogni habitat potremmo mitigare le prospettive di un aumento di temperature.
Per questo dobbiamo lavorare su adattamenti e riduzione dei rischi.
Il Governo lo sta davvero facendo, tanto da potersi permettere con supponenza di non ascoltare?