LetterateMagazine

LetterateMagazine letteratura, cinema, teatro, poesia: idee, recensioni alla ricerca delle autrici più significative Si occupa di scritture, politiche, culture delle donne.
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LetterateMagazine è la rivista online della Società Italiana delle Letterate. E non solo. Alla ricerca di parole, linguaggi, narrazioni che interpretino e raccontino cambiamenti e spostamenti in corso. Nello scambio tra lettrici, autrici e autori – e personagge. È stata fondata nel 2013 da Bia Sarasini che l'ha diretta fino alla fine del 2018 quando se ne è andata prematuramente. In redazione hann

o lavorato Barbara Bonomi Romagnoli, Laura Marzi, Gisella Modica, Gabriella Musetti, Silvia Neonato, Alessandra Pigliaru. Dal 2019 la dirige Silvia Neonato. In redazione: Giulia Caminito, Loredana Magazzeni, Laura Marzi, Gisella Modica, Gabriella Musetti, Sarah Perruccio e Amanda Rosso

05/01/2024

Letterate Magazine aderisce a la campagna contro la violenza di genere delle scrittrici italiane. Durante i mesi di gennaio e febbraio verranno pubblicati dal magazine i contenuti di scrittrici e redattrici contro la violenza sulle donne: racconti, testimonianze, riflessioni.
Questo il comunicato dell'iniziativa

LE SCRITTRICI ITALIANE UNITE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Un’azione collettiva per riflettere sulla violenza contro le donne e sulle parole che la raccontano

Roma, 3 gennaio 2024

In Italia nel 2023 le donne che sono state uccise dai loro compagni, ex partner, familiari sono state 113 (fonte: Non Una di Meno). Ma i femminicidi sono solo la punta dell’iceberg di un sistema di sopraffazione e violenza che ancora riguarda in maniera diffusa le donne italiane. Secondo i dati dell’Istat, una donna su tre ha subito violenza nel corso della sua vita: molestie, stupri, violenze psicologiche. Ma ogni volta che un episodio efferato conquista le prima pagine dei giornali, si parla di “amore”, “gelosia”, “raptus”, “onore”. Spesso le donne che sono vittime della violenza sono colpevolizzate e rivittimizzate attraverso un linguaggio inappropriato, nonostante decenni di battaglie, di protagonismo femminile e di una cultura che da almeno 150 anni prova a ridare parola e voce alle donne.
Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin nella libreria Tuba di Roma c’è stata una lettura pubblica e collettiva del libro scritto dalla messicana Cristina Rivera Garza, dedicato al femminicidio della sorella Liliana avvenuto più di 30 anni fa a Città del Messico, “L’invincibile estate di Liliana” (SUR, 2023). In seguito a quell’incontro si è costituito un gruppo di scrittrici che nel 2024 condurrà un’azione letteraria per tenere alta l’attenzione sulla questione e rappresentare con parole esatte tutte le declinazioni della violenza di genere.
Più di cinquanta scrittrici e giornaliste italiane in decine di giornali che hanno aderito all’iniziativa parleranno della violenza di genere con articoli e racconti. Ognuna userà la sua voce e le parole più adatte a descrivere un fenomeno complesso e multiforme, perlopiù tollerato dalla società.
È importante, per ognuna di noi, che questo argomento non resti confinato nei luoghi della cultura, ma entri nelle case più in ombra, raggiunga le donne che oggi credono di essere sole, comunichi con i genitori e gli insegnanti che accompagnano la crescita di bambini e bambine, con gli uomini che ancora trattano le donne come oggetti e non sopportano la loro libertà.
Dal 3 gennaio al 3 marzo, per due mesi le scrittrici italiane occuperanno i giornali per parlare di violenza degli uomini contro le donne.
Il 4 marzo 2024 al Teatro Manzoni di Roma si terrà una serata di lettura degli articoli in sostegno dell’azione letteraria, e ulteriori eventi si stanno concretizzando in altre città d’Italia.

Le scrittrici che hanno, fino a oggi, aderito alla chiamata sono:

Monica Acito, Silvia Avallone, Simona Baldelli, Daria Bignardi, Paola Bono, Maria Grazia Calandrone, Annalisa Camilli, Giulia Caminito, Rossana Campo, Iaia Caputo, Loretta Cavaricci, Paola Cereda, Teresa Ciabatti, Giulia Ciarapica, Antonella Cilento, Francesca Coin, Donatella Di Pietrantonio, Valentina Farinaccio, Veronica Galletta e Livia Del Gaudio, Daniela Gambaro, Chiara Gamberale, Ilaria Gaspari, Anna G. Dato, Irene Graziosi, Antonella Lattanzi, Loredana Lipperini, Maristella Lippolis, Francesca Maccani, Loredana Magazzeni, Laura Mancini, Francesca Manfredi, Gaia Manzini, Annalisa Marinelli, Titti Marrone, Michela Marzano, Laura Marzi, Chiara Mezzalama, Valentina Mira, Paola Moretti, Silvia Neonato, Greta Olivo, Ilaria Palomba, Melissa Panarello, Carmen Pellegrino, Marta Perego, Romana Petri, Sandra Petrignani, Letizia Pezzali, Manuela Piemonte, Valentina Pigmei, Lorenza Pieri, Rosella Postorino, Stefania Prandi, Tea Ranno, Evelina Santangelo, Elvira Seminara, Chiara Sfregola, Raffaella Silvestri, Irene Soave, Lorena Spampinato, Carola Susani, Chiara Tagliaferri, Nadia Tarantini, Giuseppina Torregrossa, Alice Urciolo, Maddalena Vaglio Tanet, Nicoletta Vallorani, Caterina Venturini, Giovanna Cristina Vivinetto, Michela Volante, Anna Voltaggio

La campagna è aperta a TUTTE le scrittrici che vorranno prendere parte, basterà scrivere un articolo contro la violenza di genere, pubblicarlo su carta oppure online, inserire la frase “Questo articolo è parte di una campagna a cui hanno aderito scrittrici e giornaliste italiane per denunciare la violenza di genere e nominarla”
Gli ashtag proposti sono

27/12/2023

Elena Cecchettin è la persona dell'anno per L'Espresso, e trovo che sia una scelta giustissima. Non è stata scelta per il suo dolore, ma per le parole che in quel dolore ha saputo trovare, e per il modo in cui ha saputo condividerlo.
Ora, da destra e da sinistra piovono accuse. Da destra (intendo per destra, evidentemente, coloro che ritengono i discorsi sul femminicidio un attentato alla propria personale esistenza e tranquillità) perché, a loro dire, "suscita odio". Non mi basterebbe la sapienza di Mozart per rendere in musica l'abisso di queste persone: non bastano le parole, stavolta.
Da sinistra, da alcune parti di femminismi, perché anche stavolta c'è il complotto, e dunque i media stanno sfruttando e rendendo mainstream Elena e suo padre e i femminicidi per farci i soldoni, e per respingere le battaglie delle donne più in basso.
Qui mi sento di dire una cosa: sì, in moltissimi casi questa vicenda è stata ed è cavalcata. E, no, rendere "mainstream" qualcosa e dunque sottrarlo ai discorsi elitari fra-noi-che-ci-capiamo è importantissimo: si commettono errori e certe volte, suppongo, quegli errori sono frutto di cinismo. Eppure serve, serve, serve. Serve il film di Cortellesi, serve questa copertina: serve parlare, in assoluto, perché è vero che occorre tempo e competenza per cambiare le cose. Ma occorrono anche più persone possibile. Anche quelle che si ritengono un po' stupide, poco colte e non alla nostra altezza. Grazie.

27/12/2023

🅳🅰🆁🅴 🅻🅰 🆅🅸🆃🅰: il nuovo libro di da gennaio in libreria📍
Il 9 gennaio 2024 arriva in libreria per Rizzoli “Dare la vita”, l'ultimo libro di 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗮 𝗠𝘂𝗿𝗴𝗶𝗮 🥰terminato dalla scrittrice poco prima di morire come forma di congedo dal mondo. Un libro che farà discutere e vuole far discutere.
⚡Si può essere madri di figlie e figli che si scelgono, e che a loro volta ci hanno scelte? Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue? La risposta è sì. La q***rness familiare è ormai una realtà, e affrontarla una necessità politica, come lo è quella di un dialogo lucido e aperto sulla gestazione per altrə, un tema che mette in crisi la presunta radice dell’essere donne. Interrogarci, discutere intorno a questa radice significa sfidare il concetto di normalità e naturalità a cui siamo abituati. Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per donarci questo pamphlet densissimo e prezioso

27/12/2023

«A sorprendere è che questo romanzo breve, uscito nel 1955 e diverso dalle altre opere dell'autrice, stimoli delle riflessioni che sono ancora attuali.»

Sull'ultimo numero di Vanity Fair Italia Laura Pezzino segnala la nuova edizione di "Prima e dopo" di Alba de Céspedes.

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27/12/2023

Abbiamo il piacere di annunciare che Sara De Simone, autrice di Nessuna come lei, vince il Premio Rapallo - sezione saggistica.

Per saperne di più: https://neripozza.it/libro/9788854522718

27/12/2023

«Il tema dell’abbandono in questo racconto di de Céspedes non è che un pretesto per affrontare un problema che, nonostante la libertà conclamata della protagonista, risuona antico e sempre uguale a sé stesso. La domestica che se ne va è una metafora concreta del giudizio sociale: non, semplicemente, opinione del singolo, ma giudizio collettivo, e per questo ha valenza universale.»

Su Il Foglio di oggi Giulia Ciarapica recensisce "Prima e dopo" di Alba de Céspedes.

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Amiche e/o sorelle? Per secoli non c’è stata epica né letteratura sull’amicizia tra donne, sempre descritte come rivali....
18/12/2023

Amiche e/o sorelle? Per secoli non c’è stata epica né letteratura sull’amicizia tra donne, sempre descritte come rivali. Poi il femminismo mezzo secolo fa ha creato la pratica, personale e politica, della sorellanza. E ora? Riscoprirla potrebbe diminuire l’attuale conflittualità tra i femminismi? Domande e risposte nel nuovo numero di Leggendaria. Libri Letture e Linguaggi che sarà discusso a Milano questa sera, 18 dicembre alle ore 18 alla Casa Delle Donne di Milano con Silvia Neonato, Sara Filippelli e Filomena Rosiello in dialogo.
Coordina Grazia Longoni, autrice di questo pezzo già pubblicato sulla pagina della Case delle donne di Milano, che ringraziamo insieme all’autrice per averlo regalato a LM.

"C’è una differenza tra la dimensione privata, soggettiva dell’amicizia tra donne, e la categoria della sorellanza, che viene spesso usata dal femminismo in ambito politico? È una domanda che solleva un tema importante della relazione tra donne.
A discutere questo nuovo numero della rivista Leggendaria, (il tema è curato da Ivana Margarese e Gisella Modica) che alla Casa delle Donne Silvia Neonato per Leggendaria, Sara Filippelli della Bibliomediateca della Casa delle Donne e Filomena Rosiello, psicoanalista junghiana e socia della Casa.
Un punto da cui partire è lo scarso peso che storicamente la letteratura e la cultura hanno dedicato all’amicizia femminile, privilegiando quasi sempre la presunta “rivalità” tra donne. In competizione nei confronti dei maschi e del maschile, ovviamente.
Più recentemente però c’è stata una maggiore attenzione al tema, dimostrata da alcuni film e romanzi molto popolari, dal classico Thelma e Louise ai lavori di Elena Ferrante e alla serie tv L’amica geniale, fino al recente C’è ancora domani di Paola Cortellesi.
Sul piano culturale la rivista presenta molti contributi. Per esempio quelli contenuti nel volume Tra amiche curato da Ivana Margarese (Edizioni Les Flâneurs), in cui si intrecciano storia, filosofia, mito, psicoanalisi fino alla più recenti riflessioni di pensatrici come Maria Zambrano, Hannah Arendt, Donna Haraway, Adriana Cavarero e altre.
Tutto ruota, come sempre, intorno al tema del “personale è politico”.
Nell’esperienza di noi donne, l’amicizia con altre è un elemento generativo, che comprende l’affidamento, il riconoscimento e la valorizzazione reciproca, il darsi forza, qualcosa che forse somiglia all’amore, ma si colloca su un piano diverso nelle nostre vite, altrettanto indispensabile.
E la sorellanza?
Secondo il Collettivo Officina Femminista, che interviene su Leggendaria, “è uno spazio politico in cui le persone che si riconoscono donne decidono di attuare insieme pratiche di depatriarcalizzazione della realtà”.
Declinata in ottica transfemminista, la sorellanza è quello che unisce soggettività multiple unite da un comune orizzonte intersezionale: “mia sorella è curda, cilena, palestinese, nigeriana”.
Ma c’è il rischio che questa sorellanza elettiva, politica, senza scambio narrativo e corporeo, rimanga a un livello assertivo, generico e astratto? Lo ipotizza per esempio Adriana Cavarero.
E qualcuna si chiede se questa “poca narrazione, poca autocoscienza, eccessivo uso di categorie” non possa essere una chiave di lettura della conflittualità attuale all’interno del femminismo."

Le donne e lo spazio urbano sono il tema di questo dialogo a tre voci - Giada Bonu Rosenkranz, Federica Castelli, Serena...
01/12/2023

Le donne e lo spazio urbano sono il tema di questo dialogo a tre voci - Giada Bonu Rosenkranz, Federica Castelli, Serena Olcuire nel testo "Bruci la città" (Edifir - Edizioni Firenze, 2023) - per dire come lo spazio urbano si intreccia alla prospettiva di genere. Chi lo pianifica, lo abita, lo riscrive? Le micro-pratiche collettive possono trasformarlo? Gli spazi femministi ad esempio sono contro-istituzioni, creano nuovi circuiti democratici senza profitto, sono beni comuni.

Ne scrive per noiClotilde Barbarulli.

"Le varie pratiche femministe di riappropriazione dello spazio pubblico permettono di trasformare le emozioni con cui leggiamo e viviamo quello spazio. Pensare le istituzioni del comune a partire da un’ottica femminista, transfemminista e q***r, permette prospettive inedite: spostandosi sulle soggettività incarnate si riporta “la politica alle sue basi corporee, spaziali, desideranti, materiali, quotidiane”. La città transfemminista si costruisce solo “nella quotidianità, nei processi e nella diversità dei contesti”."

Dialogo a tre voci - Giada Bonu Rosenkranz, Federica Castelli, Serena Olcuire nel testo Bruci la città - per dire come lo spazio urbano si intreccia alla prospettiva di genere. Chi lo pianifica, lo abita, lo riscrive? Le micro-pratiche collettive possono trasformarlo? Gli spazi femministi ad esempi...

RACCONTACI UN SOGNO /1Guide, ponti, voli delle sciamane… Secondo Gloria Anzaldúa e Anna Maria Ortese i sogni sono questo...
29/11/2023

RACCONTACI UN SOGNO /1

Guide, ponti, voli delle sciamane… Secondo Gloria Anzaldúa e Anna Maria Ortese i sogni sono questo e molto di più per interpretare noi stesse e il mondo.
In attesa di altri sogni che avrete voglia di condividere con noi, pubblichiamo quelli già ricevuti da due lettrici e uno della curatrice della rubrica.
E' diventato così difficile sognare?
https://www.letteratemagazine.it/2023/11/28/raccontaci-un-sogno-1/

Ida Dominijanni e Pat Carra contro il patriarcato e i patriarchi
29/11/2023

Ida Dominijanni e Pat Carra contro il patriarcato e i patriarchi

di Ida Dominijanni e Pat Carra

Le libere dame del Settecento, determinanti negli affari e in politica. Ne scrive in "Ritratto di nobildonna" (Mursia) C...
26/11/2023

Le libere dame del Settecento, determinanti negli affari e in politica. Ne scrive in "Ritratto di nobildonna" (Mursia) Carla Musso, al centro tra Silvia Neonato e Matteo Fioravanti. Qui la presentazione a Genova nel novembre 2023

Ora al RainbowLab con Carla Musso Casalone, Silvia Neonato e Matteo Fioravanti.

Verso il  ...Solo per ventiquattro ore, dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di domani, 25 novembre, Giornata Intern...
24/11/2023

Verso il ...

Solo per ventiquattro ore, dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di domani, 25 novembre, Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza di Genere, sará disponibile sulla pagina di LetterateMagazine "Lola", cortometraggio della regista Silvia Staderoli prodotto da CINED production.

Ringraziamo di cuore la regista e la casa di produzione per il supporto.

Qui potete trovare il trailer in francese del film --> https://vimeo.com/672269925?fbclid=IwAR0jn0ozyJdaXAbWO1to4z7Zxpjd23TJOVrzws_Fz2Scrc3d0FBsOiKHdb8

Il corto é in francese con i sottotitoli in itaiano a cura della redazione di Letterate Magazine.

Verso il   con le parole di Liliana e Cristina Rivera Garza.Ha poco piú di vent'anni Liliana Rivera Garza, quando il suo...
24/11/2023

Verso il con le parole di Liliana e Cristina Rivera Garza.

Ha poco piú di vent'anni Liliana Rivera Garza, quando il suo ex fidanzato si introduce nel suo appartamento di Cittá del Messico e la uccide. E' il 17 lulgio del 1990. Piú di trent'anni dopo sua sorella, la scrittrice e attivista Cristina Rivera Garza, ritorna in Messico per ricostruire non solo la vicenda personale di un lutto ma la genealogia del femminicidio in Messico.

"L'invincibile estate di Liliana" ( edizioni sur 2023) memoir, manifesto e lettera d'amore alla sorella scomparsa, restituisce una voce alle vittime di femminicidio e ci pone di fronte alla responsabilitá collettiva e alla natura pervasiva e sistemica del patriarcato.

Ne ha scritto per noi Amanda Rosso.

"L’invincibile estate di Liliana è l’autoetnografia di un lutto perpetuo, quello dell’autrice e quello di una comunità, ma è anche un nostos emotivo, un ritorno al luogo dello strappo, il viaggio nella ferita aperta della perdita e il senso di colpa, che si specchia in quello leggendario di Quetzalcóatl nel Mictlán, il regno dei morti, per recuperare le ossa delle donne e degli uomini lí abbandonati. E, come il dio degli Aztechi e dei Maya, non è solitario. Ci sono le altre donne, le maree che si scontrano in mare aperto con le correnti del patriarcato; la marea viola, la marea verde. E «le parole piccole come formiche» ricostruiscono quelle vite, e come le formiche della leggenda di Quetzalcóatl «riportano anche i chicchi di mais» per nutrire il mondo. Le parole che ci uniscono e ci sopravvivono, portate da altre nelle strade e sui ponti, nelle aule e nelle piazze. Nelle storie."

Le parole di Cristina Rivera Garza accompagneranno due eventi dei prossimi giorni: il corteo di a Roma il 25 novembre (partenza dal Circo Massimo e arrivo in Piazza di Porta San Giovanni) e la lettura collettiva de "L'invincibile estate di Liliana" martedí 28 novembre dalle ore 18 alla libreria Tuba Bazar del Pigneto, Roma, con la scrittrice Giulia Caminito e la traduttrice del romanzo Giulia Zavagna.

«E Liliana, coraggiosa e amorevole, tentò in tutti i modi ciò che tante donne nella sua stessa posizione hanno fatto: si oppose alla violenza, cercò di sfuggirle, la rifiutò, si abituò, resistette, la disattivò, vi scese a patti, finché, poco tempo prima del femminicidio che le tolse la vita...

24/11/2023

Domenica 26 novembre la Società delle Letterate invita a un webinar dalle ore 17.30 dal titolo "Divenire perturbante".

In un famoso saggio, Sigmund Freud definisce il perturbante, das Unheimliche, come “quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare”, quindi “qualcosa che si nasconde in casa” eppure non domestico, strano, sconvolgente; è, come tale, un aspetto fondamentale della letteratura fantastica; ma cosa accade quando sono le donne, a lungo custodi obbligate della tranquillità domestica, a vivere e scrivere il perturbante?
“Divenire perturbante” è il titolo del webinar che si svolgerà il 26 novembre alle 17,30, pensato come una riflessione a più voci sul “femminile perturbante” e sulle declinazioni del perturbante nella scrittura delle donne, che avrà come riferimento iniziale il volume “La perturbante – Das Unheimliche nella scrittura delle donne”, curato da Eleonora Chiti, Monica Farnetti e Uta Treder.
Nel corso del webinar, che sarà introdotto da Elvira Federici e Donatella Saroli, sono previsti gli interventi di Monica Farnetti, Isabella Pinto e Giorgia Tribuiani, oltre alla presentazione del lavoro di Rossella Caleca come tirocinante presso la SIL nell’ambito del Master Studi e Politiche di genere Uniroma Tre , che ha riguardato la mappatura e degli scritti pubblicati sul tema a cura della SIL su libri e riviste.

qui il link zoom per seguirlo

Zoom is the leader in modern enterprise video communications, with an easy, reliable cloud platform for video and audio conferencing, chat, and webinars across mobile, desktop, and room systems. Zoom Rooms is the original software-based conference room solution used around the world in board, confer...

Quali corpi contano?L’8 pomeriggio e il 9 dicembre per tutta la giornata si terrà al Il Giardino dei Ciliegi di Firenze ...
23/11/2023

Quali corpi contano?

L’8 pomeriggio e il 9 dicembre per tutta la giornata si terrà al Il Giardino dei Ciliegi di Firenze il convegno "Quali corpo contano? Mappe di inclusione/esclusione e politiche di resistenza" organizzato con il sostegno della Società delle Letterate. Il punto di partenza della riflessione condivisa che sarà ricca di interventi di molte ospiti in diverse tavole rotonde è l’idea che alcuni corpi siano marginalizzati, strumentalizzati, colonizzati, mal rappresentati, invisibilizzati e zittiti nelle politiche e nell’immaginario dominante: quelli dei migranti, i corpi LGBTQ+ disabili/tati, i corpi non umani, i corpi razzializzati delle scrittrici afroitaliane, i corpi nella scuola, i corpi delle trans/femministe che chiedono una città diversa, accogliente e articolata secondo bisogni e desideri. Secondo la filosofa e fisica teorica Karen Barad, dalle intra-azioni dei corpi emerge la nostra soggettività, la reale capacità di agire.

Qui il programma completo --> http://www.ilgiardinodeiciliegi.firenze.it/quali-corpi-contano-mappe-di-inclusioneesclusione-e-politiche-di-resistenza-convegno-venerdi-8-sabato-9-dicembre-2023/

Per informazioni, visitare il sito www.ilgiardinodeiciliegi.firenze.it o scrivere a: [email protected]

Un convegno a Firenze, l’8 e il 9 dicembre al giardino dei Ciliegi quali corpi sono più marginalizzati di altri, zittiti dalla politica, ignorati dai media. Con la collaborazione della Sil. Iscrivetevi Di Laura Marzi

22/11/2023

C’è differenza – e quale – tra l’amicizia tra donne e la sorellanza? La prima appare come una scelta individuale che coinvolge la soggettività nel suo complesso; la seconda può diventare categoria astratta, disincarnata. E il prevalere sulla scena pubblica della sorellanza ha a che fare con l’odierna
conflittualità senza riconoscimento nel femminismo del terzo millennio?

Questo nuovo numero di Leggendaria è dedicato all’amicizia e alla sorellanza, che non sono la stessa cosa, eppure si intrecciano e risuonano l’una nell’altra come pratica, narrazione e pensiero delle donne, anzi delle femministe. E possono, forse, significarsi in una parola sola: “amichesorelle”. Un Tema – curato da Gisella Modica e Ivana Margarese – che, in continuità con quello delle maternità desiderate che abbiamo trattato nel numero di settembre, pone fortemente l’accento sulle relazioni intergenerazionali e sull’ampiezza e varietà dei punti di vista.

E poi, come sempre, recensioni, interviste, approfondimenti…

Leggendaria 162 (PDF e cartaceo) è online -> https://leggendaria.it/prodotto/leggendaria-162/

In occasione del 25 novembre 2023, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’associaz...
22/11/2023

In occasione del 25 novembre 2023, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’associazione “Verità e giustizia: il Tigullio per i diritti”, in collaborazione con Amnesty International e con il Liceo Marconi Delpino di Chiavari, ha deciso di proporre al pubblico come strumento di riflessione e di aiuto alla consapevolezza la mostra COM'ERI VESTITA? che da anni gira l’Italia grazie all’impegno dei gruppi locali di Amnesty International, nell’ambito della campagna .

La mostra si terrà dal 22 al 29 novembre nei locali della Torre Civica (orario di apertura: 10-13 e 14.30-18), in via della Cittadella, a Chiavari.

A ispirarla è il poema “What I was wearing” di Mary Simmerling, in cui si narrano storie di violenza sessuale attraverso i vestiti che le donne indossavano quando hanno subito l’aggressione.

La rassegna propone una carrellata di pigiami, completi sportivi, tailleur da ufficio, vestitini estivi, maglioni realmente indossati da vittime di violenza sessuale, e permette alle visitatrici di “identificarsi” con esse e con le storie narrate. L’obiettivo è indurre a riflettere sulla banalità del male e, appunto, indurre a identificarsi con le vittime: anch’io nel mio guardaroba ho gli stessi capi d’abbigliamento, anch’io l’altro giorno ne ho indossato uno del tutto simile.

L’esposizione rientra in un progetto più ampio, “Pensare in modo sostenibile”, attività che la nostra associazione rivolge agli studenti del Liceo statale Marconi Delpino, in collaborazione con Amnesty International, per il corrente anno scolastico. Il progetto è finalizzato alla progettazione e realizzazione di una iniziativa sostenibile nel nostro territorio, in collaborazione con enti e associazioni locali. Prevede incontri frontali in orario curricolare con rappresentanti della nostra associazione, durante i quali gli studenti avranno la possibilità di conoscere Amnesty International, le attività che porta avanti, in che cosa consiste il ruolo dell’attivista, e apprenderanno in che modo è possibile realizzare una campagna in difesa dei diritti umani. Gli studenti provvederanno inoltre all’allestimento della mostra “Com’eri vestita?”, che presiederanno a turno in orario extrascolastico.

“Com’eri vestita” non è una mostra riservata alle donne, tutt’altro. E’ anzi auspicabile che a visitarla siano soprattutto gli uomini e – in particolare – i giovani maschi. Perché la lotta contro la violenza di genere è una battaglia culturale e antropologica che può essere vinta solo se da parte degli uomini ci sarà un’autentica presa di coscienza dei danni causati da una secolare cultura patriarcale, che va superata. Partendo dal riconoscimento dell’uguaglianza tra i generi e dal rispetto della libertà dell’altro.

"Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto."Cristina Torres Cáceres.Condividiamo con rabbia e con s...
21/11/2023

"Se domani sono io, se domani non torno,
mamma, distruggi tutto."
Cristina Torres Cáceres.

Condividiamo con rabbia e con speranza le parole di Simona Bonsignori sul femminicidio di Giulia Cecchettin, un momento di riflessione e connessione, di lutto e di volontá di lotta e di autodeterminazione per le sue figlie e per tutte le donne.

Ci vogliamo vive. Ci vogliamo libere.

"Non glielo voglio dire state attente. Attente quando camminate nel buio, attente alla luce accecante degli amori, attente a sovraesporre i vostri sogni. Controllate e attraversate la vita sulle strisce. Mai da sole, mai distratte, mai ingenue, mai fiduciose. “Attente al lupo”, non c’è scampo possibile sotto le bombe del patriarcato.
Perché gli uomini che non uccidono tacciono? La cronaca urla che esiste un maschile disturbato che si rappresenta in una cultura di potere, parlatene tra voi se è un disagio che provate uomini, invece di spiegare a noi donne cosa dobbiamo fare.
Io voglio poter dire a ogni figlia: queste sono le vostre strade, sono i vostri amori, è la vostra vita e nessuno ve la porterà via. E voglio che restino vive."

«Ho una figlia adolescente, anche Giulia che è stata assassinata è mia figlia. Ma non voglio che siano loro a doversi difendere, non voglio gridare attente al lupo. Anche nelle relazioni i maschi non sanno riparare o perdere. Come in guerra. Questo sesso addestrato alla vendetta deve parlare, sop...

Lo ha ucciso lei? Se lo chiedono la corte e gli spettatori di "Anatomia di una caduta", l'ultimo film della regista fran...
19/11/2023

Lo ha ucciso lei? Se lo chiedono la corte e gli spettatori di "Anatomia di una caduta", l'ultimo film della regista francese Justine Triet.

È un suicidio quello di Samuel o lo ha spinto giù dalla finestra Sandra, la sua compagna, scrittrice affermata?
In “Anatomia di una caduta” Triet, vincitrice quest’anno a Cannes, costruisce una trama complessa incentrata sul labile confine fra verità e opinione. Come tutte le altre protagoniste dei suoi film, una donna di talento si barcamena tra marito e figlio ma alla fine subisce un vero processo, giudiziario e mediatico, che ha tutta l’aria di una caccia alle streghe.

Ne scrive per noi Micaela Veronesi.

È un suicidio quello di Samuel o lo ha spinto giù dalla finestra Sandra, la sua compagna, scrittrice affermata? In “Anatomia di una caduta” la regista francese Justine Triet, vincitrice quest’anno a Cannes, costruisce una trama complessa incentrata sul labile confine fra verità e opinione. ...

L’ispettrice e le suore GertrudineL’ispettrice Vera Ferri indaga le strade tortuose e i meccanismi imperfetti del narcis...
17/11/2023

L’ispettrice e le suore Gertrudine
L’ispettrice Vera Ferri indaga le strade tortuose e i meccanismi imperfetti del narcisismo patologico maschile, frequente causa dei femminicidi della nostra quotidianità.
Il noir viene presentato domenica 19 novembre a Lanciano, libreria D’Ovidio, ore 18
Di Marialuisa De Santis

L’ispettrice Vera Ferri indaga le strade tortuose e i meccanismi imperfetti del narcisismo patologico maschile, frequente causa dei femminicidi della nostra quotidianità. Il noir viene presentato domenica 19 novembre a Lancia, libreria D’Ovidio, ore 18   Di Marialuisa De Santis

Un seminario che si terrà a Roma il 29 novembre coordinato dalla nostra Loredana Magazzeni Il 29 novembre 2023, alle ore...
15/11/2023

Un seminario che si terrà a Roma il 29 novembre coordinato dalla nostra Loredana Magazzeni

Il 29 novembre 2023, alle ore 19, presso la Biblioteca Elio Pagliarani a Roma, in via Marcantonio Bragadin 12b (300 m dalla Metro A Fermata Cipro) si terrà il seminario Oggetti Crudeli, incontro dedicato al rapporto, in poesia, fra la percezione della violenza e crudeltà (sistemica, personale, ambientale, culturale) e le parole poetiche e scelte linguistiche di alcune poete contemporanee: Laura Accerboni, Elisa Davoglio, Florinda Fusco, Cinzia Marulli, Gabriella Musetti, Sara Ventroni. Se la violenza e la crudeltà possono essere esercitate nel mondo domestico, famigliare, sociale, in poesia si sceglie di rappresentarla attraverso particolari "oggetti" linguistici e simbolici che chiamiamo “crudeli”. La poesia sa dare voce simbolica a una violenza non eccezionale ma ormai pervasiva delle nostre vite, ne abbiamo esempi quotidiani cui dobbiamo opporre risposte politiche e culturali. Esiste una violenza strutturale che le poete denunciano, cui oppongono sacche di resistenza e sopravvivenze alternative, piccole comunità, compost, ma anche liste di abitudini, disordini, disobbedienze. L’incontro è coordinato da Loredana Magazzeni e potrà essere seguito in diretta sulla pagina YouTube della Biblioteca.
Per informazioni scrivere a: [email protected] o visitare il sito www.associazioneletterariapremioeliopagliarani.it

Condividiamo con piacere il programma completo di Eccentriche Festival - Edizione speciale il 30 novembre e il 1 dicembr...
14/11/2023

Condividiamo con piacere il programma completo di Eccentriche Festival - Edizione speciale il 30 novembre e il 1 dicembre all'Angelo Mai, Roma, con il patrocinio della Società delle Letterate.

Eccentriche Festival torna con un’edizione speciale dedicata alle donne che hanno fatto grande la storia del cinema e del teatro. Da Marlene Dietrich a Sarah Kane, da Jeanne Moreau a Mae West…e tante altre! Vi aspettiamo il 30 novembre e il 1 dicembre, a partire dalle 19, all’Angelo Mai di Roma. Ritratti, monologhi, letture sceniche: sarà una festa ricordare tante artiste, scoprire alcuni dei loro inediti, ridare voce e corpo alle loro parole e alle loro vite.

La direzione artistica del festival è di Sara De Simone, affiancata in questa edizione speciale dalla collaborazione di Paola Bono. Per questa edizione, il festival ha il patrocinio della Società Italiana delle Letterate.

Entrambe le serate sono a ingresso gratuito con tessera Arci. Info per la tessera qui: https://www.angelomai.org/circolo-arci/

Visual di Simone Tso

Per chi sarà a Roma segnatevi il primo dicembre, una giornata dedicata interamente ad Alice Ceresa. Tutto dentro lo spaz...
13/11/2023

Per chi sarà a Roma segnatevi il primo dicembre, una giornata dedicata interamente ad Alice Ceresa. Tutto dentro lo spazio dell'Angelo Mai dalle 10 alle 18! In collaborazione con la Società delle Letterate

La creatività bambina, una scrittura anarchica che trasborda oltre la sintassi, salta di palo in frasca, ma non perde ma...
12/11/2023

La creatività bambina, una scrittura anarchica che trasborda oltre la sintassi, salta di palo in frasca, ma non perde mai il filo e la compassione per i più fragili. Pubblichiamo la postfazione di Roberta Mazzanti a “Un giorno” di Monica Sarsini artista grazie alle edizioni Vita Activa Nuova APS

La creatività bambina, una scrittura anarchica che trasborda oltre la sintassi, salta di palo in frasca, ma non perde mail il filo e la compassione per i più fragili. Pubblichiamo la postfazione a “Un giorno” di Monica Sarsini grazie alle edizioni Vita Activa Nuova di Roberta Mazzanti    

Indirizzo

Camogli
16032

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LetterateMagazine è la rivista online della Società Italiana delle Letterate. Si occupa di scritture, politiche, culture delle donne. E non solo. Alla ricerca di parole, linguaggi, narrazioni che interpretino e raccontino cambiamenti e spostamenti in corso. Nello scambio tra lettrici, autrici e autori – e personagge. È stata ideata e creata nel 2013 da Bia Sarasini che lo ha diretto fino alla sua morte il 14 ottobre 2018. Direttrice: Silvia Neonato redazione: Giulia Caminito, Loredana Magazzeni, Laura Marzi, Gisella Modica, Gabriella Musetti, Sarah Perruccio


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