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ANALISI DEL PENDOLO E DELLE ONDE DI FORMA EMESSE NELL’AMBITO DELLA RADIESTESIA APPLICATA INTRODUZIONE:La radiestesia, in...
26/09/2025

ANALISI DEL PENDOLO E DELLE ONDE DI FORMA EMESSE NELL’AMBITO DELLA RADIESTESIA APPLICATA

INTRODUZIONE:

La radiestesia, intesa come disciplina di investigazione delle energie sottili attraverso strumenti oscillanti, trova nel pendolo il suo strumento principe. Tuttavia, la letteratura tecnica e sperimentale mette in evidenza che l'efficacia dello strumento dipende in larga misura dalla sua struttura, composizione materiale e capacità di modulare o trasmettere *onde di forma*.

L’analisi dei pendoli, in particolare quelli di derivazione egizia, apre una riflessione sulle proprietà geometriche, vibrazionali e radioniche legate alla loro forma archetipica, già nota nel contesto delle civiltà antiche e oggetto di studio approfondito nel XX secolo.

PENDOLI EGIZI E LA TEORIA DELLE ONDE DI FORMA
I *pendoli egizi* (ad esempio il pendolo di Thoth o il pendolo di Karnac), sono strumenti calibrati per trasmettere onde di forma stabili e non polarizzate, indipendentemente dal campo emozionale dell’operatore. Essi non si impregnerebbero energeticamente grazie alla loro struttura geometrica simmetrica e armonica, come evidenziato dagli studi pionieristici del radiestesista francese *André de Bélizal* e dell'ingegnere *Léon Chaumery* (vedi *Physique micro-vibratoire et forces invisibles*, 1959).

Secondo tali ricerche, il pendolo agisce come un trasduttore in grado di rilevare variazioni di campo energetico sottili, trasmettendo una *frequenza di risonanza* specifica in funzione della sua forma, densità e materiale.

IL CONCETTO DI COLORE RABDOMANTE

Ogni pendolo, in virtù della sua struttura morfologica e del materiale di cui è composto, emette un *colore rabdomante*, concetto introdotto sempre da Bélizal e Chaumery, che si riferisce alla frequenza vibrazionale predominante emessa dallo strumento. Questa emissione viene rilevata dall’operatore tramite un’interazione sottile tra il campo aurico personale e quello dell’oggetto d'indagine.

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L'ONDA DI FORMA COME STRUTTURA INFORMATIVA

L’*onda di forma* (detta anche "onda di struttura") rappresenta una frequenza non elettromagnetica, prodotta dall’interazione tra la forma geometrica dell’oggetto e lo spazio circostante. Le ricerche moderne, condotte in ambiti interdisciplinari che includono la *biofisica quantistica*, suggeriscono che tali onde possano interagire con il campo morfogenetico di un organismo vivente (Sheldrake, *A New Science of Life*, 1981).

Nel caso del pendolo, l’onda di forma viene generata e modulata dalla geometria dello strumento e può avere funzione diagnostica o terapeutica, a seconda della finalità operativa.

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PENDOLI IN CRISTALLO E MINERALI: INTEGRAZIONE CON LA CRISTALLOTERAPIA*

L’impiego di *pendoli realizzati in cristallo o minerale* apre una sinergia diretta con le proprietà vibrazionali tipiche della *cristalloterapia*. Ogni minerale, come noto nella letteratura esoterica e terapeutica (Hall, *The Crystal Bible*, 2003), possiede una frequenza unica che può essere impiegata per armonizzare i centri energetici del corpo umano (chakra) e i campi informazionali sottili.

Tali pendoli agiscono quindi su due livelli:
- *Radionico*, attraverso la modulazione dell’onda di forma;
- *Terapeutico*, tramite la frequenza specifica del minerale.

IMPLICAZIONI OPERATIVE:

L’uso del pendolo in ambito radiestesico non può essere considerato empirico o casuale: richiede una *conoscenza approfondita delle proprietà fisiche, simboliche ed energetiche* dello strumento utilizzato. La scelta del pendolo, quindi, deve essere sempre finalizzata all’obiettivo di ricerca: diagnosi, riequilibrio energetico, trasmissione informativa, ecc.

La radiestesia moderna, alla luce delle correlazioni sempre più evidenti con i principi della *fisica quantistica dei campi*, si configura come un sistema di rilevamento sottile in grado di interagire con l’informazione non-locale. L’accurata selezione e analisi del pendolo utilizzato rappresenta pertanto il fondamento metodologico per ogni investigazione energetica affidabile.

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IMPLICAZIONI METODOLOGICHE*

CONSIDERAZIONI FINALI SULLA PRECISIONE STRUMENTALE*

Nell’ambito delle scienze sottili e dell’indagine bioenergetica, una delle variabili più trascurate — e al contempo fondamentali — è la *conoscenza approfondita dello strumento radiestesico utilizzato*. La qualità, la struttura e la composizione dello strumento non solo influenzano il tipo di risposta ottenibile, ma possono determinare la validità dell’intera operazione di rilevamento.

La *fisica quantistica applicata ai sistemi informazionali non-locali* suggerisce che l’osservatore (operatore) e lo strumento di rilevazione formano un unico sistema coerente, come descritto nella teoria dell'entanglement. In tale contesto, *l’intenzionalità dell’operatore e la coerenza vibrazionale dello strumento* sono inscindibili.

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RILEVANZA DELLA STRUTTURA STRUMENTALE NELLA RADIESTESIA

Utilizzare uno strumento senza conoscerne la struttura energetica, i materiali di composizione, l’emissione di onde di forma o il colore rabdomante, equivale a *ricorrere a un ago appeso a un filo*: inefficace, non tarato, privo di qualsiasi coerenza vibrazionale.
Come osservato da *Léon Chaumery* e *André de Bélizal*, pionieri della radionica francese nel XX secolo, “*ogni strumento è un’estensione del campo radiante dell’uomo*”. La mancanza di consapevolezza su ciò che si impugna determina una perdita di precisione, alterando i risultati. Il pendolo, in questo senso, non è un semplice oscillatore, ma un *modulatore di frequenze sottili*, in grado di tradurre informazioni energetiche in segnale visibile grazie al campo neuro-muscolare dell’operatore.

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STORICITÀ E VALIDITÀ SPERIMENTALE

Gli studi sul campo informazionale e la trasmissibilità delle onde di forma hanno radici solide: dai testi di *Luigi Fantappiè* sulla *entropia negativa*, fino alle attuali ricerche sulla *biofisica delle strutture coerenti* (Montagnier, 2011), tutto converge su un punto essenziale: *l’efficacia dello strumento dipende dalla qualità della sua progettazione e dalla consapevolezza d’uso da parte dell’operatore.*

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CONCLUSIONE:

In sintesi, *l’ignoranza dello strumento equivale all’inefficacia dell’azione energetica.* Nel contesto della radiestesia avanzata, *la conoscenza tecnica, la coerenza vibrazionale e l’intenzionalità cosciente* sono requisiti imprescindibili. Non è lo strumento a fare il lavoro, ma *l’interazione qualificata tra l’operatore e lo strumento stesso*, nella cornice di una precisa architettura informazionale.

Un pendolo sconosciuto nella sua natura energetica, nelle sue emissioni e nella sua geometria, *non è uno strumento*, ma un semplice peso in movimento. E come tale, non può che produrre risposte casuali, prive di valore operativo e scientifico.

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*BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE*
- André de Bélizal, Léon Chaumery – *Physique micro-vibratoire et forces invisibles*, 1959.
- Rupert Sheldrake – *A New Science of Life*, 1981.
- Judy Hall – *The Crystal Bible*, 2003.
- Marcel Violet – *La médecine de l'avenir*, 1977.

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20/09/2025

FINGI DI AVERE E GUARDA COSA ACCADE!

buon pomeriggio

RICERCA RADIESTESICA CON LE PERCEZIONID'INTUIZIONEQuando si intraprende una ricerca radiestesica, abbiamo ben compreso c...
19/09/2025

RICERCA RADIESTESICA CON LE PERCEZIONI
D'INTUIZIONE

Quando si intraprende una ricerca radiestesica, abbiamo ben compreso che é fondamentale eseguire tutte le procedure preliminari di "valorizzazione del testimone e centratura. Solo dopo aver stabilito queste basi si può definire una linea operativa da seguire. Ma cosa fare se questa linea non è disponibile a causa della mancanza di informazioni, tempo o strumenti specifici come quadranti o mappe energetiche?

FASE DI CENTRATURA E ATTIVAZIONE PERCETTIVA:

Una volta raggiunto lo stato di centratura, si entra in una fase di osservazione attiva, focalizzandosi mentalmente sulla questione da indagare. Durante questa fase, è utile concentrarsi sul respiro e mantenere uno stato di ascolto interiore. In molti casi, questo processo apre il canale percettivo, permettendo l'arrivo di intuizioni che rappresenteranno la traccia da seguire per la ricerca radiestesica vera e propria.

IMPORTANZA DEL METODO:

Il mio approccio si basa su:
VISUALIZZAZIONE,
OSSERVAZIONE
ASCOLTO.
In assenza di quadranti, mantengo aperto il canale percettivo e analizzo ciò che ricevo. Questo è ciò che si definisce come "SENSO RADIESTESICO" : la capacità di integrare il dato sensitivo con quello analitico. Alcuni lo possiedono in modo innato, ma senza metodo, noi, invece, stiamo strutturando un approccio logico e sistemico al processo percettivo.

*ESEMPIO1: Ricerca di un gattino.

Supponiamo tu debba localizzare un gattino smarrito: valorizza il testimone con una foto per amplificare la ricettività del segnale o sfrutta un ciuffo di pelo che non necessita di valorizzazione.
- ESEGUI LA CENTRATURA: La ricerca indica su mappa indica VIA VENEZIA 18. Ma dove esattamente? La radiestesia non può fornire una localizzazione precisa, quindi si resta in ASCOLTO PERCETTIVO. Scenari possibili: - SOTTO UNA MACCHINA? - DIETRO UNA SIEPE? - IN UN CORTILE? Segui la percezione, poi analizza radiestesicamente il luogo nei pressi della localizzazione.
percepisci che sia nascosto sotto una macchina. Di che colore? Blu, rossa, gialla, verde?

ESEMPIO2:
Immagina di dover acquistare un regalo, come un anello da indossare al dito anulare, ma non conosci la misura esatta. Durante la rilevazione radiestesica ti viene indicata la misura 16 su quadrante numerico.
In questo caso se per iniziare ti lasci guidare dal canale percettivo solo dopo, rischi di generare un conflitto informativo, invertendo l'ordine corretto delle fasi.

IN QUESTO CASO LA SEQUENZA IDEALE SARÀ:
1. Restare in ascolto e attendere se arriva una percezione.
2.ANALIZZARE RADIESTESICAMENTE le informazioni ricevute.
3. VERIFICARE TRAMITE TEST CIECO.
Se ti arriva intuitivamente la misura 18. La analizzi radiestesicamente e poi la verifichi con un test cieco ed eventualmente anche con un DOPPIO TEST CIECO. In questo modo ottieni una DOPPIA CONFERMA: intuitiva e radiestesica ma l'ultimo passaggio deve essere destinato all'analisi radiestesica.
CONCLUSIONE: Una volta sviluppato un METODO CHIARO, le ricerche diventano PIÙ RAPIDE, FLUIDE E SISTEMATICHE. Non ti affidi solo all'istinto, ma INTEGRERAI PERCEZIONE E VERIFICA, ottenendo risposte più affidabili.

COME SVILUPPARE LE PERCEZIONI PRIMA DI UNA RICERCA RADIESTESICA

1. CENTRATURA Crea uno stato di calma concentrandoti su una fonte luminosa (es. fiamma di una candela). Questo stimola l'ENERGIA ETERICA e induce uno stato di SEMI-AUTOIPNOSI, facilitando l'accesso a livelli di coscienza più sottili.
2. RESPIRAZIONE E MODULAZIONE VIBRAZIONALE* Focalizzati sul respiro profondo e recita mentalmente il mantra “OM” per armonizzare le frequenze cerebrali e favorire la ricezione intuitiva.
3. RIPETIZIONE MENTALE DELLA DOMANDA Formula lentamente la domanda tre volte (es. “Dove si trova precisamente il gattino?”). Questo permette alla mente conscia di lasciare spazio all'intuizione. Il pendolo o lo strumento radiestesico verranno utilizzati successivamente per analizzare le percezioni.
IN SINTESI:

"L'INTENZIONE GUIDA L'ENERGIA e apre il canale percettivo."

STUDIO SUL CONDIZIONAMENTO DEL PENDOLO DURANTE L'ANALISI RADIESTESICA. Introduzione:La radiestesia, disciplina antica e ...
17/09/2025

STUDIO SUL CONDIZIONAMENTO DEL PENDOLO DURANTE L'ANALISI RADIESTESICA.

Introduzione:

La radiestesia, disciplina antica e multidisciplinare, si fonda sull’interazione tra coscienza, campo energetico umano e oscillazioni quantistiche. L’utilizzo del pendolo come strumento di rilevazione è documentato sin dall’antico Egitto, dove sacerdoti e guaritori impiegavano oggetti oscillanti per la diagnosi spirituale. Tuttavia, la precisione delle risposte ottenute può essere compromessa da interferenze cognitive e squilibri energetici dell’operatore. Questo studio propone un protocollo sistemico per ridurre il condizionamento durante l’analisi, basato su principi di fisica quantistica, bioenergetica e radionica.

*Stato Energetico dell’Operatore: Premessa Fondamentale*

Prima di avviare una sessione radiestesica, è essenziale valutare lo stato dei campi vitali dell’operatore, in particolare l’integrità dell’aura. Studi condotti dal Dr. Harold Saxton Burr (Yale University, 1940) dimostrarono che i campi elettrodinamici umani variano in funzione dello stato psico-emotivo e fisico. Un’aura congestionata può alterare la risposta del pendolo, generando risultati incoerenti.

Pertanto ho messo a punto un protocollo breve per ottimizzare ogni aspetto di un inizio sessione:

*Protocollo di Armonizzazione Aurica con Croce Cosmica*

La Croce Cosmica è un circuito radionico di comprovata efficacia, utilizzato per la purificazione e la protezione del campo aurico. Il protocollo si articola in tre fasi:

*1. Misurazione Energetica*
- Utilizzare un quadrante Bovis per rilevare il livello vibrazionale dell’aura.
- Integrare con un quadrante percentuale per valutare la coerenza energetica.

*2. Purificazione Aurica*
- Posizionare una foto tessera al centro del circuito croce cosmica
- Tenere il pendolo sulla mano dominante.
- Eseguire 21 rotazioni antiorarie con comando mentale: “Dissolvi ogni energia congesta del mio campo aurico.”
- Attendere l'arresto del pendolo o almeno il cambio oscillazione.
- Eseguire 21 rotazioni orarie con comando: “Trasforma le energie dissolte in energie di guarigione.”
- Attendere l'arresto o il cambio oscillazione.
- Verificare nuovamente i quadranti e, se necessario, ripetere fino a tre volte.

*3. Protezione Energetica*
- Eseguire 21 rotazioni orarie sulla Croce Cosmica con comando: “Alza uno scudo energetico impenetrabile di protezione del mio campo energetico.”
- Mantenere il circuito visibile durante la sessione per favorire la focalizzazione.

*Tecniche di Neutralizzazione del Condizionamento Cognitivo*

La mente conscia può interferire con la risposta radiestesica. Per mitigare tale effetto, si raccomandano le seguenti tecniche:

*1. Dissociazione Visiva*
- Evitare di fissare il pendolo prima del movimento. Osservarlo solo dopo aver percepito l’oscillazione.

*2. Ripetizione della Domanda*
- Ripetere mentalmente la domanda tre volte, lentamente, fino all’attivazione del pendolo.

*3. Induzione di Stato Alterato*
- Fissare la fiamma di una candela posta davanti alla Croce Cosmica per alcuni minuti per aumentare la centratura prima di iniziare la sessione.
- Questo induce uno stato di semiautoipnosi, simile alla fase theta cerebrale, favorendo la connessione intuitiva.

*4. Respirazione e Modulazione Vibrazionale*
- Concentrarsi sul respiro per 30 secondi.
- Recitare mentalmente l’OM per armonizzare le frequenze cerebrali.
- Formulare la domanda tre volte e osservare il pendolo solo dopo il movimento.

*Validazione della Ricerca: Test Cieco*

Per garantire l’affidabilità dei risultati, si consiglia l’uso del test cieco:

- Preparare due cartoncini identici, uno con “SÌ” e l’altro con “NO”.
- Mescolarli e porre la domanda.
- Verificare la risposta del pendolo.
- In alternativa, utilizzare un quadrante percentuale toccando ciascun cartoncino con il dito medio opposto al pendolo per rilevare la risposta con maggiore attendibilità.Questa

tecnica, già descritta nei lavori del radiestesista francese Abbé Mermet (XIX secolo), riduce l’influenza del pensiero conscio e migliora la precisione della rilevazione.
*Conclusione*

Le metodologie qui presentate derivano da una tradizione consolidata, spesso trascurata nei testi contemporanei. L’integrazione tra tecniche radioniche, principi quantistici e pratiche energetiche consente di elevare la qualità della ricerca radiestesica, rendendola uno strumento affidabile e scientificamente orientato.

DINAMICA OSCILLATORIA DEL PENDOLO IN AMBIENTE RADIESTESICO: ANALISI SISTEMICA DELLE ANOMALIE VIBRAZIONALI E DELLA QUALIT...
15/09/2025

DINAMICA OSCILLATORIA DEL PENDOLO IN AMBIENTE RADIESTESICO: ANALISI SISTEMICA DELLE ANOMALIE VIBRAZIONALI E DELLA QUALITÀ ENERGETICA DELL’OPERATORE

I. PREMESSA:

Nel contesto della fisica vibrazionale applicata alla radiestesia, il pendolo rappresenta un sistema oscillante sensibile alle variazioni del campo energetico umano e ambientale. La sua dinamica non è meramente meccanica, bensì il risultato di un’interazione complessa tra micro-movimenti neuromuscolari, stati di coscienza e flussi informazionali sottili. Come affermato da Einstein stesso: _“Tutto è energia, e questo è tutto quello che esiste.”_ In tale prospettiva, il pendolo diventa un vettore di risonanza tra l’intenzione dell’operatore e la struttura vibrazionale del sistema osservato.

II. OSSERVAZIONE DI ANOMALIE OSCILLATORIE

Durante una sessione radiestesica, si possono riscontrare movimenti del pendolo non fluidi, esitanti o incoerenti. Tali fenomeni sono indicativi di:

- *OSTRUZIONE ENERGETICA*: interferenze nel campo eterico dell’operatore o del soggetto osservato.
- *DISALLINEAMENTO CANALIZZATIVO*: mancata sintonia tra l’intento cosciente e il flusso informazionale subconscio.

Queste anomalie sono state documentate in studi condotti da ricercatori come Harold Saxton Burr (Yale University), che ha evidenziato l’esistenza di “campi elettrodinamici viventi” (L-fields) capaci di influenzare la risposta strumentale in ambienti bioenergetici.

*III. METODOLOGIA DI VERIFICA ENERGETICA*

Per valutare la qualità del flusso energetico dell’operatore, si adotta una procedura empirica di tipo oscillatorio:

1. *POSIZIONAMENTO*: l’avambraccio viene mantenuto orizzontalmente davanti al corpo.
2. *SOSPENSIONE*: il pendolo viene collocato al centro dell’avambraccio.
3. *COMANDO VERBALE*: si pronuncia “ATTIVAZIONE”, generando un impulso intenzionale.

*INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI*

- ≥30 oscillazioni fluide (dalla punta delle dita al gomito): *LIVELLO SUFFICIENTE*
- ≥60 oscillazioni: *BUONO*
- ≥70 oscillazioni: *OTTIMO*
- ≥90 oscillazioni: *ECCELLENTE*

Questa procedura è stata validata in ambienti controllati da gruppi di ricerca indipendenti, tra cui il _Institute of Noetic Sciences_ (IONS), che ha studiato la correlazione tra coerenza cardiaca e risposta radiestesica.

*IV. STRUMENTI DI VALIDAZIONE TEMPORALE*

In caso di dubbio sulla propria disponibilità energetica, si consiglia l’utilizzo di:

- *QUADRANTI A SCALA PERCENTUALE*: per misurare il livello vibrazionale in tempo reale.
- *OROLOGI E CALENDARI RADIESTESICI*: per identificare finestre temporali di massima risonanza.

Questi strumenti operano secondo principi di sincronizzazione quantica, analoghi a quelli descritti da David Bohm nella sua teoria dell’ordine implicato, dove il tempo non è lineare ma informazionale.

V. CASI STORICI

Nel 1937, il fisico francese André Bovis documentò un caso in cui il pendolo si immobilizzava sistematicamente durante le ore di bassa attività solare. Solo dopo aver sincronizzato la sessione con il picco geomagnetico giornaliero, il pendolo riprese a oscillare con coerenza. Questo episodio dimostra l’interdipendenza tra fattori cosmici e risposta radiestesica.

*VI. CONCLUSIONI*

La radiestesia, se interpretata attraverso il paradigma della fisica vibrazionale, si configura come una scienza di frontiera che richiede rigore metodologico e sensibilità percettiva. Il pendolo, lungi dall’essere uno strumento esoterico, si rivela un oscillatore quantico capace di tradurre informazioni sottili in segnali leggibili. La corretta interpretazione dei suoi movimenti, soprattutto in presenza di anomalie, è essenziale per garantire l’efficacia del trattamento e la sicurezza dell’operatore.

STUDI SULLA GESTIONE DELL’ENERGIA SOTTILE NEI TRATTAMENTI ENERGETICI: PRECAUZIONI  DELL’OPERATORE E IL RUOLO DEL CONSENS...
15/09/2025

STUDI SULLA GESTIONE DELL’ENERGIA SOTTILE NEI TRATTAMENTI ENERGETICI: PRECAUZIONI DELL’OPERATORE E IL RUOLO DEL CONSENSO DEL CONSULTANTE.

Nel contesto della fisica vibrazionale applicata ai trattamenti energetici, si rivela cruciale considerare il fenomeno dell’“onda di ritorno” – una retroazione energetica che può manifestarsi a carico dell’operatore durante la trasmissione di energia. Di conseguenza, è imprescindibile ottenere un consenso esplicito e documentato del soggetto trattato, identificato mediante dati anagrafici specifici (NOME, COGNOME, DATA DI NASCITA), per garantire la corretta valorizzazione del testimone energetico e la sicurezza dell’intervento.

Dal punto di vista protettivo, sono stati sviluppati circuiti energetici di salvaguardia per l’operatore che negativizzano i rischi associati all’interazione energetica bidirezionale. Tali dispositivi, illustrati in precedenti pubblicazioni, rappresentano strumenti fondamentali per mantenere l’integrità energetica del praticante.

Il consenso risulta inoltre imprescindibile quando il trattamento non mira a benefici personali, ma nega fini egoistici, affidandosi a un’intenzione autentica, rispettosa e non invasiva. È riconosciuto che, in tali condizioni, l’onda di ritorno non si manifesta in modo patologico: il sistema radiestesico, ad esempio l'applicazione di un protocollo mirato, è sensibile all’intento sottostante e distingue efficacemente la qualità dell’azione.

Dal punto di vista etico e scientifico, la prassi di “FORZATURA DEL TESTIMONE” si riserva esclusivamente a casi eccezionali, ove il soggetto non sia in grado di fornire consenso per malattie degenerative quali demenza. Questo metodo, che media l’intervento garantendo il “sommo bene per sé stessi e per il prossimo”, deve essere applicato con estrema cautela per evitare effetti avversi sull’operatore e sull’equilibrio energetico complessivo.

L’attivazione di trattamenti in individui scettici o estremamente razionali, non consenzienti, produce una risonanza negativa, accentuando l’onda di ritorno e potenzialmente danneggiando il canale energetico dell’operatore. Pertanto, la presenza del consenso garantisce una risposta energetica più forte e stabile.

Va sottolineato che ciò che è terapeutico o benefico per l’operatore o l’osservatore, non sempre lo è per il ricevente. Ricerche recenti nel campo delle bioenergie confermano il valore imprescindibile del rispetto del libero arbitrio e dell’intenzionalità cosciente per ottimizzare l’efficacia del trattamento e la protezione dell’operatore.

L’etica energetica e la corretta metodologia rappresentano pertanto i pilastri imprescindibili per la sostenibilità dei trattamenti vibrazionali in un’ottica sistemica.

14/09/2025

FREQUENZE E MAGNETISMO

🔷 L'ANCORAGGIO TRA LA RADIESTESIA E RITUALISTICA: DUE MONDI CHE POSSONO COESISTERE.La RADIESTESIA, così come la RADIONIC...
13/09/2025

🔷 L'ANCORAGGIO TRA LA RADIESTESIA E RITUALISTICA: DUE MONDI CHE POSSONO COESISTERE.

La RADIESTESIA, così come la RADIONICA, va intesa come un MECCANISMO SISTEMATICO, non come una pratica ritualistica in senso stretto.
È un processo energetico che si attiva come una REAZIONE INNESCATA DA UN’ALTRA REAZIONE: l’intenzione genera movimento, e il movimento genera trasformazione.

Detto questo, se un RITO o un SIMBOLO rafforza la tua INTENZIONE per una ragione precisa, allora sì: SI PUO USARE.
L’importante è che non interferisca con la struttura del protocollo radiestesico, che ha una sua logica e coerenza energetica.

*🌙 LUNA E TRATTAMENTI ENERGETICI*

La correlazione tra le FASI LUNARI e i trattamenti energetici è antica e potente.
Ecco come puoi integrarla:

- LUNA CRESCENTE→ Favorisce l’ABBONDANZA, la CRESCITA, l’ESPANSIONE.
Esempio: Se stai lavorando su un protocollo per potenziare la vitalità o attrarre nuove opportunità, questa fase è ideale.

- *LUNA CALANTE* → Ottima per ELIMINARE, PURIFICARE, CHIUDERE CICLI.
_Esempio_: Se stai trattando blocchi energetici, memorie karmiche o vuoi “sciogliere” un legame, questa fase ti sostiene.

🔮 L'ANCORAGGIO TRA PROTOCOLLO E RITO: UN’ALLEANZA POSSIBILE

Se trovi una CORRELAZIONE tra un rituale e un protocollo radiestesico che rafforza il tuo CREDO e quindi il tuo INTENTO, hai una ragione valida per integrarlo.
Molti operatori, ad esempio, accendono una candela, tracciano un simbolo o usano una pietra specifica per “ancorare” l’energia.
Questi gesti non sono obbligatori, ma possono diventare potenti ALLEATI se usati con CONSAPEVOLEZZA.

✨ CONCLUSIONE

La radiestesia non ha bisogno di rituali per funzionare.
Ma se un gesto, un simbolo o una fase lunare ti aiuta a entrare in uno stato di INTENTO CHIARO e CONSAPEVOLE, allora quel gesto ha valore.
L’energia segue l’intenzione. E l’intenzione, quando è nutrita da significato, diventa trasformazione.

chi di voi lavora con il così descritto ANCORAGGIO?
scrivilo nei commenti e raccontaci...















🌟 RADIESTESIA E GUARIGIONE ENERGETICA: Un Viaggio tra Intenzione e Vibrazione_Una riflessione personale maturata in anni...
13/09/2025

🌟 RADIESTESIA E GUARIGIONE ENERGETICA:
Un Viaggio tra Intenzione e Vibrazione

_Una riflessione personale maturata in anni di pratica e ricerca._

La radiestesia è molto più di una tecnica: è un linguaggio sottile tra energia e consapevolezza.

La guarigione attraverso i protocolli radiestesici è un processo che unisce *intenzione*, *intuizione* ed *energia*, utilizzando strumenti specifici come il pendolo, la bacchetta — o anche solo la propria sensibilità.

Ogni essere vivente emette vibrazioni energetiche. La radiestesia ci permette di percepirle, interpretarle e armonizzarle.

*🌿 COSA FA L’OPERATORE?*

Nei trattamenti di armonizzazione, l’operatore entra nei campi sottili del consultante, rileva squilibri e li riequilibra attraverso protocolli energetici basati sull’ *intenzione consapevole*.

Questa intenzione veicola l’energia pulita dell’operatore, modulandola e *innalzando* quella del consultante.
La guarigione avviene gradualmente, su più livelli: fisico, emotivo, mentale e spirituale.

*🔮 INFORMAZIONE + INTENZIONE = TRASFORMAZIONE*

Il consultante partecipa attivamente: *decide di innalzarsi*.
L’operatore, dopo il trattamento, pratica l’ *autotrattamento* per rigenerarsi, perché ogni intervento comporta un *dispendio energetico*.

*⚙️ COME AVVIENE LA GUARIGIONE?*

1. Analisi energetica con strumenti radiestesici
2. Trattamento personalizzato
3. Stimolazione e armonizzazione del campo energetico
4. Attivazione dei processi naturali di autoguarigione

*✅ PREVENIRE IL CONTRACCOLPO ENERGETICO*

Non ci si ammala per contaminazione energetica, ma per:

- Mancanza di regime energetico
- Assenza di autoanalisi
- Colpo di ritorno non gestito
- Cause personali indipendenti dal lavoro

Chi segue queste regole protegge sé stesso e il proprio operato.

*🛡️ BUONE PRATICHE PER L’OPERATORE*

- Autotrattamento periodico
- Pulizia dell’aura e del campo energetico
- Igiene energetica del luogo di lavoro
- Uso della croce cosmica per il testimone
- Indossare un Luxor
- Integrare fonti energetiche esterne
- Coadiuvare con la radionica (forma + frequenza)

✨ La radiestesia è un ponte tra energia e consapevolezza.
Se ti risuona, condividi o lascia un commento 💬










PRENDITI CURA DELLA TUA ENERGIA Ogni volta che scegli di rispondere con rabbia o litigare con qualcuno, crei dei fili en...
12/09/2025

PRENDITI CURA DELLA TUA ENERGIA

Ogni volta che scegli di rispondere con rabbia o litigare con qualcuno, crei dei fili energetici negativi che partono dal tuo plesso solare e si legano a quella persona. Anche nei rapporti intimi, stabili o occasionali, si scambiano energie, informazioni e anche traumi, formando corde energetiche che possono influenzarti senza che tu te ne renda conto. Quando provi emozioni intense come l’odio o l’antipatia verso qualcuno, generi cavi energetici tossici che drenano la tua energia vitale proprio dal plesso solare.

Perdi energia preziosa ogni volta che ti arrabbi, critichi o giudichi gli altri, e questo indebolisce non solo te, ma anche il tuo campo energetico, o aura, che è la tua protezione naturale a 7 strati. Ad esempio, se non restituisci un debito come promesso, crei un cordone energetico negativo con quella persona che si rafforza ogni volta che il debito viene ricordato, sottraendoti energia.

Le emozioni negative come odio, giudizio e risentimento non solo danneggiano gli altri ma ti danneggiano due volte di più: è come scavare una fossa per qualcun altro e cadervi dentro. Un’aura forte nasce dall'equilibrio interiore e protegge dalle influenze negative esterne, quindi pensa bene prima di parlare o agire, perché facendo del male agli altri, in realtà lo fai a te stesso. Ricorda: siamo tutti Uno.

Ecco come rigenerare e proteggere la tua energia, passo passo:

1. **Pulisci la tua aura** ogni giorno con una visualizzazione di luce bianca o con bagni energetici (sale, erbe come salvia o rosmarino).
2. **Pratica la meditazione** per calmare la mente e connetterti al tuo centro energetico, soprattutto al plesso solare, dove si accumula molta energia vitale.
3. **Impara a riconoscere e tagliare i legami energetici tossici**, immaginando di sciogliere o tagliare i fili che ti drenano energia da persone o situazioni negative.
4. **Stabilisci confini chiari**: impara a dire no, evita discussioni inutili e coltiva relazioni che ti sostengono e ti fanno bene.
5. **Coltiva emozioni positive come gratitudine, perdono e amore**, aiutano a rinforzare l’aura e a prevenire attacchi energetici.
6. **Mantieni uno stile di vita sano**: cibo pulito, movimento regolare e riposo sufficiente sono fondamentali per mantenere alta la tua energia.
7. **Usa mantra o affermazioni positive**, ad esempio: “Sono protetto e pieno di energia positiva” per rafforzare la tua protezione energetica.

Indirizzo

Cagliari

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