27/01/2024
Nel giorno della Memoria, la mente si inchina,
ai ricordi incisi nella storia, duri come spine.
Tra filo spinato e lacrime silenziose,
respira l'eco di un passato che non si ripose.
Scarpe vuote, testimoni muti del dolore,
portano con sé il peso di un tempo senza colore.
La maglia a strisce racconta di giorni amari,
dove la speranza s'incrinò in mille disperati clamori.
Bambini senza sorrisi, occhi opachi di paura,
cercano ancora nel buio un barlume di candela pura.
Auschwitz, nome che brucia come un fuoco antico,
nella memoria persiste, tagliente come un lamento stridulo.
Ma tra le ombre di quei giorni oscuri e grigi,
sorgono fiori di speranza, come timidi gigli.
Nel ricordo di coloro che non poterono tornare,
troviamo la forza di un impegno, di un dovere onorare.
E così nel giorno della Memoria, noi promettiamo,
di custodire la verità, di non dimenticare mai il cammino.
Perché solo ricordando, possiamo guardare avanti,
sulla strada della pace, con passi fermi e costanti.
-Poesia e foto generata con IA -
© Giuseppe Zappulla