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RadioAttivi - La contaminazione che fa bene / 21 giugno 2019
Il 21 giugno noi ragazzi e ragazze di Radio Alta Frequenza abbiamo contaminato il Parco della Montagnola con lo splendore della multiculturalità.
Abbiamo letto la storia di "Piccolo blu e piccolo giallo" alle bambine e ai bambini per raccontare il valore della diversità e dell'incontro. Passi e danza da tutto il mondo sono stati portati dal laboratorio "Yes, I'm a witch" e Danza l'Africa. Associazione 'DAM' Donna Africana Migrante assieme a Lamacchinasognante.com-contenitore di scritture dal mondo" e Sentieri Sterrati Associazione di Promozione Sociale hanno dato voce a poesie provenienti da diverse culture. La serata, infine, si è conclusa sulla musica di Orchestra Migrante e i Jedbalak.
E' stata una giornata in cui condivisione, scambio e intreccio hanno parlato diverse lingue e diverse arti. In un clima che vede la diversità come una minaccia, noi vogliamo dar voce a quella richezza che sta tra le persone, tra le esperienze di condivisione e nella costruzione di nuove narrazioni della migrazione.
Un grazie speciale a: Bambini nel Deserto, Balconi SALVA GENTE, Cantieri Meticci, CEIS Arte, Associazione Cresci Con Noi Per Rifugiati/e, Civico 32, Danza l'Africa, Associazione 'DAM' Donna Africana Migrante, Eurotopia, fattoria vittadini, L'italia che resiste, Mediterranea Saving Humans, Lamacchinasognante.com-contenitore di scritture dal mondo", Associazione MondoDonna Onlus, Next Generation Italy, Sentieri Sterrati Associazione di Promozione Sociale, Sidaps, Studio SoundLab, Vivere insieme in pari dignità, Susanna Zaccaria.
Con questo video vi auguriamo buone vacanze e vi chiediamo di restare radio-attivi per un settembre ricco di novità!
(Link del video integrale nei commenti)
Video realizzato da Gaetano Di Stefano
Io ho un modo tutto mio di stare al mondo, me lo dicono tutti e mi fido ciecamente di quello che dicono gli altri, quando mi sveglio metto su il caffè perché è una volta mi avevano detto che basta una moka per riempire una stanza.
Io ho un modo tutto mio di stare al mondo ma in fondo chi è che non ne ho uno.
Gaetano ha un modo tutto suo di stare al mondo, ha 50 anni ed un ultimo, con me beve i caffè delle pause in mattinata, dovrebbe pulire le aule, il mio ufficio ma io non glielo lascio fare, preferisco che stia con me. A guardarlo sembra il primo degli ignoranti, chiuso di mente e largo di bocca ma quando tra il mio inglese approssimativo e i dialetti africani dei ragazzi non si trova una strada, Gaetano interviene e traduce. Come faccia non si spiega, lui dice che parla la lingua dei disgraziati, che ha vissuto 5 anni in strada e sa di che cosa hanno bisogno loro.
Cesare per esempio è un disgraziato, in questa scuola non ci insegna per sua volontà, ha commesso un reato e ce lo hanno mandato e lui, che ai tempi della guerra in Somalia agli africani sparava, ora insegna il singolare e il plurale, e gli piace dice che è comunque un disgraziato.
I disgraziati hanno un modo tutto loro di stare al mondo e capiscono le lingue degli altri, ma non sono furbi, non più dei fortunati. Gli altri anche loro hanno un modo tutto loro di stare al mondo e in genere se ne infischiano di tutto e di tutti soprattutto di politica, e la politica ha un modo tutto suo di stare al mondo e non perde occasione di dividere le cose giuste dalle cose sbagliate e le cose sbagliate hanno un modo tutto loro di stare al mondo e in genere amano stare sulla bocca di tutti, soprattutto su quella dei critici.
I critici hanno un modo tutto loro di stare al mondo e in genere gli piace essere informati sui fatti, molti critici sono italiani perché gli italiani pur avendo un modo tutto loro di stare al mondo hanno buon gusto, nel mangiare nel vestire e nel capire e di chi fidarsi.
Boubacar