30/06/2023
CI RISIAMO! ogni tanto esce il consueto articolo dove - secondo il giornalista di turno - le piante soffrono, urlano di dolore e addirittura piangono.
In realtá, ció che dice lo studio condotto dall´Università di Tel Aviv, in collaborazione con il MIT (Massachusetts Institute of Technology) é che piante emetterebbero dei suoni quando sottoposte a stress ambientali, come il taglio o la mancanza d´acqua. Questi suoni sono dovuti al processo di "cavitazione", ovvero la formazione di bolle d´aria all´interno del tessuto nel quale scorre la linfa dalle radici verso le foglie, che in pratica collassa ed emette dei crepitii.
Da qui si evince la cattiva fede nell´usare termini come "sofferenza, urla e dolore" perché, per parlare di dolore, si deve considerare la capacitá di una rete nervosa complessa e di un sistema nervoso centrare - di cui le piante sono sprovviste - che traduca uno stimolo in dolore e sofferenza.
Le piante sono, ovviamente, degli organismi che vivono, ma non sono senzienti, ovvero non hanno una esperienza soggettiva come noi o come gli animali. Anche se in un futuro venissero alla luce delle evidenze che le piante "soffrono", comunque una dieta a base vegetale ridurrebbe tale sofferenza perché la maggior parte delle piante viene coltivata per dar da mangiare agli animali da reddito negli allevamenti. Senza considerare che l´allevamento intensivo é la causa principale della deforestazione, della perdita di habitat e del conseguente rischio di estinzione di specie animali e vegetali.
Ovviamente, questi articoli vengono impugnati da altrettante persone in cattiva fede che cercano di screditare lo stile di vita vegano, per continuare a giustificare la violenza e la sofferenza che infliggono agli animali continuando a finanziare quel tipo di industria alimentare che schiavizza, tortura e ammazza gli animali senza che questo sia necessario.
Ad ogni modo, mi chiedo come siamo arrivati a parlare degli elettrodi infilati nelle piante per dimostrare che "urlano" quando, invece, sappiamo giá per certo quanto soffrano, piangono e urlano gli animali, spesso cuccioli, che finiscono al macello per finire appesi a testa in giú e ve**re amazzati con la gola tagliata contro la loro volontá, dopo una vita di stenti e sofferenze?
La vera domanda che certe persone si dovrebbero porre é perché, se esiste un modo di vivere che riduce la sofferenza degli animali, perché questo non viene adottato? Voi cosa ne pensate?