10/01/2024
Martin Heidegger , noto filosofo tedesco , nacque nel 1889 anno in cui nasce Wittgenstein e mori nel 1976 , compì gli studi universitari a Friburgo dove conseguì la laurea in filosofia. Nel 1913 , allievo di Husserl , istitutore della fenomenologia nel 1927 scrive l’opera ‘’Essere e Tempo ‘’che Heidegger dedicherà al suo insegnante , con quest’ultima sì andò a creare una frattura tra i due pensieri filosofici perché Husserl vedeva tracce della matrice esistenzialistica. del pensiero filosofico di Heidegger inoltre sappiamo che Heidegger insegno ad Hannah Arendt , nota pensatrice tedesca autrice del libro che ha fatto scalpore durante il novecento ‘’ I Totalitarismi ‘’ . Nel 1933 Martin Heidegger aderì al partito Nazista, ma soltanto poco dopo pochi mesi se ne allontano. Per Heidegger il punto di partenza della filosofia heideggeriana è la riflessione sull’essere così come venne configurato nella cultura occidentale. Heidegger si ispira alle idee platoniche ciò aveva determinato un’idea di essere come oggettività e stabilità che dava fastidio alla cultura esistenzialistica del primo 900’ che invece sottolineava gli aspetti non oggettivabili dell’esistenza umana, in quanto l’uomo non è calcolabile perché l’uomo ha delle paure, ha dei sentimenti, ha delle sensazioni e soprattutto delle insicurezze; tutte caratteristiche che non si riferiscono ad un oggetto, bensì ad una persona. Dall’impossibilità di trattare l’esistenza come oggetto inizia a muoversi un discorso heideggeriano di matrice esistenzialistica, questa corrente si sviluppa intorno agli anni 20’, i massimi esponenti furono J.P Sartre, M. Heidegger e K. Jaspers. L’Esistenzialismo non è soltanto una corrente filosofica, ma anche una corrente letteraria. Il maggior esponente di questo tipo di correnti furono Dostoevskij, Kafka, Albert Camus (‘’Mito di Sisifo ‘’).Anche nella letteratura italiana ci sono molti autori che si ispirano all’esistenzialismo, essi affrontano i temi della morte, dell’oblio e della solitudine autori come Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba. Il noto filosofo Jean Paul Sartre, uno dei fondatori della filosofia esistenzialistica, sostenitore del l’ideologia marxista e del materialismo storico, ci dice che l’unica via di salvezza per il proprietario è legarsi al partito comunista, unico partito in grado di modificare la sorte e di difendere i suoi interessi, in realtà l’esistenzialismo e questa teoria filosofica che mette al centro l’uomo che si trova di fronte alle sue capacità, l’uomo deve decidere. Questa libertà che l’uomo possiede è segnata dall’angoscia, l’uomo si trova a dover decidere da solo. Sartre riprende il pensiero di Kierkegaard, Il problema della scelta e centrale nella filosofia di Kierkegaard. L’uomo, in quanto singolo, in quanto individuo, diventa ciò che è come conseguenza delle sue scelte . La vita dell’uomo, dunque, non è già prestabilita ma è segnata dalla possibilità di scegliere. Nell’esistenza umana nulla è necessario: tutto è possibile, l’uomo infatti, secondo Kierkegaard, si dibatte tra i termini opposti (‘’aut-aut’’) di possibili infinite scelte
Martin Heidegger , noto filosofo tedesco , nacque nel 1889 anno in cui nasce Wittgenstein e mori nel 1976 , compì gli studi universitari a Friburgo dove conseguì la laurea in filosofia. Nel 1913 , …