Federgev Emilia-Romagna

Federgev Emilia-Romagna Federazione Regionale dei Raggruppamenti Provinciali delle Guardie Ecologiche Volontarie L.R. 23/89. No profit. Svolgiamo:
1. Educazione Ambientale;
3.

Vigilanza ambientale con la qualifica di Pubblico Ufficiale in servizio;
2. Protezione Civile.

18/11/2024

Mark Lombards
Bruno Vespa allenatore

18/11/2024
17/11/2024

Tagliamo le spese militari e fermiamo la guerra!

Da ragazzo manifestavo contro la guerra pensando ai civili e ai soldati che morivano. Oggi manifesto contro la guerra per un altro motivo che si aggiunge al primo. La guerra altera il clima. Chi la finanzia non può parlare di neutralità climatica perchè tutto quello che si può guadagnare piantando alberi o installando pannelli solari è annientato dalla co2 prodotta nei conflitti militari.
I carri armati, i veicoli blindati, gli aerei da combattimento, le navi da guerra e gli elicotteri consumano enormi quantità di combustibili fossili.
Ad esempio, un carro armato M1 Abrams può consumare fino a 3,8 litri di carburante al chilometro e un jet militare come il F-15 può bruciare oltre 5.000 litri di carburante all'ora.
I bombardamenti e i voli militari generano grandi quantità di CO₂. Si stima che un bombardiere B-52 possa emettere oltre 72 tonnellate di CO₂ durante una missione di combattimento di 10 ore.
Le esplosioni, specialmente quelle su larga scala, rilasciano non solo CO₂, ma anche altri gas serra come metano (CH₄) e protossido di azoto (N₂O).
Gli incendi causati da bombardamenti e attacchi possono distruggere vegetazione e foreste, liberando enormi quantità di CO₂ immagazzinata nelle piante.
ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA CELLI CANDIDATO
L'uso di armi chimiche e la contaminazione da munizioni (come l'uranio impoverito) possono avere effetti devastanti sugli ecosistemi, riducendo la capacità della vegetazione di assorbire CO₂.
Un'analisi ha stimato che la guerra in Iraq abbia emesso circa 141 milioni di tonnellate di CO₂ nei primi quattro anni, l'equivalente di circa 29 milioni di automobili su strada per un anno.
Si stima che le operazioni militari degli Stati Uniti in Afghanistan abbiano emesso più di 400 milioni di tonnellate di CO₂ in 20 anni, considerando solo le operazioni militari dirette.
In generale, il settore militare globale è responsabile di una significativa quantità di emissioni di CO₂, paragonabile a quelle di paesi industrializzati. Ad esempio, le forze armate statunitensi emettono ogni anno una quantità di CO₂ maggiore di quella di paesi come il Portogallo o la Svezia.
Oltre alle emissioni dirette di CO₂, le guerre hanno effetti devastanti a lungo termine sugli ecosistemi, sulla biodiversità e sulla capacità del pianeta di assorbire gas serra. Inoltre, il degrado ambientale causato dai conflitti rende più difficile la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Il fatto che le emissioni militari non siano pienamente rendicontate è un problema significativo nella lotta contro il cambiamento climatico. Se vogliamo affrontare la crisi climatica in modo completo, è essenziale includere tutti i settori, compreso quello militare, nelle politiche di riduzione delle emissioni. Ci sono crescenti pressioni da parte di gruppi ambientalisti e di alcune nazioni affinché queste esenzioni vengano riviste nei futuri negoziati internazionali sul clima, come nelle conferenze annuali della COP (Conferenza delle Parti). Tuttavia, finché le priorità di sicurezza nazionale continueranno a prevalere, è probabile che il settore militare resti in gran parte escluso dagli sforzi di contabilizzazione delle emissioni globali.

13/11/2024
13/11/2024

Venerdì 15 novembre, ore 20.45, presso
il Museo Malmerendi di Faenza si svolgerà una serata dedicata ad un problema emergente:
la Peste Suina Africana
L'evento è patrocinato dall'eEnte Parchi Biodiversità Romagna Vena del Gesso Romagnola e dal Parco del Delta del Po.

Vi aspettiamo numerosi.

La normativa vigente, introdotta dalla Legge 189 del 2004, prevede che le Associazioni riconosciute possano formare volo...
30/10/2024

La normativa vigente, introdotta dalla Legge 189 del 2004, prevede che le Associazioni riconosciute possano formare volontari in grado di operare come Agenti di polizia giudiziaria, grazie all’ottenimento di un Decreto prefettizio, con specifiche mansioni di vigilanza per la protezione degli animali.
Ora, la Commissione Giustizia della Camera ha approvato l’emendamento presentato dalla Deputata Maria Carolina Varchi (FdI) che elimina l’attribuzione alle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile della vigilanza sul rispetto delle norme a tutela degli animali, incluse quelle relative agli animali da compagnia.
Il provvedimento deve ora passare all’approvazione del Senato.
FEDERGEV, associazione nazionale di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, esprime la propria preoccupazione e ferma opposizione nei confronti dell’emendamento che penalizza la tutela degli animali, riportandoci indietro di 20 anni.
Grazie al contributo delle guardie zoofile, in questi anni sono stati smantellati numerosi canili lager, sono state salvate migliaia di vite animali e sono stati assicurati alla giustizia coloro che violano le leggi di protezione.

29/10/2024

Grazie a tutti per i graditi auguri che mi avete fatto!

Le COLONIE FELINE: I gatti liberi nelle città vivono in gruppi definiti “colonie feline” o "oasi feline".Cosa sono? Ques...
26/10/2024

Le COLONIE FELINE:
I gatti liberi nelle città vivono in gruppi definiti “colonie feline” o "oasi feline".
Cosa sono? Questi gruppi sono vere e proprie aggregazioni strutturate legate ad un territorio, in cui i gatti trovano le risorse necessarie per sopravvivere. All'interno della stessa colonia sono presenti sia maschi che femmine. I membri del gruppo si riconoscono tra loro probabilmente per un “odore tipico della colonia”. All'interno della colonia gli scontri gravi sono comunque rari, mentre sono più frequenti i combattimenti “ritualizzati” con minacce ma senza scontro finale
A cosa servono? Le colonie feline sono ufficialmente riconosciute dalla Legge n. 281 del 14/8/91 e dalla Legge Regionale 27 del 7/4/2000 che all'Art 29 - Protezione dei gatti - cita:
“I gatti che vivono in stato di libertà sul territorio sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o di allontanarli dal loro habitat. S'intende per habitat di colonia felina qualsiasi territorio o porzione di territorio, urbano e non, edificato e non, sia esso pubblico o privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia felina, indipendentemente dal numero di soggetti che la compongono e dal fatto che sia o meno accudita dai cittadini. via stipula di apposita convenzione; i Comuni, le Aziende USL con la collaborazione delle associazioni censiscono le zone in cui esistono colonie feline; le associazioni animaliste possono richiedere al Comune, d'intesa con l' AUSL, la gestione delle colonie feline, per la tutela della salute e la salvaguardia delle condizioni di vita dei gatti; la cattura dei gatti che vivono in stato di libertà è consentita solo per comprovati motivi sanitari e viene effettuata dai servizi per la protezione ed il controllo della popolazione canina e felina o da volontari delle associazioni; i gatti in libertà sono sterilizzati dai Servizi Veterinari dell' AUSL e vengono poi identificati con apposito contrassegno o tatuaggio al padiglione auricolare destro, sono reinseriti nella loro colonia di provenienza e nel loro habitat originario;
I Comuni devono prioritariamente favorire e tutelare le colonie feline; la soppressione dei gatti che vivono in stato di libertà può avvenire solo per motivi di grave di incurabile malattia o comprovata pericolosità".

EMERGENZA IDRO ottobre 2024: CPGEV Bologna / FEDERGEV ER Organizzazione squadre per interventi nella giornata di venerdì...
24/10/2024

EMERGENZA IDRO ottobre 2024: CPGEV Bologna / FEDERGEV ER Organizzazione squadre per interventi nella giornata di venerdì 25 ottobre:
COM-BUDRIO in forza FEDERGEV, pulizie da fanghiglia:
Intero turno dalle ore 8:00 alle 20:00
Giuseppe P.
Maria Rosa B.
Maddalena R.
Mauro S.
Mezzo RANGER GS 808 AP con modulo AIB, rifornito di carburanti diesel e benza

Mattina turno dalle ore 8:00 alle ore 14:00
Giuseppe C.
Marcello B.
Mezzi RANGER GR 904 DG con modulo AIB, rifornito di carburanti diesel e benza

Pomeriggio turno dalle ore 14:00 alle ore 20:00
Mauro G.
Remo D.
Mezzo DACIA DOKKER GB 000 JF, rifornito di diesel

Maltempo. Allerta rossa domani, sabato 19 ottobre, per piene dei fiumi nel bolognese, modenese, reggiano (fino ai confin...
18/10/2024

Maltempo. Allerta rossa domani, sabato 19 ottobre, per piene dei fiumi nel bolognese, modenese, reggiano (fino ai confini con il parmense) e sui bacini romagnoli
Stamani sopralluogo sull’Appennino bolognese, a Gaggio Montano e Porretta Terme, della presidente facente funzioni della Regione con delega alla Protezione civile

Bologna - È l’Appennino bolognese l’area più interessata dal maltempo di queste ultime ore: a causa delle forti piogge della notte, sui rilievi si sono verificati ruscellamenti e fuoriuscite di acqua da alcuni rii minori come è successo a Silla, in comune di Gaggio Montano. Diverse le segnalazioni anche da Gaggio e dalla Carbona. Nel resto della regione poche le criticità, perlopiù sporadiche. Mentre per oggi pomeriggio è attesa un’attenuazione dei fenomeni meteo, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha emesso un’allerta rossa per domani, sabato 19 ottobre, per piene dei fiumi sulla montagna, collina e pianura del bolognese; sulle aree di pianura centrali, ovvero nelle province di Modena e Reggio Emilia (fino ai confini con il parmense); sui bacini romagnoli, in particolare pianura e bassa collina.

Stamani la presidente facente funzioni della Regione con delega alla Protezione civile ha effettuato un sopralluogo a Gaggio Montano e Porretta Terme.

La situazione in Appennino e nei canali di pianura

La strada statale 64 Porrettana è stata riaperta, a senso alternato. Le segnalazioni principali riguardano due frazioni di Lizzano in Belvedere, Pianaccio e Monte Acuto, che risulterebbero isolate a causa dell’interruzione di una strada di montagna. La gran parte delle situazioni si è però risolta automaticamente all’abbassarsi del livello dell’acqua. In pianura i canali, ora pieni, del reticolo bolognese stanno funzionando.

Sono stati circa 90 gli interventi dei Vigili del Fuoco, prevalentemente per allagamenti di case e cantine. Operative anche tre squadre del volontariato di Protezione civile dell’Emilia-Romagna; in aggiunta oggi la Regione ha chiesto al Dipartimento nazionale la mobilitazione delle colonne mobili delle altre Regioni in via preventiva, per assicurare la massima capacità di intervento in caso di necessità.

La nuova allerta

Nella giornata di oggi è previsto un miglioramento delle condizioni meteo, nel pomeriggio ci sarà ancora qualche rovescio residuo. Diverse, invece, le previsioni per domani, sabato 19 ottobre. Intanto, le precipitazioni della notte tra il 17 e il 18 ottobre, concentrate sul settore centrale della regione, hanno generato piene su Secchia, Panaro, Reno, Idice, Sillaro, con livelli superiori alle soglie 2. Domani sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, anche associate a rovesci temporaleschi di moderata-forte intensità. L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha emesso un’allerta rossa per le piene dei fiumi sulla montagna, collina e pianura del bolognese; sulle aree di pianura centrali, ovvero nelle province di Modena e Reggio Emilia, fino ai confini con il parmense; sui bacini romagnoli, in particolare su pianura e bassa collina. Sono invece in arancione i bacini romagnoli nelle zone di montagna e alta collina; i bacini della montagna e collina emiliana centrale; quelli di bassa collina e pianura di Parma e Piacenza. In giallo le restanti aree della regione ovvero costa e pianura ferrarese e le zone montane e alto collinari di Parma e Piacenza. Per temporali, è allerta arancione su tutta l’Emilia-Romagna. Per frane, smottamenti, ruscellamenti e piene dei corsi d’acqua minori l’allerta è arancione diffusamente in Romagna, su montagne e colline del bolognese, modenese, reggiano e parmense, oltre all’alta e bassa collina e la pianura piacentino-parmense. Giallo in montagna tra Parma e Piacenza. Per mareggiate e vento, allerta gialla su tutto il litorale.

Un suono e una vibrazione scuotono all'improvviso il vostro smartphone: non è la vostra suoneria, non è un promemoria, n...
15/10/2024

Un suono e una vibrazione scuotono all'improvviso il vostro smartphone: non è la vostra suoneria, non è un promemoria, nemmeno un messaggio. Non solo: squillano nello stesso momento e con la stessa suoneria anche gli smartphone di tutte le altre persone intorno a voi, e un messaggio compare sullo schermo: It-Alert, questo è un messaggio di test.

Non c'è da spaventarsi: si tratta infatti del nuovo sistema di allerta della Protezione civile...

Venerdì 18 ottobre 2024 a Pianoro con l'UNIONE COMUNALE SAVENA IDICE, 20:30 Museo Arti e Mestieri
15/10/2024

Venerdì 18 ottobre 2024 a Pianoro con l'UNIONE COMUNALE SAVENA IDICE, 20:30 Museo Arti e Mestieri

Venerdì 18 Ottobre 2023 alle ore 20,30Presso il Museo di Arti e Mestieri - Via del Gualando 2, PianoroProtezione Civile:...
13/10/2024

Venerdì 18 Ottobre 2023 alle ore 20,30
Presso il Museo di Arti e Mestieri - Via del Gualando 2, Pianoro
Protezione Civile: conoscere i fenomeni per aumentare la resilienza-

Indirizzo

Via Rosario 2/5
Bologna
40131

Orario di apertura

Lunedì 08:45 - 13:00
Martedì 08:45 - 13:00
Mercoledì 08:45 - 13:00
Giovedì 08:45 - 13:00
Venerdì 08:45 - 13:00
Sabato 09:15 - 12:00

Telefono

+393490723839

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