09/09/2024
Nel 1989 la Gilera affianca la grintosa RC 600 alla più massiccia a turistica XR-T, offrendo una moto decisamente sportiva, tanto da essere disponibile anche nella versione più spinta, senza il (comodo) avviamento elettrico e dotata di coperture da fuoristrada specifico (al posto delle versatili semitassellate on-off della “stradale”), pronta per sfidare le più brillanti enduro adatte alle competizioni rallistiche come la Honda XR/R, la Yamaha TT, la Husqvarna 510, la KTM 600. A confronto di queste rivali la RC 600 è però più versatile, tanto da poter essere usata con grande soddisfazione anche su strada, e ha il vantaggio di essere decisamente più completa negli allestimenti e nelle finiture. In tema di stile si nota la sella lunga, tipo cross, che sale sul rastremato serbatoio (da 13 litri), la vita stretta per favorire la guida in piedi, il manubrio largo in estruso di alluminio e il doppio fanale protetto da una griglia antisasso, alla quale si affianca la coppia di paramani; il tocco sportivo è sottolineato dal cavalletto, dagli indicatori di direzione, dalle pedane del passeggero e dalla sella a smontaggio rapido. Notevole la dotazione di particolari raffinati e materiali di pregio: i coperchi del carter sono in magnesio; il paracoppa, il forcellone, i cerchi, i cinematismi e i supporti delle pinze dei freni sono realizzati in alluminio. Ottimi anche i comandi a pedale, integralmente in lega leggera, e la strumentazione, con il tachimetro, il contachilometri parziale, il termometro del liquido refrigerante e la consueta serie di spie luminose, completa di check-control; manca il contagiri (del resto come sulle rivali). E l’estetica? Non ne parliamo neppure: lasciamo la parola alle immagini, che mostrano una bellezza rara, ancora attuale dopo ben 35 anni.
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