Israele Adesso

Israele Adesso Israele Adesso: attualità, storia e cultura dello stato ebraico.

L’EROE DI OGGILui è Hamid Abu Arara del villaggio arabo di Arara. Il 7 ottobre ha messo a repentaglio la sua vita e quel...
21/02/2024

L’EROE DI OGGI

Lui è Hamid Abu Arara del villaggio arabo di Arara. Il 7 ottobre ha messo a repentaglio la sua vita e quella della sua figlioletta per salvare 45 soldati da un’imboscata dei terroristi di Hamas. Israele gli conferirà la cittadinanza onoraria come segno di riconoscenza per il suo coraggio.

Grazie Hamid!❤️

Carnevale a Düsseldorf, Germania. Civili palestinesi spinti a forza da un terrorista di Hamas di fronte a un carro armat...
14/02/2024

Carnevale a Düsseldorf, Germania. Civili palestinesi spinti a forza da un terrorista di Hamas di fronte a un carro armato israeliano.

Un’immagine che vale mille parole❤️
12/02/2024

Un’immagine che vale mille parole❤️

25/12/2023

Una lettera che nessun bambino al mondo dovrebbe inviare a Babbo Natale.

«Caro Babbo Natale, è la prima volta che ti scrivo. Il 7 ottobre delle persone cattive sono entrate nella nostra casa, hanno fatto del male alla mia mamma e alla mia sorellina. Hanno portato via il mio papà e lo stanno tenendo in ostaggio. Sono tutto solo. Spero che tu possa far ritornare il mio papà a casa».

Oggi ci saranno i funerali di Alin, una splendida bambina di otto anni. Sabato 7 ottobre era con la sua famiglia ad Ashk...
18/10/2023

Oggi ci saranno i funerali di Alin, una splendida bambina di otto anni. Sabato 7 ottobre era con la sua famiglia ad Ashkelon quando è scattato l’allarme. Mentre stavano correndo verso la loro casa a Dimona sono stati intercettati dai terroristi di Hamas che hanno ucciso suo padre Evgeny, sua madre Dina e il fratellino Eitan di 5 anni.

Che il loro ricordo sia benedetto.

Un vero amico di Israele ci ha appena lasciati💔
12/06/2023

Un vero amico di Israele ci ha appena lasciati💔

La soldatessa israeliana più dolce che abbiamo mai visto♥️Purim Sameach! Buona festa di Purim!
07/03/2023

La soldatessa israeliana più dolce che abbiamo mai visto♥️

Purim Sameach! Buona festa di Purim!

Un israeliano di Ashdod si è tatuato il corpo con i nomi di alcuni soldati caduti per difendere Israele. Molti israelian...
28/02/2023

Un israeliano di Ashdod si è tatuato il corpo con i nomi di alcuni soldati caduti per difendere Israele. Molti israeliani si sono commossi individuando nell’elenco i nomi dei loro cari.

Che il loro ricordo sia per sempre di benedizione.

Attentato nei pressi dell'insediamento di Beit Haravà. Ferito gravemente un ragazzo 25 anni. Le sue condizioni sono disp...
27/02/2023

Attentato nei pressi dell'insediamento di Beit Haravà.
Ferito gravemente un ragazzo 25 anni.
Le sue condizioni sono disperate.

Nelle ultime 4 settimane sono morti 13 israeliani in attentati terroristici di matrice palestinese. Le ultime due vittim...
27/02/2023

Nelle ultime 4 settimane sono morti 13 israeliani in attentati terroristici di matrice palestinese.

Le ultime due vittime saranno sepolte fra pochi minuti al cimitero militare di Gerusalemme, erano i fratelli Hallel e Yagel Yaniv, rispettivamente di 21 e 19 anni. Ieri mattina stavano attraversando con la loro auto il villaggio arabo di Huwara quando un palestinese armato di mitra ha sparato contro il loro veicolo uccidendoli sul colpo. L’esercito israeliano è ancora sulle tracce dell’attentatore.

«Le parole non possono descrivere il nostro dolore» ha detto Esti, la madre delle vittime. «Invece di portare i nostri figli all’altare, dobbiamo seppellirli».

BREAKINGUn arabo è sceso dalla sua auto e ha sparato contro una auto con targa israeliana nella città di Huwara, localit...
26/02/2023

BREAKING

Un arabo è sceso dalla sua auto e ha sparato contro una auto con targa israeliana nella città di Huwara, località nel governatorato di Nablus, uccidendo due israeliani.

LA STORIA DI DAN, IL GIGANTE BUONO CHE SACRIFICÒ LA VITA PER LA SUA COMUNITÀ Si chiamava Dan Uzan, aveva 37 anni, era un...
16/02/2023

LA STORIA DI DAN, IL GIGANTE BUONO CHE SACRIFICÒ LA VITA PER LA SUA COMUNITÀ

Si chiamava Dan Uzan, aveva 37 anni, era un omone di due metri con il sorriso sincero che rispecchiava un animo gentile. Nato a Copenaghen, una laurea in scienze politiche, parlava perfettamente l’ebraico, suo padre era israeliano, la madre danese. Aveva due passioni nella vita: il basket e l’amore per la propria comunità. Da anni si era unito al servizio di sicurezza come guardia volontaria. Alle sue esequie alla quale parteciparono centinaia di persone, il rabbino capo Melchior disse che era un ragazzo fantastico, sempre pronto ad aiutare il prossimo.

Nel cuore della notte del 2015 Dan e una pattuglia della polizia, stava sorvegliando la sinagoga di Copenaghen dove si stava svolgendo una festa per la maggiore età religiosa della piccola Hannah con un centinaio di invitati. Poco dopo la mezzanotte Omar Abdel Hamid el-Hussein, un danese di 22 anni figlio di immigrati palestinesi, si avvicinava all’edificio fingendosi ubriaco. Dan si insospettì e lo fece allontanare, allora el-Hussein tirò fuori la pi***la e lo uccise a bruciapelo. Il terrorista riuscì anche a ferire i due poliziotti facendo momentaneamente perdere le sue tracce. Verrà poi ucciso dalle forze speciali poco prima dell’alba.

Da allora Dan Uzan è divenuto il simbolo di chi sottrae il proprio tempo alla famiglia per il bene e la sicurezza della propria comunità. Una risorsa inestimabile che oggi molti danno per scontata, un valore prezioso che spesso lo si elabora proprio quando per una ragione o per l’altra viene a mancare.

Onore a Dan e a tutte le sentinelle che dedicano e hanno dedicato la loro vita per preservare le nostre vite.

  «Ilan Jacques Elie Halimi, torturato e assassinato in Francia perché ebreo». Sono queste le parole dell’epitaffio inci...
13/02/2023



«Ilan Jacques Elie Halimi, torturato e assassinato in Francia perché ebreo». Sono queste le parole dell’epitaffio inciso sulla tomba di un venditore di telefonini di 23 anni che per uno stereotipo antisemita fu adescato, rapito, torturato e ucciso da aguzzini che pretendevano un riscatto da mezzo milione di euro perché «gli ebrei hanno i soldi».

Era il 13 febbraio 2006 quando a Sainte-Geneviève-des Bois (Parigi) una automobilista notava il corpo agonizzante di un uomo n**o disteso in una boscaglia a ridosso di un binario ferroviario metropolitano. Chiamati i soccorsi, Ilan muore nell’ambulanza che correva con le sirene spiegate all’ospedale Cochin. Era sfigurato, il corpo ustionato dalle bruciature, per il riconoscimento era stato necessario ricorrere al test del DNA.

Il 20 gennaio 2006 uscì con una ragazza credendo di trascorrere una serata piacevole. Fu l’inizio del calvario di 24 giorni, i suoi aguzzini si facevano chiamare “La Banda dei Barbari”, francesi di seconda generazione come i vari Samir, Yahia e Nabil ma anche originari da famiglie autoctone come Christophe, Fabrice e Gilles. Ventisette mostri sotto gli ordini di Youssouf Fofana, un franco ivoriano che per centinaia di volte telefonò ai genitori pretendendo un riscatto improponibile e salmodiando versi del Corano. Ilan morì perché lo Stato non seppe proteggerlo, sostanzialmente sottovalutando la matrice antisemita dietro al suo rapimento. La polizia invece credeva fosse un banale caso di criminalità quando in realtà affondava le sue radici nell’odio più profondo. Un anno dopo la sepoltura la madre di Ilan temendo che un giorno la sua tomba potesse essere profanata, fece traslare la salma in Israele. «Tutti i giorni chiedo perdono a mio figlio, tutti i giorni parlo con lui» diceva. E al regista che nel 2014 fece un film sulla vicenda disse: «Vorrei che la morte di Ilan serva a lanciare l'allarme».

Noi ricordiamo e non dimenticheremo. Mai.

Venerdì ha assistito al funerale del figlio Yaakov di 6 anni, ieri a quello dell’altro figlio Asher di 8, entrambi vitti...
12/02/2023

Venerdì ha assistito al funerale del figlio Yaakov di 6 anni, ieri a quello dell’altro figlio Asher di 8, entrambi vittime dell’attentato di un terrorista palestinese che venerdì aveva scagliato la
sua auto contro la fermata dell’autobus di Ramot piena di gente. Oggi Dvori ha fatto un appello accorato a chiunque abbia a cuore la tragedia che sta vivendo in queste ore:«Pregate per mio marito Avraham».

💔

Turchia, Hamza ha sette mesi ed è stato estratto vivo dalle macerie 140 ore dopo il terremoto.«Chi salva una vita salva ...
12/02/2023

Turchia, Hamza ha sette mesi ed è stato estratto vivo dalle macerie 140 ore dopo il terremoto.

«Chi salva una vita salva il mondo intero» (Il Talmud)

FERITO GRAVEMENTE NELL'ATTENTATO DI IERI A GERUSALEMME MUORE UN ALTRO BAMBINO ISRAELIANO  Asher Menahem Paley, un bambin...
11/02/2023

FERITO GRAVEMENTE NELL'ATTENTATO DI IERI A GERUSALEMME MUORE UN ALTRO BAMBINO ISRAELIANO

Asher Menahem Paley, un bambino israeliano di 8 anni che era stato gravemente ferito nell’attentato terroristico di ieri allo svincolo di Ramot (Gerusalemme), è stato dichiarato morto dai medici dell’ospedale Shaare Tzedek che con rammarico hanno rilasciato in una nota: «il ragazzo era in condizioni critiche, diversi medici hanno tentato di rianimarlo, dall’unità di terapia intensiva pediatrica alla neurochirurgia, senza ottenere alcuna reazione». Ieri Asher era assieme al fratello Yaakov di 6 anni, morto sul colpo, alla fermata degli autobus quando furono colpiti in pieno da una automobile in corsa uccidendo una terza vittima di 20 anni. Il terrorista, un arabo israeliano di 31 anni sostenitore del terrorismo palestinese che era stato rilasciato giovedì da un ospedale psichiatrico, è stato ucciso da un agente che era sul posto.

ATTENTATO A GERUSALEMME, UCCISO UN BAMBINO DI 6 ANNIAttentato a Gerusalemme. Ucciso un ragazzo di vent’anni e un bambino...
10/02/2023

ATTENTATO A GERUSALEMME, UCCISO UN BAMBINO DI 6 ANNI

Attentato a Gerusalemme. Ucciso un ragazzo di vent’anni e un bambino di sei da una Mazda blu che si era scagliata contro di loro ed altre cinque persone che sono rimaste ferite. Il terrorista, un arabo di Gerusalemme est, è stato ucciso sul posto da un agente di polizia.

Terremoto in Turchia, l’esercito israeliano attiva l’operazione “Rami di Ulivo” per dare agli sfollati tende, coperte e ...
07/02/2023

Terremoto in Turchia, l’esercito israeliano attiva l’operazione “Rami di Ulivo” per dare agli sfollati tende, coperte e tanto calore umano.

Oltre 150 sono i soldati impegnati in questa difficile missione umanitaria dopo il terribile terremoto che ha falciato migliaia di vite umane con un numero imprecisato di dispersi fra cui l’italiano Angelo Zen.

UNA BELLA STORIA A LIETO FINE SUL TERREMOTO CHE COLPÌ LA TURCHIA NEL 1999 Il 21 agosto 1999 un terremoto devastante colp...
06/02/2023

UNA BELLA STORIA A LIETO FINE SUL TERREMOTO CHE COLPÌ LA TURCHIA NEL 1999

Il 21 agosto 1999 un terremoto devastante colpì la Turchia con una scossa di magnitudo 7.6 che causò 17.000 vittime e mezzo milione di feriti.

Tra loro la piccola Shiran rimasta intrappolata sotto le macerie dell’appartamento dove alloggiava con i suoi genitori nella citta di Izmir.
La estrasse dalle macerie il colonello dell’esercito israeliano Itzik Ashkenazi, comandante dell’equipe medico giunto da Israele per dare una mano nei soccorsi.

Nel 2012 Shiran Franco si sposò e nonostante suo padre non fosse li con lei, ebbe l’onore di essere accompagnata alla kuppah (l’altare in ebraico) dall’uomo che tredici anni prima l’aveva riportata alla vita.

Fonte: Israel Akshav- Israele Adesso

Nel paese “stillante latte e miele” registrati oggi 27 cm di neve a nord di Israele.
01/02/2023

Nel paese “stillante latte e miele” registrati oggi 27 cm di neve a nord di Israele.

GIORGIO PERLASCA, UN EROE ITALIANOIl 31 gennaio 1910 nasceva a Como Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni perché risch...
31/01/2023

GIORGIO PERLASCA, UN EROE ITALIANO

Il 31 gennaio 1910 nasceva a Como Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni perché rischiò la sua vita per salvare 5218 ebrei ungheresi destinati alle camere a gas.

Perlasca era un commerciante padovano, negli anni Venti aderì all’ideologia fascista che lo spinse come volontario prima in Africa e poi in Spagna dove lottò al fianco del generale Franco. Furono l’alleanza dell’Italia alla Germania nazista e le leggi razziste del 1938 contro gli ebrei a raffreddare il suo entusiasmo politico. Firmato l’armistizio dell’8 settembre, Perlasca era a Budapest per affari e sfuggì agli arresti grazie alla cittadinanza e al passaporto spagnolo che ottenne sotto falso nome, Jorge Perlasca.

Fra il 1944 e il 1945 Perlasca fingendosi console spagnolo, rilasciò salvacondotti e nascose in case protette dall’ambasciata migliaia di ebrei salvandoli dai campi di sterminio nazisti. Solo nel 1987 fu reso pubblico il suo gesto eroico e due anni dopo Israele lo riconobbe Giusto fra le Nazioni.

Oggi libri e film raccontano la sua vita, in Israele un bosco di 10 mila alberi ricordano quest’uomo umile e coraggioso. Nel 1989 Perlasca rilasciò un’intervista al giornalista Enrico Deaglio:

Dunque, signor Perlasca: perché lo fece? «Perché non potevo sopportare la vista di persone marchiate come degli animali. Perché non potevo sopportare di veder uccidere dei bambini. Credo che sia stato questo, non credo di essere stato un eroe. Alla fin dei conti, io ho avuto un’occasione e l’ho usata. Da noi c’è un proverbio, che dice: l’occasione fa l’uomo ladro. Ebbene, di me ha fatto un’altra cosa. Improvvisamente mi sono ritrovato ad essere un diplomatico, con tante persone che dipendevano da me. Che cosa avrei dovuto fare, secondo lei?»

Che il suo ricordo sia per sempre di benedizione.

In questo momento si stanno svolgendo i funerali della coppia Eli e Natali Mizrahi e del piccolo Asher Natan, tre delle ...
28/01/2023

In questo momento si stanno svolgendo i funerali della coppia Eli e Natali Mizrahi e del piccolo Asher Natan, tre delle sette vittime israeliane rimaste uccise ieri sera nell'attentato a Gerusalemme da un terrorista palestinese.

🕯️Asher Natan, 14 anni
🕯️Ilya Sosansky, 26 anni
🕯️Natali Mizrahi, 45 anni
🕯️Eli Mizrahi, 48 anni
🕯️Irina Korolova, 60 anni
🕯️Rafael Ben Eliyahu, 56 anni
🕯️Shaul Hai, 68 anni

GERUSALEMME, DUE ATTENTATI IN 12 ORE: 7 MORTI E 5 FERITIRaphael, Eliyahu e Nathalie sono i primi tre nomi rilasciati all...
28/01/2023

GERUSALEMME, DUE ATTENTATI IN 12 ORE: 7 MORTI E 5 FERITI

Raphael, Eliyahu e Nathalie sono i primi tre nomi rilasciati alla stampa delle sette vittime uccise ieri sera. Eli e Nathalie erano sposati da due anni, avevano sentito gli spari ed erano accorsi per aiutare i feriti quando sono stati uccisi senza pietà a distanza ravvicinata.

Gerusalemme, due attentati in poco più di dodici ore. Il bilancio provvisorio è di sette morti e cinque feriti di cui uno in gravissime condizioni. Gli attentatori di 21 e 13 anni, il primo eliminato mentre tentava la fuga dal quartiere di Nevè Yaakov, il secondo è stato ferito da una delle sue vittime, un parà fuori servizio che passeggiava questa mattina col padre – anch’egli ferito – nel cuore della capitale di Israele.

Mentre viene sempre più rafforzata la presenza dei soldati nei luoghi considerati più sensibili, Netanyahu accorso ieri sera nel luogo dell’attentato, ha invitato gli israeliani a non farsi giustizia da soli promettendo una reazione immediata ad un attacco che Gerusalemme non vedeva dal 2008 quando un palestinese entrò in una scuola rabbinica uccidendo otto ragazzi fra i 18 e i 30 anni.

«La Shoah fu un unicum nella storia dell’uomo, pur segnata da sempre da barbarie, guerre, stragi ed eccidi. Nessuno Stat...
27/01/2023

«La Shoah fu un unicum nella storia dell’uomo, pur segnata da sempre da barbarie, guerre, stragi ed eccidi. Nessuno Stato aveva mai, come scrisse lo storico tedesco Eberhard Jackel, deciso e annunciato, con l’autorità e sotto la responsabilità del proprio leader, di voler uccidere, il più possibile e senza sosta, un determinato gruppo di esseri umani, inclusi gli anziani, le donne, i bambini e i neonati; e mai aveva messo in atto questa decisione con tutti i mezzi possibili al potere statale. Questo gruppo era costituito soprattutto dagli ebrei, considerati il livello più basso nella f***e gerarchia umana, concepita dai nazifascisti. Ma nei campi di sterminio perirono anche prigionieri di guerra, oppositori politici, omosessuali, rom e sinti, testimoni di Geova, appartenenti ad altre minoranze etniche o religiose. Gli ebrei italiani vittime delle persecuzioni razziste sono migliaia di persone, la maggioranza delle quali scomparse nell’oscuro universo di Auschwitz.

La parte maggiore della responsabilità delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia va attribuita ai capi dei due regimi, Hi**er e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione. Un consenso con gradi e motivazioni diversi: l’adesione incondizionata, la paura, ma anche, e spesso, il conformismo e quell’orribile apatia morale costituita dall’indifferenza. Poche e isolate furono le figure illuminate che, in Germania e in Italia, levarono la propria voce per condannare il razzismo e la sua letale deriva.

Ci furono tanti italiani, i «giusti», che rischiando e a volte perdendo la propria vita, decisero di resistere alla barbarie nazista, nascondendo o aiutando gli ebrei a scappare. Rendendo oggi onore a questi italiani, non possiamo sottacere anche l’esistenza di delatori, informatori e traditori che consegnarono vite umane agli assassini, per fanatismo o in vile cambio di denaro.

Un impegno oggi ci unisce e ci interpella. Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti. Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all’intolleranza, al fanatismo».

Sergio Mattarella

I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno denunciato 20 persone per i post diffamatori e offensivi via soci...
27/01/2023

I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno denunciato 20 persone per i post diffamatori e offensivi via social alla senatrice a vita Liliana Segre. Tra loro anche Gabriele Rubini, noto al pubblico televisivo come Chef Rubio. Ma anche due medici, di cui uno oncologo. Uno solo, un 47enne di Pietrasanta, è legato a movimenti politici di estrema destra e ha un precedente per manifestazione a favore al disciolto partito fascista.

Oggi a Tel Aviv
24/01/2023

Oggi a Tel Aviv

  | «NON HO TRADITO, MI SONO UCCISO»: LA STORIA DEL CAPORALE ISRAELIANO URI ILAN «Lo bagadti, hitabadti», non ho tradito...
13/01/2023

| «NON HO TRADITO, MI SONO UCCISO»: LA STORIA DEL CAPORALE ISRAELIANO URI ILAN

«Lo bagadti, hitabadti», non ho tradito mi sono ucciso. Nel giorno del suo funerale queste tre parole in ebraico furono pronunciate con la voce rotta dall’emozione dal capo dell’esercito israeliano, un certo Moshe Dayan. Parole che scrisse prima di morire con uno stuzzicadenti in una delle dieci annotazioni ritrovate all’interno dei suoi vestiti dopo che i siriani riconsegnarono ad Israele la sua salma.

Uri Ilan era un soldato della Brigata Golani di 19 anni quando l’8 dicembre 1954 fece parte di una task force inviata in Siria per una missione d’intelligence, la sostituzione delle batterie di un dispositivo di intercettazione. Catturato quasi subito, fu incarcerato e torturato in una prigione di massima sicurezza alle porte di Damasco. Il 13 gennaio 1955 fu ritrovato il suo corpo senza vita, Ilan si era impiccato nella sua cella. Diversi anni dopo il primo ministro israeliano Ariel Sharon, scrisse alla sua famiglia raccontando come la sua morte «fosse rimasta impressa nella sua anima», come quelle semplici parole piene di dolore e di fedeltà abbiano rappresentato nel corso di questi anni un faro per le forze di difesa che ogni giorno proteggono Israele.

Che il suo ricordo sia per sempre di benedizione🕯

Il terrore dei terroristi🇮🇱👊😍
12/01/2023

Il terrore dei terroristi🇮🇱👊😍

UNA BELLISSIMA NOTIZIA!🎂🍾 HA COMPIUTO 102 ANNI😲 LA CAMPIONESSA OLIMPICA PIÙ LONGEVA DEL MONDO SOPRAVVISSUTA ALLA SHOAHSi...
09/01/2023

UNA BELLISSIMA NOTIZIA!🎂🍾 HA COMPIUTO 102 ANNI😲 LA CAMPIONESSA OLIMPICA PIÙ LONGEVA DEL MONDO SOPRAVVISSUTA ALLA SHOAH

Si chiama Agnes Keleti, ha 100 anni ed è una ex atleta israelo-ungherese. Cinque volte campionessa olimpica, Agnes Keleti è la campionessa olimpica più longeva del mondo.

Il suo periodo più prolifico fu tra il 1952 e il 1956 quando aveva superato già i trent’anni con dieci medaglie olimpiche di cui cinque d’oro, sconfiggendo avversarie con la metà della sua età. La sua prima vittoria nazionale risale al lontano 1940 ma in quanto ebrea le leggi razziali la bandirono da tutte le attività sportive. La sua famiglia fu sterminata ad Auschwitz, solo sua madre e suo fratello riuscirono a salvarsi grazie all’intervento provvidenziale del diplomatico svedese e “Giusto fra le Nazioni”, Raoul Wallemberg, eroe non ebreo che ebbe il coraggio di salvare ben centomila ebrei dalla furia nazista.

Keleti si stabilì in Israele nel 1957 dove sposò un ungherese col quale ebbe due figli che la descrivono ancora oggi come una forza della natura. Nel 2017 Israele le conferì il prestigioso Israel Prize per lo sport e l’educazione.

Ad Mea Ve’esrim!
Fino a 120 anni!

Aeroporto di Tel Aviv. Due donne, due religioni, concentrate in preghiera. In liberta, in Israele.
01/01/2023

Aeroporto di Tel Aviv. Due donne, due religioni, concentrate in preghiera. In liberta, in Israele.

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