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03/11/2024

| Clicca Mi piace! Elezioni Usa, Trump e Harris: tra 2 giorni la sfida:

( ) – Conto alla rovescia per le elezioni Usa 2024. Tra due giorni il voto deciderà il vincitore tra Kamala Harris e Donald Trump. La corsa presidenziale è di fatto iniziata la sera del 27 giugno ad Atlanta, dopo il disastroso dibattito televisivo tra il tycoon e Joe Biden sulla Cnn, con il presidente apparso fragile e confuso. In seguito, il 21 luglio Biden ha annunciato il suo ritiro in una lettera pubblicata sui social in cui ha definito la decisione "necessaria per il bene del Paese". Prima di Biden, l'ultimo presidente in carica a decidere di non cercare la rielezione era stato Lyndon B. Johnson nel 1968, pressato dalla forte opposizione interna al partito e una crescente impopolarità dovuta alla guerra del Vietnam. Originario del distretto di Queens, a New York, Donald Trump è nato il 14 giugno 1946 e si è laureato in economia all'università della Pensylvania. Ha iniziato la sua carriera nel settore immobiliare, lavorando per la Trump Organization, fondata dal padre Fred. L'azienda era inizialmente concentrata su alloggi a basso reddito, ma lui ha poi ampliato l’attività con progetti di lusso, come la Trump Tower e altri edifici iconici. Negli anni ‘80 e ‘90, Trump era già noto nel settore immobiliare, ma divenne un volto popolare grazie a varie apparizioni in film e serie tv. La sua popolarità esplose definitivamente da conduttore del reality show The Apprentice dal 2004 al 2015, in cui la sua frase distintiva, “You’re fired!” (“Sei licenziato!”), divenne un vero tormentone. Trump è stato sposato tre volte: con Ivana Zelnickova, da cui ha avuto Donald Jr., Ivanka ed Eric, Marla Marples, da cui ha avuto Tiffany, e Melania Knavs, da cui ha avuto Barron.

Eletto presidente degli Stati Uniti nel 2016 vincendo la sfida con Hilary Clinton, Trump è diventato il primo presidente degli Stati Uniti a non avere mai ricoperto incarichi politici o prestato servizio militare prima di entrare alla Casa Bianca. Questo gli ha permesso di attrarre molti elettori in cerca di un outsider che rompesse con il sistema tradizionale. Durante la sua presidenza, ha promosso politiche di deregulation, riforma fiscale, restrizioni all'immigrazione e ha ritirato gli Stati Uniti da vari accordi internazionali.

La sua amministrazione è stata segnata da forti divisioni politiche e controversie, fino all'assalto al Campidoglio il 6 gennaio del 2021 da parte dei suoi sostenitori, che non riconoscevano la sconfitta di Trumo nella sfida con Joe Biden. Ha vinto nettamente le primarie repubblicane, confermando la sua leadership incontrastata nelle file dell'Elefante. Le sue campagna sono da sempre caratterizzate da un approccio "America First", enfatizzando la crescita economica, la sicurezza nazionale e una politica estera più assertiva. Prima di entrare in politica, il tycoon è apparso in vari eventi della World Wrestling Entertainment (Wwe), ed è stato anche il patron del concorso di bellezza Miss Universo dal 1996 al 2015. Ma nel corso della sua vita non sono mancati anche eventi drammatici: il fratello maggiore, Fred Trump Jr., morì a 42 anni nel 1981 a causa dell’alcolismo. La loro relazione era complicata, ma la sua perdita influenzò profondamente Trump, che ha dichiarato che questo evento lo spinse a non fare mai uso di alcol e droghe, e da anni lotta contro le dipendenze e i rischi associati. A pesare sul tycoon anche diversi problemi con la giustizia: durante la presidenza è stato sottoposto a due procedimenti di impeachment, per abuso di potere e ostruzione al Congresso per il Kievgate. Il secondo, nel 2021, è stato relativo all'incitamento all'insurrezione per il suo ruolo negli eventi del 6 gennaio al Campidoglio. In entrambi i casi è stato assolto dal Senato. Trump ha affrontato diverse cause legali da parte di individui e organizzazioni, tra cui la famosa causa di diffamazione intentata dall’ex attrice Stormy Daniels, che sosteneva di aver avuto una relazione con Trump e ha accusato lui e il suo avvocato di aver cercato di silenziare la questione. Nata a Oakland, in California, il 20 ottobre 1964 da madre indiana e padre giamaicano, Kamala Harris si è laureata in scienze politiche all'università di Berkeley e in giurisprudenza all'università della California. Ha iniziato la propria carriera nel 1990 da assistente procuratrice distrettuale a San Francisco prima di diventare procuratrice distrettuale della città. Nel 2010 è stata eletta procuratrice generale della California, venendo riconfermata nel 2014, diventando la prima donna afroamericana e sudasiatica a ricoprire l'incarico. Il suo mandato viene ricordato soprattutto per il forte accento su questioni come i diritti civili, la riforma penale e la protezione dei consumatori. Nel 2016 è diventata la prima donna di origini indiane e afroamericane a rappresentare la California al Senato. Ha guadagnato attenzione per il suo lavoro su diritti civili, giustizia sociale e riforma del sistema sanitario. È sposata con Doug Emhoff, il primo "second gentleman" degli Stati Uniti, che ha due figli dal precedente matrimonio.

Nel 2020, è stata scelta come candidata vicepresidente da Joe Biden. Con la vittoria elettorale, è diventata la prima donna, la prima persona di origini afroamericane e la prima di origini indiane a ricoprire il ruolo di vicepresidente nella storia del Paese. Durante il suo mandato, Harris si è concentrata soprattutto su giustizia sociale, uguaglianza di genere, diritti Lgbtq+, riforma del sistema penale e lotta contro il cambiamento climatico. Coerentemente con la sua lunga storia come ex procuratrice, si è impegnata per riformare il sistema giudiziario per renderlo più giusto e meno punitivo, in particolare per le minoranze. Da senatrice, ha sostenuto il Justice in Policing Act, che mira a ridurre la brutalità della polizia e a promuovere la responsabilità degli agenti. Crescendo in una famiglia mista e affrontando il razzismo, Harris è stata da sempre molto sensibile ai temi dell'equità razziale. Ha lavorato per affrontare il razzismo sistemico, sia nella giustizia che in altri settori, e ha promosso politiche per migliorare le opportunità economiche e sociali per le comunità nere e latine. Kamala, il cui nome in sanscrito significa "loto", spesso associato a bellezza e prosperità, nel 2019 ha pubblicato un libro intitolato "The Truths We Hold: An American Journey", che racconta la sua vita e la sua carriera, nonché le sue convinzioni politiche. Tra i temi trattati anche il dolore per la perdita della madre Shyamala nel 2009 per un cancro al colon. Kamala ha descritto la madre, ricercatrice medica, come la sua eroina e ha dichiarato di voler continuare la sua battaglia per giustizia sociale e l'uguaglianza. La vicepresidente, nominata nel 2017 tra le 100 persone più influenti al mondo dal Time, è anche una grande appassionata di cucina e spesso condivide ricette e consigli culinari.

Negli Usa è celebre la sua ricetta per il "mac and cheese" diventata un simbolo per i suoi sostenitori. Kamala, che ama indossare giacche dai colori vivaci, ha due cani, Cole e Goldie, che spesso compaiono nei suoi social media e hanno guadagnato una certa notorietà tra i suoi fan. —internazionale/esteriwebinfo@ .com (Web Info)

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Elezioni Usa, Trump e Harris: tra 2 giorni la sfida |

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03/11/2024

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( ) – "Spegnete il pc, chiudete il telefonino e il tablet e sfogliate Il libro dei fatti 2024: è un vademecum della memoria del tempo vissuto, quello che ci sfugge ogni giorno di mano e ci costringe, senza alcuna possibilità di successo, a inseguirlo". Calabria Live, nella speciale edizione domenicale, dedica ampio spazio alle 960 pagine dell'edizione 2024 del volume edito da , definito un "baedeker dell’informazione". "In un’epoca in cui corriamo tutti, senza riuscire a spiegarcene il motivo, e siamo bombardati da miliardi di atomi di notizie e da un’informazione a 360 gradi martellata da tutti i media – sottolinea Santo Strati nell'articolo -, fermarci a pensare sarebbe un utile esercizio 'disintossicante' per il cervello, mettendolo nuovamente alla prova. Bisognerebbe fare un monumento (virtuale, s’intende) al cav. Pippo Marra che 34 anni fa – quando internet era ai suoi esordi – prese i diritti del World Almanac – una istituzione negli Stati Uniti – e fece realizzare dai suoi giornalisti, con l’ausilio di specialisti, studiosi e appassionati, l’edizione italiana. Già sono passati 34 anni dalla prima uscita e, puntualmente, Il libro dei fatti torna ogni anni a stuzzicare la curiosità degli italiani e a stimolare un approccio 'analogico' ai dati". Con le sue 960 pagine l’edizione 2024 "è una vera e propria enciclopedia di storie, fatti, personaggi, con interventi di autorevoli rappresentati delle istituzioni e del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo, della politica e dello sport. Il focus di quest’anno è dedicato alla sostenibilità con il contributo di autorevoli esponenti politici e imprenditoriali "ma dedichiamo molto spazio alla sicurezza – dice Pippo Marra –. Un tema farà da fil rouge, a partire dal contributo del Presidente Mattarella, per poi declinarsi in tutti gli ambiti della vita dei cittadini: dai rischi incombenti dei tanti focolai di guerra internazionali alle questioni migratorie che mettono a dura prova le politiche di accoglienza e di inclusione". —[email protected] (Web Info)

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03/11/2024

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( ) – Il mondo non vota per il presidente degli Stati Uniti, ma dovrà vivere con le profonde conseguenze globali che l'elezione di Kamala Harris o di Donald Trump potrà avere. Conseguenze per i conflitti in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, per alleanze chiave come la Nato, i rapporti con gli alleati europei, e per contro Paesi avversari come la Russia e competitori come la Cina. Vediamo le posizioni dei due candidati a confronto sui dossier più caldi di politica estera. Sia Harris che Trump sono convinti che la guerra a Gaza, dopo oltre un anno, debba finire, ma hanno posizioni diverse su come questo debba avvenire. La democratica sostiene i negoziati che l'amministrazione Biden porta avanti da mesi, che prevede un ritiro delle forze israeliane dalla Striscia e un "chiaro percorso" verso la formazione dello stato palestinese, nell'ambito della soluzione dei due Stati costantemente ribadita da Joe Biden. Durante la campagna elettorale ha anche assunto una posizione più netta rispetto all'amministrazione di sostegno alla popolazione di Gaza per le 43mila vittime, le sofferenze, la fame e la distruzione che sta vivendo. Ma non sostiene le richieste di uno stop all'invio di armi Usa ad Israele, cosa che le potrebbe creare problemi con il voto della sinistra dem e degli arabo americani.

Harris-Trump, ultimi sondaggi: tycoon in testa nei 7 Stati chiave, ma la dem recupera

Trump, invece, non si oppone alla vittoria militare di Israele a Gaza e non esclude una qualche forma di controllo o occupazione israeliana della Striscia, con il ritorno di coloni. Nella sua prima amministrazione non ha dato un sostegno attivo alla formazione dello Stato palestinese, ordinando il trasferimento dell'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme e riconoscendo il controllo israeliano del Golan, occupato dalla Siria nella guerra dei sei giorni nel 1967. Con un conflitto ormai da un mese allargato non solo a Hezbollah ma all'intero Libano, la politica verso l'Iran dei due candidati è importante, soprattutto alla luce del rischio di un conflitto aperto con Israele, dopo i recenti lanci di missili tra i due Paesi. Harris condanna l'appoggio dell'Iran ad Hezbollah e Hamas, ma Trump rivendica di aver abbandonato l'accordo sul nucleare con Teheran, firmato nel 2015 da Barack Obama, che non faceva abbastanza per fermare le "influenze negative" dell'Iran con il sostegno dei gruppi anti-Israele nella regione. L'abbandono del trattato ha permesso all'Iran di andare avanti con l'arricchimento dell'uranio, ingrediente chiave delle armi atomiche a cui Teheran punta. Queste elezioni potranno fare una netta differenza sul conflitto in Ucraina. Gli ucraini temono che, in caso di vittoria Trump, che non ha esitato a dire che è colpa di Volodymyr Zelensky l'invasione russa e nel dibattito di settembre non ha voluto dire se vuole la vittoria ucraina, li costringerebbe ad una pace veloce favorevole a Mosca, e per questo sperano nella vittoria di Harris e nella continuazione del sostegno militare Usa. Trump da parte sua sin dall'inizio del conflitto, che con lui alla Casa Bianca, dice, non sarebbe mai scoppiato visto il suo rapporto con Vladimir Putin, afferma di essere in grado di chiuderlo nel giro di pochi giorni. Harris, invece, ha detto che se Trump fosse stato presidente al momento dell'invasione, "Putin ora sarebbe seduto a Kiev" e che la presunta affinità tra il tycoon e l'uomo forte di Mosca è un suo segnale di debolezza. Trump non ha mai fornito dettagli su come intende mettere fine al conflitto, ma nei giorni scorsi il Financial Times ha scritto che il suo team lavora ad un piano per congelare la guerra, minimizzare il coinvolgimento degli Stati Uniti e trasferire sui Paesi europei gran parte dell'onere economico e la 'supervisione' del processo di pace. Questo significherebbe creare zone autonome e zone smilitarizzate su entrambi i lati del confine e senza che l'Ucraina entri nella Nato, soddisfacendo quindi richieste di Putin. Con il quale, secondo le rivelazioni di un nuovo libro di Bob Woodward, Trump avrebbe parlato almeno sette volte da quando ha lasciato la Casa Bianca. Il Cremlino ha smentito questi contatti, ma, ad una domanda diretta, l'ex presidente ha risposto: "Non rilascio commenti in proposito, ma se avessi avuto quei colloqui, sarebbe stata una mossa intelligente" Agli occhi degli alleati europei Harris arriva con la rassicurazione di far parte dell'amministrazione di Joe Biden che ha indirizzato la sua politica transatlantica allo slogan "America is back", l'America è tornata, dopo gli anni di Trump. Ma allo stesso tempo c'è una certa dose di incertezza su come, all'eventuale prova dei fatti, la democratica, che finora non ha preso decisioni di politica estera in proprio, si potrà muovere nello scenario geopolitico. Sull'altro versante, gli alleati europei invece conoscono bene sulla loro pelle l'atteggiamento di Trump, gli attacchi continui all'Unione Europea – -con alcune eccezioni, come per esempio Viktor Orban, il premier sovranista ungherese vicino a Putin – e anche alla stessa Nato, tanto che alcuni esprimono apertamente il timore che una nuova presidenza Trump possa affrontare il tabù di un'uscita Usa dall'Alleanza. Anche in uno dei suoi ultimi comizi, lunedì scorso in Pennsylvania, Trump – che è stato un grande sostenitore della Brexit – ha avuto parole ironiche verso "l'Ue, con tutti quei piccoli Paesi che si mettono insieme", minacciando di far pagare agli europei "un grande prezzo" in termini di dazi, se continueranno a "non comprare le nostre auto, i nostri prodotti agricoli, mentre vendono milioni e milioni di auto negli Usa". C'e' però da sottolineare quella che Politico definisce una "difficile verità", cioè che a prescindere da chi vinca, Trump o Harris, il 5 novembre "l'Europa ha già perso" dal momento che "l'interesse americano nel continente è andato diminuendo dalla fine della Guerra Fredda e nessuno dei due candidati potrà riportare l'era transatlantica dell'inizio degli anni novanta". Trump e Harris hanno entrambi assunto una posizione severa nei confronti della Cina, la principale rivale nel commercio, nella difesa e nelle alleanze geopolitiche. Accusano Pechino di furto di proprietà intellettuali e di fornire in modo iniquo sussidi all'industria tech e manufatturiera a svantaggio del business americano. Se rieletto, Trump promette di riprendere la 'guerra dei dazi' condotta contro la Cina quando era alla Casa Bianca, arrivando a tariffe fino al 60% sui prodotti cinesi. Ma al contempo, non nasconde l'ammirazione per Xi Jinping, come quella che nutre per tutti gli uomini forti e con un potere assoluto che lui, ha ammesso, vorrebbe avere anche se solo per un giorno. Il tycoon ha definito il presidente cinese "intelligente", ammirando il modo in cui governa "con il pugno di ferro": "Lui è per la Cina, io per gli Usa, ma a parte questo ci vogliamo bene". Harris dovrebbe mantenere le restrizioni commerciali imposte da Biden, che ha mantenuto ed aumentato alcuni dei dazi di Trump, compresi quelli del 100% per i veicoli elettrici, il 50% per i pannelli solari e il 25% per le batterie Ev. Ma critica il piano di tariffe a tappetto dell'avversario, affermando che queste alla fine si traducono in un tassa sui consumatori. La democratica continuerà il rafforzamento dei legami diplomatici con i Paesi dell'Asia Pacifico per contrastare l'influenza cinese nella regione, ed ha espresso il sostegno al mantenimento dello status quo a Taiwan, uno dei punti di tensione tra Washington e Pechino. Mentre il meno prevedibile approccio alla politica estera di Trump potrebbe creare tensioni con gli alleati asiatici, senza contare che non è chiaro come intende gestire le relazioni con Taiwan. Durante la sua prima amministrazione, Washington ha aumentato la vendita di armi e la cooperazione militare con l'isola. Ma allo stesso tempo, il tycoon ha detto che Taipei dovrebbe pagare gli Usa per la protezione militare. —internazionale/esteriwebinfo@ .com (Web Info)

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| Clicca Mi piace! Russia attacca, contro l’Ucraina “una delle più potenti offensive di Mosca”:  ( ) – L'esercito ucrain...
03/11/2024

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( ) – L'esercito ucraino arranca e ora fa i conti con "una delle più potenti offensive russe" dopo oltre due anni dall'inizio della guerra. Parola del generale Oleksandr Syrskyi, capo delle Forze Armate ucraine. L'annuncio arriva nel giorno in cui gli 007 ucraini lanciano un nuovo allarme sulle truppe di Kim e in cui il ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista di altri due altri villaggi nell'Ucraina orientale. Mosca ha infatti precisato che le sue forze hanno "liberato" il villaggio di Kurakhivka, vicino alla città industriale di Kurakhove, nella regione orientale di Donetsk, e quello di Pershotravneve, nella regione di Kharkiv. "Ho informato i colleghi cechi della situazione sul campo, che continua a essere difficile", ha fatto sapere via Telegram il generale Syrskyi, riferendo di un incontro con una delegazione delle Forze Armate ceche. "Operazioni di combattimento, che proseguono in alcune aree, richiedono il rifornimento costante delle risorse delle unità ucraine – ha aggiunto nel post -. Attualmente le Forze Armate ucraine stanno impedendo una delle più potenti offensive russe dall'invasione su vasta scala" avviata il 24 febbraio del 2022, le parole allarmante del generale. L'Ucraina è quindi in difficoltà, perde soldati mentre la Russia guadagna terreno giorno dopo giorno e si prepara a schierare anche i soldati nordcoreani nella guerra in corso da quasi 1000 giorni. Kiev arranca e il presidente Volodymyr Zelensky alza i toni, puntando il dito contro l'immobilismo degli alleati. "Ora riusciamo a vedere tutti i siti in cui la Russia sta radunando i soldati nordcoreani sul suo territorio. Potremmo centrarli preventivamente, se avessimo la capacità di colpire abbastanza lontano. Tutto dipende dagli alleati", dice il presidente, ribadendo la richiesta di missili a lungo raggio e evidenziando ancora una volta la necessità di ottenere l'ok per colpire obiettivi militari in territorio russo. Gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev i missili Atacms ma Washington non autorizza il lancio in territorio nemico. In questo quadro, dice Zelensky, i partner di Kiev preferiscono "aspettare che l'esercito nordcoreano inizi a colpire gli ucraini invece di fornire le armi a lungo raggio di cui hanno estremo bisogno. L'America resta a guardare, il Regno Unito resta a guardare, la Germania resta a guardare". "Chiunque al mondo – dice ancora – voglia veramente fermare la guerra della Russia contro l'Ucraina e evitare che si espanda dall'Europa ad altre regioni, non può limitarsi a guardare. Dobbiamo agire, è necessario che alle parole contro l'escalation e l'espansione della guerra corrispondano azioni". "La Russia sta gradualmente aumentando i suoi attacchi quotidiani con i droni Shahed e con missili, ancora usando componenti occidentali per farlo", ha poi sottolineato Zelensky, spiegando che l'uso massiccio di questi droni "richiede circa 170mila componenti ai quali dovrebbe essere impedito di raggiungere la Russia". "Arrivano da società in Cina, Europa e America, un sacco di piccoli ma costanti contributi al terrorismo russo" scrive ancora su X il presidente ucraino, affermando "l'urgente bisogno che il mondo aumenti il controllo delle esportazioni di componenti speciali. Alla Russia non dovrebbe essere permesso di aggirare le sanzioni che sono state imposte da molto tempo in risposta a questa guerra". Intanto l'intelligence di Kiev lancia l'allarme sulle truppe di Kim Jong un schierate al confine tra Russia e Ucraina. "L'ultima settimana di ottobre" la "Russia ha trasferito più di settemila soldati dell'esercito nordcoreano dalla zona di Primorsk, nella Federazione russa, verso regioni vicine all'Ucraina", quanto affermano gli 007 ucraini, il Gur, mentre continuano a susseguirsi le notizie della cooperazione tra Mosca e Pyongyang. Secondo il Gur, le truppe nordcoreane sarebbero state dispiegate con l'impiego di almeno 28 aerei da trasporto militari russi. —internazionale/esteriwebinfo@ .com (Web Info)

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Russia attacca, contro l'Ucraina "una delle più potenti offensive di Mosca" |

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03/11/2024

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( ) – Torna in pista la MotoGp. In Malesia si corre oggi, domenica 3 novembre, il 19esimo Gran Premio del Mondiale, con Bagnaia e Martin a contendersi il titolo piloti. A Pecco, vincitore in Thailandia, servirà un'impresa per recuperare i 17 punti che lo separano dallo spagnolo, al momento in vetta alla classifica. L'appuntamento con il Gp di Malesia è fissato alle 8 ora italiana di oggi, domenica 27 ottobre. La gara sarà trasmessa in diretta esclusiva sui canali SkySport e visibile anche in streaming su NOW e sull'app SkyGo. —sportwebinfo@ .com (Web Info)

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MotoGp, oggi si corre in Malesia: orario e dove vedere la gara in tv |

| Clicca Mi piace! Meteo, niente pioggia fino a giovedì: temperature da bagno al mare:  ( ) – Sole e, in particolare al ...
03/11/2024

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( ) – Sole e, in particolare al sud e sulle isole Sicilia e Sardegna bagni al mare. "Sì sì, bagni al mare dato che ci sono ancora 23, 24, 25 gradi si può ancora entrare in acqua, soprattutto nelle due isole maggiori – dice all' Mattia Gussoni meteorologo de 'iLMeteo.it' -. E al nord e sulle altre regioni de centro siamo tra i 20 e i 21 gradi, leggermente più fresco ma sempre sopra la norma stagionale e quindi si può passeggiare sulla spiaggia". "In realtà le temperature sono sopra la media su tutta l'Italia – aggiunge Gussoni – grazie al campo di alta pressione che ci sta tenendo compagnia ormai da qualche giorno e che continuerà a farlo fino alla metà della prossima settimana, fino a mercoledì e giovedì assenza di precipitazioni. Per un cambio vero e proprio dobbiamo attendere la prima decade di novembre o metà mese". Inizio di novembre quindi ancora all'insegna del caldo. Il trend consolidato, da Milano a Roma e da Napoli a Palermo, sembra destinato a durare ancora qualche giorno: per i primi accenni di freddo, perciò, bisogna attendere. In alcune zone d’Italia sembra di essere ancora in estate, specie in montagna e al Centro-Sud. Da oggi ci saranno lievi disturbi orientali, con venti da est meno caldi e meno umidi: le massime scenderanno di 2-3 gradi, ma avremo anche meno nebbie in Val Padana e meno smog e prevarrà ancora il sole. Almeno fino a mercoledì 6 novembre poi l’anticiclone africano dominerà quasi incontrastato, a garanzia di un tempo ampiamente stabile e prevalentemente soleggiato su gran parte delle regioni sottolinea iLMeteo.it. Una vera e propria 'novembrata' italiana. —[email protected] (Web Info)

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| Clicca Mi piace! Monza-Milan 0-1, Reijnders segna e sblocca il match:  ( ) – Il Milan batte 1-0 il Monza nell'anticipo...
03/11/2024

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( ) – Il Milan batte 1-0 il Monza nell'anticipo del sabato sera dell'undicesima giornata di Serie A, disputato all'U-Power Stadium della città brianzola. A decidere il match la rete di Reijnders al 43'. In classifica rossoneri settimi con 17 punti, mentre i biancorossi restano fermi a quota 8 in 17/a posizione insieme a Lecce e Venezia. Il Milan si lascia alle spalle il ko casalingo con il Napoli e va a vincere in trasferta con il Monza grazie a un gol alla fine del primo tempo di Reijnders che sblocca una partita complicata per i rossoneri. Successo importante per i rossoneri che muovono la classifica portandosi al settimo posto con 17 punti con il match con il Bologna da recuperare. I brianzoli restano invece fermi a quota 8 in 17/a posizione insieme a Venezia e Lecce. Al 3' il primo tentativo della partita di Chukwueze che parte largo da destra, si accentra e poi cerca il tiro rasoterra, controllato da Turati. Al 7' gol annullato ai padroni di casa. Bella azione del Monza che con una sponda aerea di Djuric manda al tiro Dany Mota, che trova una conclusione vincente di controbalzo con il sinistro. Gol annullato per un fallo precedente di Bondo su Theo. Al 13' iniziativa di Maldini che in mezzo a tre, al limite dell'area, prende un fallo e una punizione molto interessante. Si incarica lui stesso della battuta colpendo la barriera. Sulla respinta ci prova Kyriakopoulos: palla a lato. Al 16' Maldini si divora il vantaggio, palla perfetta di Pedro Pereira messa al centro da destra, l'ex rossonero ha lo specchio spalancato ma manda fuori clamorosamente. Al 20' Pablo Marì sbaglia in fase di costruzione e il Milan arriva dalle parti di Turati aprendo bene per Okafor che sceglie la soluzione di piatto, cercando di piazzare la palla, ma la conclusione è troppo centrale. Al 23' nuova occasione Milan, sempre sul piede di Okafor. Stavolta l'attaccante calcia fuori ben servito da Theo Hernandez. Al 27' replica di Maldini con un destro dal limite dell'area sul quale Maignan si deve allungare per mettere in angolo. Alla mezz'ora Monza a un passo dal vantaggio. Kyriakopoulos da sinistra mette in mezzo un pallone, Pedro Pereira si inserisce centralmente e di testa a botta sicura indirizza bene. Maignan con un riflesso felino salva la porta. Poco dopo azione strepitosa di Maldini che in area ha la freddezza necessaria per fintare il tiro e mettere a sedere il suo marcatore, per poi aggirarlo e calciare di destro in diagonale, colpendo il palo lontano. Tutto vanificato però da una posizione di fuorigioco precedente di Djuric, che lo aveva servito di sponda. Al 37' Fofana in anticipo recupera un pallone sulla trequarti e cerca subito il tiro in porta. Una deviazione fa nascere una parabola a pallonetto insidiosa ma Turati non si fa sorprendere. Al 43' il Milan passa in vantaggio. Ripartenza veloce con cross da destra di Pulisic che trova Morata. Colpo di testa schermato da Izzo, ma sulla respinta si avventa Reijnders che sempre di testa mette in rete. In avvio di ripresa cartellino giallo per Morata per un fallo da dietro su Mota. Al 7' ammonito anche Djuric per fallo su Okafor. Al 10' cartellino rosso per il vice di Fonseca, Tiago Leal, allontanato dal campo per le eccessive proteste. Poco prima l'allenatore rossonero aveva mandato a scaldarsi Leao, suscitando un'ovazione tra i tifosi del Milan. Al quarto d'ora Reijnders ci prova da fuori area colpendo bene un pallone che spioveva dalle sue parti. Turati respinge e poi evita il tap-in di Thiaw. Al 18' arriva il momento di Leao, il portoghese entra al posto di Okafor. Pochi secondi e Leao va già al tiro. Bella combinazione in area con Reijnders, che innesca con un grande tocco e dal quale riceve il passaggio di ritorno, la sua conclusione però non inquadra la porta. Al 20' doppio cambio per Nesta. Fuori Mota e Pereira, entrano D'Ambrosio (alla trecentesima partita in Serie A) e Vignato. Al 23' discesa strepitosa a sinistra di Theo Hernandez innescato da Leao, con la sua velocità e un paio di cambi di direzione disorienta la difesa del Monza prima di provare la botta di sinistro, messa in angolo da Turati. Alla mezz'ora Kyriakopoulos da sinistra mette un cross tagliato verso il secondo palo dove D'Ambrosio è pronto a colpire. Theo Hernandez con una bella diagonale difensiva lo anticipa di un soffio mettendo in angolo. Al 33' doppio cambio tra i padroni di casa con Maric e Caprari, al posto di Djuric e Carboni. Al 36' chance per i brianzoli: Caprari ruba palla a sinistra e arriva sul fondo per il cross, dall'altra parte Vignato cerca il gran gol al volo ma non centra la porta. Fonseca si copre e inserisce Loftus-Cheek per Chukwueze. Al 38' fallo tattico di Bondo che ferma Morata sulla trequarti prima che possa innescare Leao e l'arbitro Feliciani lo ammonisce. Al 40' azione travolgente di Leao, salta tre avversari con un'accelerazione centrale poi sembra perdere la palla ma con un contrasto se la riprende e si lancia nel cuore dell'area. Solo davanti a Turati cerca lo scavino ma il portiere del Monza lo chiude. Al 42' finisce la partita di Bondo, entra Valoti, mentre nel Milan entrano Musah e Calabria per Pulisic e Terracciano. L'ultimo brivido del match arriva in pieno recupero con un tiro di Maldini da fuori area che termina alto sopra la traversa. —sportwebinfo@ .com (Web Info)

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Monza-Milan 0-1, Reijnders segna e sblocca il match |

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