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Una perla del golfo di Oristano e dell’area marina del Sinis, nella parte centro-occidentale della Sardegna: circondata ...
27/01/2025

Una perla del golfo di Oristano e dell’area marina del Sinis, nella parte centro-occidentale della Sardegna: circondata da dune e protetta da uno stagno, la terra si unisce al mare fra bianco e rosa della sabbia quarzosa e azzurro delle acque.
Il maestrale accarezza i suoi granelli simili a chicchi di riso. La sabbia dorata, fine e con piccolissimi ciottoli di quarzo bianco e rosa colorano M ari Ermidi molteplici sfumature cangianti. Parte integrante dell’a rea marina pen*sola del Sinis - isola di Mal di Ventre, la spiaggia si estende per due chilometri e mezzo lungo la costa di Cabras, incastonata tra l’incantevole Is Arutas e Porto Suedda, una striscia di terra dove affiorano rocce multiformi che nascondono un’altra spiaggetta.
Dalla lunga battigia bagnata da una melodiosa risacca ti immergerai in un mare azzurro intenso con un fondale che degrada dolcemente verso il largo, rendendo la spiaggia ideale per le famiglie con bambini. Per gli appassionati di sport da onda come kite o windsurf, è il luogo ideale dove praticarli. Nella spiaggia troverai ampio parcheggio, punti ristoro e servizi. Per gli amanti della natura e dell’avventura, a due passi dall’arenile, ecco campeggi e agricampeggi.
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Uno dei luoghi più suggestivi del golfo di Oristano, parte centro-occidentale della Sardegna: colori sgargianti in ogni ...
19/01/2025

Uno dei luoghi più suggestivi del golfo di Oristano, parte centro-occidentale della Sardegna: colori sgargianti in ogni stagione, mare cristallino e panorama mozzafiato, ovunque si diriga lo sguardo, scenografiche insenature.
Un tempo borgo di pescatori, oggi rinomata località balneare. San Giovanni, frazione di Cabrasa sud della pen*sola del Sinis tutelata dall’area marina, si trova lungo la strada che conduce all’antica città di Tharros e, più a sud, allo scenografico capo San Marco. La spiaggia si estende per circa due chilometri fra la colonia fenicio-punica (poi romana) e Funtana Meiga, con un parcheggio adatto anche ai camper. Si affaccia su un m are cristallino con fondale ricco di specie ittiche e flora marina, paradiso per diving, snorkeling e pesca subacquea. Venti costanti contribuiscono a renderlo meta di appassionati di surf.
Il paesaggio di dune di sabbia è inframmezzato da rocce di arenaria e basalto e dalla suggestiva torre sp****la, intitolata a san Giovanni e costruita da Filippo II tra 1580 e 1610 per far fronte alle incursioni piratesche. Si erge a 500 metri dall’arenile e si raggiunge passeggiando lungo una poco impegnativa salita.
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Il nuraghe Sorolo si trova nel territorio comunale di Birori (NU).Il monumento ubicato, nel mezzo di un boschetto, ad un...
06/01/2025

Il nuraghe Sorolo si trova nel territorio comunale di Birori (NU).
Il monumento ubicato, nel mezzo di un boschetto, ad una cinquantina di metri a sud – est del rio Tossilo e a circa 500 metri, nella stessa direzione, dalle tombe di giganti di Sarbogadas con le quali era forse in stretta relazione.
Si tratta di un monumento con scala, nicchia d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce.
La torre, di pianta circolare (m. 13.20 x 13.50 allo svettamento) e con ingresso volto a sud – est, si conserva per una altezza massima di m. 9.30, mentre quella media si mantiene sui m. 8.50. l’opera muraria è costituita blocchi di trachite lavorati con cura e disposti a filari orizzontali regolari con qualche zeppa di rincalzo.
L’ingresso, ancora parzialmente interrato (alt. 0.80), ha luce rettangolare ed è sormontato da un robusto architrave alleggerito in alto da un finestrino di scarico rettangolare.
Il corridoio (lungh. m. 3.65 – alt. m. 1.90/1.55 – largh. 0.90/1.15) presenta, nella parete sinistra, la nicchia di guardia di pianta quadrangolare (prof. m. 1.75 – largh. 1.10/0.65) e la scala elicoidale, nella spalliera destra, che porta ai piani superiori (largh. 0.80 – alt. 2.75).
La camera, di pianta circolare (m. 5.20x4.75) conserva ancora intatta la copertura a tholos (alt. m. 7.60 sul riempimento).
Le nicchie sono di pianta vagamente poligonale: sinistra (prof. m. 1.05 – largh. m. 1.48/0.60 – alt. m. 0.50), centrale (prof. 1.10 – largh. 1.05 – alt. 0.55), destra (prof. n.d. – largh. 1.40 – alt. 0.50).
Intorno al monumento sono visibili le tracce di numerose capanne dell’abitato.
Elementi di cultura: vi sono chiari indizi che il nuraghe è stato riutilizzato in epoca romana.
Stato di conservazione: Ottimo. È il monumento meglio conservato del territorio e quello che si presta più facilmente ad essere valorizzato.
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#сардиния






















Il nuraghe Sanu, con la sua unica torre a tholos.Rappresenta perfettamente l’idea di grandiositá dell’architettura nurag...
28/12/2024

Il nuraghe Sanu, con la sua unica torre a tholos.
Rappresenta perfettamente l’idea di grandiositá dell’architettura nuragica.
Nonostante i crolli avvenuti nei secoli, con un’altezza di circa 10 metri e un diametro di quasi 13, si ipotizza che la torre avesse un altezza importante.
La tecnica di costruzione è più elaborata tanto nella parte esterna quanto nell’interna rispetto ai nuraghi della zona,con blocchi ben squadrati e disposti a modo regolare.
Gli scavi hanno messo rinvenuto all’interno anche  una nicchia e una scala d’andito.
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#сардиния






















La tomba, di tipo dolmenico e disposta lungo l’asse Ovest-Est, conserva soltanto la camera funeraria, parte dell’esedra ...
18/11/2024

La tomba, di tipo dolmenico e disposta lungo l’asse Ovest-Est, conserva soltanto la camera funeraria, parte dell’esedra con la grande stele centinata, mentre non è rilevabile il profilo esterno della tomba e quindi il suo spessore.Segnalata dal Lamarmora, che nell’Atlante ne documenta la stele già spezzata, come appare attualmente.
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12/11/2024
Sulla costa occidentale della Sardegna si racconta di antichi approdi nelle acque placide di una laguna del basso Orista...
30/10/2024

Sulla costa occidentale della Sardegna si racconta di antichi approdi nelle acque placide di una laguna del basso Oristanese, dove ancora oggi un piccolo borgo di pescatori custodisce tradizioni secolari e attrazioni naturali.
Un pittoresco villaggio di pescatori sorge nella parte più meridionale del golfo di Oristano, in posizione estremamente riparata, affacciato su un’ampia laguna di fronte al promontorio di Capo Frasca. Le caratteristiche abitazioni del borgo di Marceddì, rientrante nel territorio di Terralba, si estendono tra stradine sterrate sino a una piccola e caratteristica pineta davanti alla laguna salmastra, originata dall’insenatura marina. La parte più interna della laguna, separata da un piccolo sbarramento, prende il nome di stagno di San Giovanni. Qui si immettono i corsi d’acqua rioMogoro e rio Mannu che ne addolciscono le acque. Sul lungomare del villaggio si trovano un porticciolo e la chiesa dedicata alla Madonna di Bonaria, teatro – nella seconda metà di agosto - di una festa durante la quale si svolge un’emozionante processione in mare. Il simulacro viaggia lungo le vie dello stagno a bordo di un peschereccio ricco di addobbi, seguito da altre barche con gruppi di fedeli. Turisti e visitatori partecipano poi a banchetti a base di pesce nei tradizionali statzusu.
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Immensa e bellissima spiaggia cittadina, otto chilometri di litorale tra Cagliari e Quartu Sant’Elena: sabbia soffice, m...
10/10/2024

Immensa e bellissima spiaggia cittadina, otto chilometri di litorale tra Cagliari e Quartu Sant’Elena: sabbia soffice, mare azzurro, relax, divertimento e sport.
Sino a inizio XX secolo i cagliaritani gli preferivano la parte occidentale del golfo degli Angeli, poi a poco a poco ne apprezzarono le dune bianche, sorsero i primi stabilimenti, i chioschi e una colonia estiva, infine i celebri variopinti casotti (rimossi del tutto nel 1986). Col tempo l’hanno popolata sempre più, sino a farle assumere il nome di ‘spiaggia dei centomila’. Oggi il Poetto è l’indiscusso ‘mare’ dell’hinterland cagliaritano, una delle spiagge cittadine maggiori d’Europa, nonché più belle e frequentate dell’Isola, meta preferita dei visitatori del capoluogo, in estate e in qualsiasi giornata di sole nel resto dell’anno: tappa obbligatoria anche soltanto per un caffè o un aperitivo accompagnato dalla brezza marina.
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11/09/2024

Intervista a Mario Flore dal presidio di Selargius “La rivolta degli ulivi”.

Probabilmente il monumento più famoso al mondo e simbolo della grandezza di Roma, l’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto...
02/09/2024

Probabilmente il monumento più famoso al mondo e simbolo della grandezza di Roma, l’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto con il nome di Colosseo per la colossale statua in bronzo raffigurante Nerone che si trovava nelle vicinanze, si innalza nel cuore archeologico della città, e da quasi duemila anni racconta una storia ininterrotta di fascino e magnificenza.
Il Colosseo, che ancora oggi è l’anfiteatro più grande al mondo, fu voluto dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano che per edificarlo scelse la zona compresa tra i colli Palatino, Esquilino e Celio, precedentemente occupata dal laghetto artificiale della Domus Aurea di Nerone. La sua costruzione iniziò nel 70 d.C. e terminò nell’80 d.C. sotto l’impero di Tito, figlio di Vespasiano.
L’edificio, destinato ai combattimenti, ai giochi tra i gladiatori (munera), alle simulazioni di caccia ad animali feroci ed esotici (venationes) e alle naumachie (combattimenti navali), è composto da quattro ordini architettonici sovrapposti; i primi tre sono formati da ottanta arcate inquadrate da semicolonne, il quarto è suddiviso in riquadri intervallati da finestre. Nell’ultimo ordine, erano inseriti supporti in muratura e in legno per sostenere un immenso telone (velarium) che serviva a riparare gli spettatori dal sole e dalla pioggia.
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Tour alla Laguna Blu dovrebbe essere in cima alla vostra lista dei desideri se state visitando Spalato o l’area della Da...
20/08/2024

Tour alla Laguna Blu dovrebbe essere in cima alla vostra lista dei desideri se state visitando Spalato o l’area della Dalmazia circostante. Situata proprio alla giusta distanza d all’area urbana, con la sua ricca flora marina, la sua fauna e l’acqua turchese è il posto perfetto per godere di tutte le attività estive. La sua posizione isolata e l’assenza di connessioni pubbliche che la colleghino alla terra ferma, la rendono la meta perfetta per una gita...⛴️🐬🌊
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Spalato, la città nel Palazzo di Diocleziano  La seconda città della Croazia si affaccia sull’Adriatico e si erge dalle ...
15/08/2024

Spalato, la città nel Palazzo di Diocleziano  
La seconda città della Croazia si affaccia sull’Adriatico e si erge dalle mura del Palazzo di Diocleziano riversandosi in un porto antico e spiagge da sogno.
Città dirimpettaia delle coste italiane, Spalato sorge proprio lungo il versante Adriatico della Croazia e costituisce una località balneare di prim’ordine. Il suo fascino non è però solamente dovuto alle meravigliose spiagge da sogno, ma anche alla storia millenaria che risale all’età di Diocleziano. Oltre alle attrazioni culturali, Spalato è anche il fulcro di una vivace vita andata fatta di festival, eventi di cinema e teatro e tradizionali feste popolari alle quali partecipare. Spalato è la destinazione ideale per una vacanza mediterranea immersa tra storia, cultura, tradizioni, folklore e natura. Per evitare l’affollamento turistico, vi consigliamo di andare a Spalato la tarda primavera e la tarda estate. 
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19/07/2024

Speculazione energetica:

Questo è il ginepro che hanno sradicato con un gesto vile di una violenza inaudita. In questa foto abbiamo Rita Corda la...
14/07/2024

Questo è il ginepro che hanno sradicato con un gesto vile di una violenza inaudita. In questa foto abbiamo Rita Corda la portavoce del comitato di Selargius No TYRRHENIAN LINK le due artiste Tiziana Troja e Michela Sale del “LucidoSottile“ scese in campo per difendere con le unghie e i denti il paradiso chiamato Sardegna preso d’assalto dalla mano speculatrice.

Il Monte Ortobene per i nuoresi è sempre stato semplicemente il monte. È un’altura granitica, che si eleva a 955 metri s...
07/07/2024

Il Monte Ortobene per i nuoresi è sempre stato semplicemente il monte. È un’altura granitica, che si eleva a 955 metri sul livello del mare, la cui cima più alta è detta Cùccuru Nighèddu. Ancora oggi nel Terzo Millennio l’Ortobene per i nuoresi è sempre ‘il monte’ per antonomasia, seppure le attività agro pastorali che vi si svolgevano una volta siano enormemente diminuite; ora è comunque costantemente visitato, meta di scampagnate e passeggiate, in particolare in comitiva, con i bambini che giocano piacevolmente all’aperto.
Per arrivarci si sale verso la cima percorrendo la strada che parte dalla Chiesetta della Solitudine, arrivati a un bivio si sceglie il percorso da seguire, in quanto il sentiero si divide in due formando un anello che conduce a tutte le principali località situate sul monte.
Una di queste località di particolare interesse turistico, è quella dove si trova la cosiddetta “Sa conca” o “il fungo”, situato sul ciglio della strada che porta al parco di Sedda Ortai. Questo antico roccione, che all’interno presenta un’ampia cavità, nel corso dei secoli e dei millenni fu un sicuro rifugio per l’uomo, che lo utilizzò come una vera e propria abitazione; oggi, chiunque vi passi davanti può ancora osservare, con molta curiosità, che ‘Sa Conca’ è ancora abitata: il suo ampio spazio interno è utilizzato come ovile. Un rifugio alquanto particolare, sicuramente unico in Sardegna.
Sa Conca, l’enorme fungo di granito posto sull’Ortobene ai piedi del monte “Pala de Casteddu” è stato, come detto prima, per secoli prezioso ovile, utilizzato da intere generazioni da quei pastori nuoresi che pascolavano “il comunale”.
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#сардиния






















È la più maestosa e ben conservata testimonianza archeologica non solo di Suelli, centro dal glorioso passato vescovile,...
04/07/2024

È la più maestosa e ben conservata testimonianza archeologica non solo di Suelli, centro dal glorioso passato vescovile, ma di tutta la Trexenta, nel sud Sardegna.
Il nome deriverebbe da su piscu, ossia il vescovo della diocesi di Barbaria, al quale i giudici di Cagliari fecero numerose donazioni, compreso il terreno dove sorge il parcoarcheologico. Il nuraghe Piscu si erge imponente su una collina, lungo la statale 128 per Senorbì e Mandas, a pochi passi da Suelli, nel Medioevo sede vescovile e da sempre centro di venerazione di san Giorgio vescovo.
Citato in vari documenti medioevali e noto localmente come sa domu de s’orcu, il Piscuè il più monumentale e meglio conservato dei 200 nuraghi censiti in Trexenta, ‘indagato’ archeologicamente e restaurato negli anni Ottanta del XX secolo. La maestosa architettura complessa sorse tra Bronzo Medio e recente (XV-XI secolo a.C.), costruita con blocchi di marna calcarea, lavorati e disposti su filari regolari, e formata da una torre principale, la più antica della struttura, e quattro torri angolari, unite da spesse mura, costruite in una fase successiva. All’interno del bastione, quasi un quadrato con lati di circa trenta metri, è delimitato un cortile. Attorno, un basso antemurale di grossi massi ‘abbraccia’ cinque torri sporgenti e include all’interno un villaggio di numerose capanne circolari e quadrangolari.
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La cattedrale più grande di tutta la Sardegna, che presiede l’arcidiocesi arborense, è conosciuta come duomo di Oristano...
01/07/2024

La cattedrale più grande di tutta la Sardegna, che presiede l’arcidiocesi arborense, è conosciuta come duomo di Oristano, edificio di culto principale della parte centro-occidentale dell’Isola.
È chiesa ‘madre’ dell’arcidiocesi arborense. La cattedrale di santa Maria Assunta, elevata da Pio XII a rango di basilica minore, è il duomo di Oristano. Sorse su una struttura paleobizantina e su sepolture bizantine (VI-VII secolo), emerse nel sagrato della chiesa. Secondo la tradizione, nel 1070, la capitale del giudicato d’Arborea fu trasferita da Tharros a Oristano. Qualche decennio dopo (1131) è documentata, già come cattedrale, l’ecclesia sanctae Mariae de Orestano. I 16 fusti di marmo custoditi nel seminario tridentino, che si affaccia nel cortile del duomo di fronte alla chiesa della Santissima Trinità(XVIII-XIX secolo), fanno ipotizzare che l’originario impianto romanico di santa Maria (XI-XII secolo) avesse tre navate: forse otto colonne per parte dividevano l’aula. Nel primo trentennio del XIII secolo la chiesa fu ‘rivisitata’ e a metà del XIV fu aggiunto il transetto con quattro cappelle in stile gotico-italiano, tra cui quella della Madonna del Rimedio, oggi tra i pochissimi elementi originari superstiti.
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La conformazione della Spiaggia di Abarossa è caratterizzata da una lunga spiaggia che si estende per centinaia di metri...
24/06/2024

La conformazione della Spiaggia di Abarossa è caratterizzata da una lunga spiaggia che si estende per centinaia di metri, con le sue dimensioni e la profondità dell’acqua, si presta per essere adatta alle famiglie con bambini.
Con una lunghezza di 2720 metri per una larghezza media di circa 10 metri, ha una superficie di 27200 metri quadri ed è in grado di ospitare fino ad un massimo di 3400 persone distribuite comodamente.
La Spiaggia è composta da Sabbia grossa di colore Sabbia gialla, con una vegetazione retrostante, caratterizzata principalmente da macchia mediterranea.
Il mare è di colore Verde, con un fondale prevalentemente sabbioso.
Le linee batimetriche sono molto lontane tra loro, pertanto la profondità scende in maniera molto graduale, classificandosi come riva con acqua poco profonda.
La Spiaggia di Abarossa è di libero accesso, senza un numero chiuso previsto da legge. La capienza massima di 3400 persone è puramente indicativa e viene stabilita utilizzando le linee guida degli stabilimenti balneari, in cui si ipotizzano circa 8mq per ogni singola persona, tenendo conto di sdraio o asciugamano, ombrellone e un’area perimetrale di passaggio.
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