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Litterarum de bello Pagina dedicata alla Storia militare, geopolitica e notizie internazionali nel campo dei conflitti

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08/11/2024

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Katyusha
08/11/2024

Katyusha

Katyusha 22 giugno 1941 , scatta l Operazione Barbarossa Operazione Barbarossa (in tedesco: Unternehmen Barbarossa,in russo Операция Барбаросса) era il nome in codice dell’invasione dell’Unione Sovietica da parte della Germania nazista e di alcune altre potenze dell’Asse, ini...

Africa Unite per EmergencyColpisci poi conquista vecchia storiaParola di sua globalitàSia resa grazia al peso del potere...
08/11/2024

Africa Unite per Emergency

Colpisci poi conquista vecchia storia
Parola di sua globalità
Sia resa grazia al peso del potere
Fedeltà
Nuova religione nuova guerra, preventiva e intelligente
Vecchia aberrazione nuova scusa per distruggere la mente
Occhio per occhio
Niente per niente
L’uomo è perdente

La storia insegna non si cambia mai
Make your rules
Un desiderio irrinunciabile
La storia insegna che ogni uomo è
Perfettamente corruttibile

La storia insegna e non sbaglia mai
Una parola impronunciabile
La storia insegna che ogni vita è
Purtroppo merce di scambio

Fuori di qui un luogo assurdo
Che può sembrare aperto a tutti ma la chiave non c’è
Fuori di qui ad un bivio scuro sei tu
Con il destino appeso ad un filo ma quel filo dov’è
Arma incosciente, la Bibbia
La Bibbia tra i denti and your soul
Sicuro vincente
Aggiornami l’anima

La storia insegna non si cambia mai
Make your rules
Un desiderio irrinunciabile
La storia insegna che ogni uomo è
Perfettamente corruttibile

La storia insegna e non sbaglia mai
Una parola impronunciabile
La storia insegna che ogni vita è
Purtroppo merce di scambio

 Africa Unite per Emergency Colpisci poi conquista vecchia storiaParola di sua globalitàSia resa grazia al peso del potereFedeltàNuova religione nuova guerra, preventiva e intelligenteVecchia aberrazione nuova scusa per distruggere la menteOcchio per occhioNiente per nienteL’uomo...

Finalmente tornano i bei tempi !
06/11/2024

Finalmente tornano i bei tempi !

06/11/2024

Questa mattina, i droni d'attacco ucraini hanno colpito con successo la flottiglia russa del Mar Caspio nel porto di Kaspiysk, a oltre 1000 km dalla linea del fronte.

Qui si vede un drone ucraino che vola basso sopra il porto e si schianta contro una fila di navi da guerra russe attraccate.

Donald Trump sempre più vicino alla vittoriaCon la vittoria della Georgia, il tycoon repubblicano sale a 266 grandi elet...
06/11/2024

Donald Trump sempre più vicino alla vittoria

Con la vittoria della Georgia, il tycoon repubblicano sale a 266 grandi elettori, contro i 205 di Kamala Harris

Gli americani hanno espresso la loro volontà nelle urne. I seggi elettorali hanno chiuso (concludendosi alle 6 di questa mattina, ora svizzera, con Alaska e Hawaii) e le operazioni di spoglio sono ben avviate. Con la vittoria della Georgia, Donald Trump sale a 246 grandi elettori, contro i 210 di Kamala Harris. Lo riporta il New York Times. Il tycoon è sempre più vicino alla soglia dei 270 grandi elettori necessari per vincere le elezioni.

Con la vittoria della Georgia, il tycoon repubblicano sale a 266 grandi elettori, contro i 205 di Kamala Harris

Il microfono di Trump e le oltranziste dell’IllinoisA caccia degli ultimi voti in Wisconsin, il candidato repubblicano m...
04/11/2024

Il microfono di Trump e le oltranziste dell’Illinois

A caccia degli ultimi voti in Wisconsin, il candidato repubblicano mostra sul palco la sua arte di improvvisare e poi deraglia tra volgarità e razzismo

di Roberto Scarcella, inviato a Milwaukee

Una sciarpa ‘Trump 2024’: 30 dollari. Un cappello ‘Yes, I’m a Trump Girl’: 30 dollari. Un mini-Trump in plastica con il pollice all’insù: 20 dollari. Una felpa ‘Ho votato per un criminale condannato’: 40 dollari. Un cuscino con le sembianze di Trump: 30 dollari. Un Trump-portachiavi con un tasto dietro la testa che se schiacciato parla e dice ‘Make America Great Again’: 10 dollari. Una bandiera con Trump nei panni di Rambo: 20 dollari. Una maglia con la foto dell’attentato di Butler: 20 dollari (35 se ne prendi due). Una catena (non catenina, proprio catena) da mettere al collo con la foto di Butler e la scritta ‘Fight’ (il suo urlo post-attentato): 40 dollari. Pagate e prendetene tutti, questo è il suo corpo.

Miniaturizzato, gonfiato, travestito, ferito, arrabbiato, martirizzato. Santo e peccatore, vittima e vendicatore: a ciascuno il suo Donald Trump. E se l’accostamento a qualcuno può sembrare blasfemo, beh, hanno cominciato loro. Sulla spilla più indossata dai fan in attesa del comizio-fiume di Milwaukee c’è scritto: ‘Jesus is my saviour and Trump is my president’ (‘Gesù è il mio salvatore e Trump il mio presidente’). Tra gli oggetti in vendita – perché tutto, ma proprio tutto, qui, è in vendita – c’è anche la maglia ‘Pro God, pro life, pro gun’ (‘A favore di Dio, della vita e delle pistole’): come queste tre cose possano coesistere è uno di quegli equilibrismi impossibili su cui si fonda il trumpismo militante che viene dal basso e poi va dappertutto, anche a Milwaukee. Un mischione di cristianesimo, individualismo, disinformazione (loro la chiamano ‘informazione alternativa contro le bugie del Deep State’) e menefreghismo che fa fare discorsi che nel giro di un minuto mettono assieme i vaccini anti-Covid, la guerra in Ucraina, la legge sull’aborto, il muro col Messico e il cugino disoccupato in Wisconsin. Discorsi che vengono fuori che non è nemmeno mezzogiorno in attesa di entrare nel grande palazzo dello sport dove solitamente gioca la squadra Nba dei Milwaukee Bucks.

La falange giapponese
Prima di Trump c’è stato però molto altro, come in ogni spettacolo di varia umanità che si rispetti. A partire da un gruppo di giapponesi non in grado di spiccicare più di dieci parole in inglese. Girano con bandiere che inneggiano a Trump e un suo cartonato con cui ci si può fare le foto. Se gli chiedi perché sono lì, a che titolo, ti rispondono solo “Trump”, “Libertà” e “Siamo qui da tre mesi, volontari”. Fine. I maligni dicono che se li porta dietro Trump, comizio per comizio, pagando loro le vacanze in America con l’impegno di riempire eventuali posti vuoti sugli spalti.

Il blob repubblicano
Un’altra cosa salta subito all’occhio: la fila non è una fila, ma un ammasso di persone che si schiaccia da subito contro l’ingresso occupando lo spazio della piazza in larghezza. Sia chiaro, tutto fatto in modo estremamente pacifico. Eppure questo gigante blob umano segna una differenza sostanziale, che va al di là della sola apparenza, con la lunga e ordinata fila indiana che due giorni prima si era messa ad aspettare il comizio di Kamala Harris nella vicina Madison formando un serpentone chilometrico.

Sarà che i più arrabbiati sono così arrabbiati che ormai non escono nemmeno più di casa, ma passare ore gomito a gomito con i fan di Trump – almeno quelli presenti a Milwaukee – ti fa un po’ ricredere sulla narrazione pigra che vuole ai comizi del candidato repubblicano solo orde di barbari furenti. Gente allegra, invece, disponibile, chiacchierona, alla mano, in larga parte arrivata dal vicino Illinois, “dove vincono sempre i democratici e tira una br**ta aria”, spiega Suzie, che assieme all’amica Peggy vorrebbe andarsene “da quel covo di socialisti, ma sai lì abbiamo la famiglia”. “Lì” è la periferia nord di Chicago. Le elezioni in Illinois sono già decise in favore Harris, quindi hanno preso l’auto e sono venute in Wisconsin ‘a respirare aria migliore’, dicono. Perché in Wisconsin, con i sondaggi in sostanziale parità, tutto può ancora succedere.

Suzie mi allunga un volantino in inglese e spagnolo che semplifica all’osso, estremizzandole, le posizioni dei due schieramenti. Stando al volantino – tra le altre cose – i democratici vorrebbero regalare miliardi in contanti all’Iran, bloccare la pubertà degli adolescenti, abolire la libertà di parola, instaurare un controllo statale di stampo comunista e concedere l’aborto fino alla nascita. “Sono pericolosi”, mi dice, senza rendersi conto di quanto è pericolosa lei, oltranzista dell’Illinois, a parlare di armi, pena di morte e caccia all’immigrato.

Dispetti e spazzatura
Dall’Illinois sono arrivati anche Jill e Gary. Chiacchierando, Gary se ne esce con una storiella che dice molto del livello di tensione e sospetto raggiunto tra democratici e repubblicani: “Un mio amico ha comprato cinquanta cartelloni pro-Trump e li ha piazzati nei giardini di tutte le case della sua strada. Poi ha aspettato le reazioni. Così a seconda di chi lo teneva esposto e chi no, capiva chi è dei nostri e chi sta con la strega”, che sarebbe Harris.

Una mossa un po’ estrema, spia di un rapporto ormai dilaniato tra i due schieramenti: “Prima non era così, è cambiato tutto nel 2016 con l’elezione di Trump”, conferma Gary. A riprova di quanto detto, un altro seguace di Trump gira con un foglio stampato sulla schiena con sopra la scritta: “Mi chiamano nazista, mi chiamano spazzatura. Almeno non mi chiamano democratico!”.

Questa storia della spazzatura fa il paio con ‘le gattare senza figli’ di Harris, l’offesa di JD Vance diventata vanto di un certo elettorato democratico al femminile. A definire ‘spazzatura’ i sostenitori di Trump è stato invece Joe Biden, in una di quelle occasioni in cui, secondo i sondaggisti, avrebbe fatto bene a stare zitto.

I repubblicani hanno preso la palla al balzo e hanno cominciato a definirsi autoironicamante ‘spazzatura’ (girano già vari gadget a tema) al punto che, quando alle 4 del pomeriggio – ora X dell’apertura dei cancelli – non accade nulla, la folla, tra le risate, canta: ‘Let the garbage in’ (‘Fate entrare la spazzatura’).

Una volta dentro, le magliette curiose si moltiplicano, da quella con John Kennedy con in testa un cappellino rosso con scritto Trump alla ragazza con la scritta ‘Swifties for Trump’, come dire che nonostante l’endorsement per Harris della popstar Taylor Swift, la ragazza continua a supportare sia lei che Donald provando a spezzare il pericoloso assunto ‘O di qua o di là’, senza sfumature.

Girano anche tante maglie e cappelli dell’Nra, la famigerata lobby delle armi. Sul palco i vari oratori insistono nel fomentare quel tipo di (in)sensibilità, con una serie di voci cavernose e allarmate, simili a quelle che accompagnano quei filmati di catastrofi in cui sai già che prima o poi accadrà qualcosa di brutto. Cambia anche la musica rispetto ai comizi dem: nessuna popstar del momento (tutte pro Harris), tanto country, vecchi successi anni 60 e 70 e perfino la bocelliana ‘Con te partirò’. Oltre a un inno americano straziato dalle stecche della cantante.

‘Non votatemi, mi raccomando’
Sale sul palco l’ex candidato indipendente Robert F. Kennedy Jr.: si è ritirato e schierato con Trump in cambio di un posto nella futura amministrazione, se sarà il tycoon a vincere. Dice una cosa che suona come un controsenso: “Troverete il mio nome sulla scheda, ma mi raccomando, non votatemi, è importante”. Il problema nasce dal fatto che in Wisconsin e Michigan, Kennedy non ha ritirato la candidatura in tempo, e per assurdo potrebbe far perdere il suo alleato, visto che il margine di scarto tra Harris e Trump potrebbe ridursi a una manciata di voti.

Previsto alle 20, l’intervento di Trump inizia con oltre un’ora di ritardo. Arriva da un altro comizio in Michigan, ma non sembra affatto stanco, iniziando a sciorinare tutto il suo repertorio, da ‘Fight!’ a ‘Make America Great Again’. Poi urla felice “Drill baby drill”, riferendosi al suo piano di trivellazioni a tappeto, e chiama Harris “Pocahontas”, chiedendosi poi, con tanto di ghigno: “Sono stato razzista?”.

Da gaffe a tormentone
Il meglio e il peggio lo dà quando dal fondo del palazzetto un gruppo consistente gli urla che non si sente bene. Trump incolpa il microfono e chi l’ha messo lì, minaccia di non pagare o licenziare chi ha sbagliato, poi stacca il microfono dall’asta, se ne fa dare un altro e con il piglio da consumato performer, ogni tanto – qua e là – lancia battute sul microfono, trasformando una gaffe in un tormentone.

È senza dubbio un animale da palcoscenico. E il talento provocatorio c’è, quando dice “qualcuno voleva farmi chinare in avanti per poi dire che sono vecchio e ho mal di schiena”. Poi deraglia, inizia a mimare una fe****io sull’asta. Sente ridere di gusto e ripete la performance. Galvanizzato dal suo pubblico – che al posto di fermarlo lo aizza – va fuori controllo. Un grande improvvisatore con un canovaccio retrogrado, sessista e razzista ha in pugno un bel pezzo d’America, se anche il più grande lo scopriremo molto presto.

A caccia degli ultimi voti in Wisconsin, il candidato repubblicano mostra sul palco la sua arte di improvvisare e poi deraglia tra volgarità e razzismo

“L’Ufficio Centrale di Statistica dello Stato di Palestina ha rilasciato, giorni fa, i dati relativi all’entità della po...
02/11/2024

“L’Ufficio Centrale di Statistica dello Stato di Palestina ha rilasciato, giorni fa, i dati relativi all’entità della popolazione palestinese a Gaza e nella cosiddetta West Bank. I dati sono aggiornati a pochi mesi fa (metà 2024). A quell’altezza di tempo, e cioè a “genocidio” abbondantemente in corso, la popolazione ammontava a 5.613.463 unità. Nel 2023 (stessa fonte) ammontava a 5.483.450 unità. Nel 2022, a 5.354.656. Si tratta di un incremento con un rapporto abbastanza complesso con l’addebito di genocidio rivolto pressappoco dalla mattina dell’8 ottobre dell’anno scorso a Israele, e reiterato senza sosta nell’arco dei mesi lungo i quali la popolazione palestinese, mentre era vittima dell’azione genocidiaria, aumentava di circa 130.000 unità.”

L’uso del termine «genocidio» è strumentalizzato per gettare fango sullo Stato ebraico. I fatti vengono distorti sulla liberazione dei civili

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02/11/2024

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Una breve nota inviata il 26 maggio 1940 dal sottosegretario distato per l’Interno Guido Buffarini-Guidi al capo della Polizia ArturoBocchini, per comunicargli il «desiderio» del duce di preparare, incaso di guerra, campi di concentramento «anche...

Mappa dell’impero coloniale sionista costruito ai danni delle popolazioni arabe musulmane.Israele è la piccola macchia b...
02/11/2024

Mappa dell’impero coloniale sionista costruito ai danni delle popolazioni arabe musulmane.
Israele è la piccola macchia bianca indicata dalla freccia.

La Polonia ha avviato la costruzione di una linea di fortificazioni al confine con la RussiaLo ha annunciato il primo mi...
02/11/2024

La Polonia ha avviato la costruzione di una linea di fortificazioni al confine con la Russia

Lo ha annunciato il primo ministro polacco Donald Tusk.

Si tratta di un progetto chiamato "Eastern Shield". La costruzione dovrebbe essere completata entro il 2028, per il progetto sono stati stanziati 10 miliardi di zloty.

01/11/2024

"E l'unica volta in cui Yasser Arafat non mi ha detto la verità è stata quando mi ha promesso che avrebbe accettato l'accordo di pace che avevamo elaborato, che avrebbe dato ai palestinesi uno stato sul 96% della Cisgiordania e sul 4% di Israele, e avrebbero potuto scegliere dove si trovava il 4% di Israele. Quindi avrebbero avuto l'effetto della stessa terra di tutta la Cisgiordania. Avrebbero avuto una capitale a Gerusalemme Est.

Non posso certo parlarne... E avrebbero pari accesso tutto il giorno, tutti i giorni, alle torri di sicurezza che Israele ha mantenuto in tutta la Cisgiordania fino alle alture del Golan.

Tutto questo è stato offerto, incluso, lo ripeto, un capoluogo a Gerusalemme Est e 2 dei 4 quadranti della città vecchia di Gerusalemme, confermati dal primo ministro israeliano, Ehud Barak, e dal suo gabinetto. E loro hanno detto di no.

E penso che parte di ciò sia dovuto al fatto che ad Hamas non importava di una patria per i palestinesi. Volevano uccidere gli israeliani e rendere Israele inabitabile.

Bene, ho una notizia per loro: erano lì prima che la loro fede esistesse.

Erano lì. Al tempo del re Davide, nelle tribù più a sud, Hadjardia e Samaria.”

Come già scritto su questa pagina social , il cambiamento climatico dovuto alle attività umane è un problema geoplitico ...
01/11/2024

Come già scritto su questa pagina social , il cambiamento climatico dovuto alle attività umane è un problema geoplitico che riguarda la sopravivenza di questa civilizzazione.

Va affrontato di petto con tutti i mezzi a disposizione . L ' era dei combustibili fossili è giunta al termine.

Le soluzioni ci sono e in parte si stanno mettendo in atto o studiando , come la cattura del CO2 in eccesso dall `atmosfera .

Ma siamo in ritardo e questo è dovuto non solo al signor Bianchi che nega il cambiamento climatico e che può votare ma sopratutto ai politici che per loro interessi , vedi Trump e affini , portano avanti la politca del negazionismo .

Ma Madre Natura se ne sbatte delle nostre politiche . Essa è una Madre generosa ma severa . Non consce ne pietà ne misericordia e chi non si adegua , semplicemnte si estingue.

È questo che vogliamo? La nostra estinzione? No problem , questo pianeta ne ha viste tante e non gliene frega una cippa , semplicemente si rigenera anche impiegando centinaia di migliaia di anni ed emergerà qualche altra specie magari più inteligente di noi .

Nelle foto dal satellite americano Landsat-8 la zona colpita prima e dopo

n Corea del nord “si vive e si muore da schiavi”Ri Il Gyu, diplomatico nordcoreano fuggito dal regime e di passaggio a G...
01/11/2024

n Corea del nord “si vive e si muore da schiavi”

Ri Il Gyu, diplomatico nordcoreano fuggito dal regime e di passaggio a Ginevra, racconta la sua esperienza: “La vita dei nordcoreani è primitiva”

Ri Il Gyu, diplomatico nordcoreano fuggito dal regime e di passaggio a Ginevra, racconta la sua esperienza: “La vita dei nordcoreani è primitiva”

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31/10/2024

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Tra le storie horror della Chiesa c'è quella di Papa Formoso, che è perfetta per Halloween.

Siamo nell'876, Carlo Magno è morto da più di sessant'anni, il Sacro Romano Impero è diviso, e anche la Chiesa ha una guerra interna tra cardinali filo-germanici e cardinali filo-spoletini, nel senso che come possibile re d'Italia e protettore del Papa, al posto di un crucco del nord, speravano nel Duca di Spoleto.

Il cardinale Formoso non ci sperava, era del partito filo-germanico, e dopo vicissitudini varie, una scomunica, accuse di tradimento e irregolarità varie, con qualche magheggio venne eletto Papa nell'891.
Papa Formoso per qualche anno fece credere agli spoletini che era amico loro, ma intanto chiamava in Italia i suoi veri amici crucchi, per dare una bella spianata a Spoleto e assicurarsi il potere.

Quando scesero in Italia i crucchi, gli spoletini si incazzarono a morte per il tradimento e fecero scoppiare una rivolta a Roma, riuscendo a far arrestare Papa Formoso, che fece in tempo a vedere la sconfitta dei suoi amici del nord, per poi morire nell'896.
Gli spoletini vinsero lo scudetto per la stagione 895-96, piazzarono a San Pietro un Papa che gli andava a genio, e da persone civili quali erano organizzarono una vendetta spaventosa.

Nove mesi dopo la sua morte, quando ormai era bello decomposto, Formoso viene riesumato, vestito con i paramenti papali, e rimesso sul trono della basilica lateranense per essere giudicato.
Un tantino creepy, sì, ma a Spoleto si fanno le cose per bene: per celebrare il processo l'accusato deve essere fisicamente presente, niente condanne in contumacia. E poi Formoso aveva pure l'avvocato difensore, quindi tutto regolare.
Lo chiamarono il Sinodo del Ca****re.

Formoso (o almeno la sua salma) venne scomunicato di nuovo, la sua elezione a Papa venne annullata, e con quella anche i suoi atti e le sue nomine.
Pronunciata la sentenza gli strapparono i paramenti di dosso, gli amputarono le tre dita della mano destra che usava per benedire, poi urlando cose orrende in dialetto spoletino lo sollevarono di peso, lo gettarono fuori, lo trascinarono per le strade di Roma, e lo buttarono nel Tevere.
Lo ritrovarono qualche giorno dopo dalle parti di Ostia.

Sebbene i romani fossero abituati a sopportare di tutto, questa gli fece un po' storcere il naso. Le brave persone sfogano il rancore sui vivi, non sui morti.
L'anno dopo scoppiò una nuova rivolta, ma questa contro gli spoletini, dove venne catturato il loro Papa, poi deposto e strangolato.
Il suo successore riabilitò Papa Formoso, e il suo ca****re, che intanto aveva vissuto più avventure della salma di Mike Bongiorno, alla fine ricevette una sepoltura decente.

"Si ritenne necessario vietare che per l'avvenire si istruissero processi contro i morti.»
(Ferdinand Gregorovius, Storia della Città di Roma nel Medioevo)

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