14/09/2022
"E’ già quasi notte e in fila tornano in porto i pescatori d’alici. Raccogliendo le reti, una sera, a una maglio restò presa non la gola d’un pesciolino, ma a un cernecchio, una testa d’Apollo. Fu allora alzata in palmo d’una mano rugosa e, tornata a dare vita alla luce sanguinando per le vampe del tramonto, al punto del collo dove la recisero, a quel pescatore parve il Battista. L’ho veduta al Museo di Salerno, e sarà prassitelica o ellenistica, poco importa: ma questo volto, che per più di duemil’anni fu lavorato dal mare nel suo fondo, ha nella sua patina tutti i colori che oggi abbiamo visto, ha conchigliette negli orecchi e nelle narici:ha nel suo sorriso indulgente e fremente, non so quale canto di giovinezza risuscitata! Oh! Tu sei la forza serena e la bellezza. Quale augurio non ci reca quest’immagine che, fra gli ulivi, è finalmente tornata fra noi” (La pesca miracolosa, 5 Maggio 1932 G. Ungaretti).
La poesia di Ungaretti, che cito integralmente perché non ci sono parole migliori per descrivere questo cimelio, celebra il ritrovamento fortuito della straordinaria testa bronzea di Apollo, databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., ripescata nelle acque del Golfo di Salerno il 2 dicembre 1930 e custodita nel Museo Archeologico Provinciale di San Benedetto a Salerno. Il nuovo allestimento in una sala dedicata e' davvero meritevole perché consente di contemplare la ieratica bellezza di questo volto millenario miracolosamente giunto a noi. Io mi sono persa in quegli occhi cavi ma incredibilmente espressivi. Dopo un lungo periodo di chiusura a causa di pesanti problemi di infiltrazioni, il Museo Archeologico di Salerno ha finalmente riaperto le sue porte al pubblico, quindi non potevo non cogliere l'occasione per invitare coloro che avranno la possibilita', a visitare l'interessante collezione di reperti in esso custodita. Scusate l'assenza di queste settimane...intensissimo periodo che sta per sfociare in una bellissima novita' di cui vi daro' presto notizia.☺️ Buona giornata a tutti!🌻